Magari domani resto.
Vorrei partire da qui, da questo titolo.
Lorenzo Marrone, o chi per lui, ha un talento per i titoli dei libri.
Dopo La tentazione di essere Felici, anche di fronte a questo titolo è difficile non rimanere indifferenti. Non sentirsi coinvolti subito. Non volerlo leggere.
“la felicità è una cosa piccola e intima che ti costringe ad averne cura e rispetto anche quando non ti va, quando sei stanco e vorresti solo stravaccarti sul divano. E’ una moglie petulante che ti parla mentre guardi la partita”
Lorenzo Marone anche questa volta non sbaglia. E, a mio avviso, questa volta la prova era difficile.
Ha voluto dare voce a una donna, una ragazza giovane, Luce, di cognome Di Notte. Una ragazza decisa. Avvocato, cresciuta nei quartieri spagnoli a Napoli, senza però essere “contaminata da quel mondo” che ha imparato a non sfilare nella vita con gli occhi bassi.
“I genitori dovrebbero insegnare a rincorrere le passioni, non i progetti”
Come conforto, solo le passeggiate con Alleria, il suo Cane Superiore, unico vero confidente. E le chiacchiere con l’anziano vicino don Vittorio, un musicista filosofo in sedia a rotelle. Finché, un giorno, a Luce viene assegnata una causa per l’affidamento di un minore. All’improvviso nella sua vita entrano un bambino saggio e molto speciale, un artista di strada giramondo e una rondine che non ha nessuna intenzione di migrare. La causa di affidamento nasconde molte ombre, ma è forse l’occasione per sciogliere nodi del passato e mettere ordine nella capatosta di Luce. Risolvendo un dubbio: andarsene, come hanno fatto il padre, il fratello e chiunque abbia seguito l’impulso di prendere il volo, o magari restare, trovando la felicità nel suo piccolo pezzettino di mondo?
“Il maggior danno che ti lascia un genitore assente, che poi resti per tutta la vita con il pensiero che tu l’amore e la felicità te li devi meritare ogni santo giorno”
Confesso che all’inzio di Magari domani resto ero perplessa. Avevo ancora nella testa l’altro suo libro La tentazione di essere felice, e Luce, al contrario del suo nome, mi pareva troppo arrabbiata.
Invece piano piano ne sono stata conquistata.
Senza contare che adoro lo stile di scrittura di Marone, così diretto, infarcito di espressioni napoletane, con i personaggi così ben descritti.
Ritengo che Magari domani resto sia anche un omaggio a Napoli, la sua città. Nel libro traspare tutto il suo amore per una parte di questa terra, una parte buona, che meritava di essere ricordata ed evidenziata.
Lorenzo Marone per me ha vinto anche questa scommessa.
Mimma
Questo libro partecipa al venerdì del libro
mamma avvocato says
Se non sbaglio ha parlato di questo romanzo anche Maris (“Cara Lilli”) proprio la scorsa settimana ed infatti lo avevo inserito nella mia lista, vista il suo parere positivo, che tu confermi. Mi rimane un unico dubbio: meglio conoscere Lorenzo Marone iniziando da questo romanzo o da “La tentazione di essere felici”?
mimma says
inzia con la tentazione di essere felici.
Resta il migliore. Ciao panzona….che meraviglia ….
maris says
Mimma ciao, come ha scritto nel commento precedente al mio Mamma Avvocato, anche io ho letto, apprezzato e recensito proprio da poco questo romanzo di Marone 🙂
Bello, davvero un’altra scommessa vinta per lui. Luce all’inizio appare un pò troppo “contro”…contro la madre, contro il fratello, contro il suo capo allo studio di avvocati, contro il suo ex, contro il mondo stesso in cui vive quotidianamente…ma poi, hai ragione, riesce a venir fuori in tutte le sue sfaccettature, con onestà, generosità, tenerezza, sensibilità. E ti conquista.
Ciao, buon weekend!
mimma says
Non lo sapevo, corro a leggerlo.
silvia says
Anch’io ho amato La tentazione di essere felici! Dovrò per forza leggere anche questo!!!
mimma says
La tentazione di essere felici è folgorante, ma anche questo ha il suo perché!
Priscilla says
Due recensioni, due punti di vista. Probabilmente vale proprio la pena di leggerlo, questo libro!
mimma says
Resta una lettura non impegnativa ma che ti lascia qualcosa, quindi direi di si…..