Sei anni

E’ notte.
Tutto tace.
Dovrei andare a dormire ma non riesco a smettere di guardare le foto.
Sono in pieno mood amarcord.
E’ stata una giornata densa di emozioni.
Oggi abbiamo festeggiato la mia piccolina.
Oggi finalmente è arrivato il suo tanto atteso compleanno.
Sei anni.
Pare che per lei l’attesa sia più lunga degli altri.
“Mamma il mio compleanno è dopo Natale”.
Come a dire che è davvero lontanissimo.

Sorrido di fronte alla sua foto tutta riccia, con lo stesso fiocco rosa a pois bianchi che indossava oggi.
Io che le leggo la sua favola preferita, la principessa che non è mai stanca e che mai sarebbe andata a dormire.

Aveva solo due anni, ma già ridevamo della sua frase preferita.
“I’m not tired”.

Continuo a scorrere e trovo la foto di lei stesa nella carrozzina nel nostro primo viaggio nelle marche.
Oh quanto non le piaceva stare stesa nn quel passeggino e nella culla.
Anche quando giravamo in carrozzina, tutti dormivano e lei urlava, da bravo aquilotto.
E tutti, compresi estranei, mi elargivano mille suggerimenti.
“Ha fame” “Ha sonno” “Ha caldo” “Ha freddo” “Che carattere”… rendendo la mia passeggiata un inferno.
Invece, era tutta colpa del reflusso ma questo l’ho capito dopo.
Queste cose non te le dice MAI nessuno.

Eccola invece ritratta al suo primo compleanno a Kuwait. Eravamo qui solo da un giorno. Siamo usciti a cena e il ristoratore ci ha fatto una sorpresa.
Ha fatto arrivare una torta con una enorme candela e 10 camerieri, perlopiù filippini, a cantare “happy birthday”.
Per fortuna non ha pianto e non si è spaventata.
Era solo sorpresa.

In compenso oggi le si sono riempiti gli occhi di lacrime, si è commossa quando io le ho organizzato la stessa cosa.
Siamo andati a pranzo fuori noi tre, perchè avevo già allestito tutta la casa, ed ho chiesto ai camerieri se era possibile cantarle gli auguri visto che oggi era il suo compleanno.
Sei anni sa, ho detto alla dolce cameriera.
Lei non se l’aspettava. Si è emozionata molto.
Anche oggi saranno stati una decina intorno al nostro tavolo a cantare a squarciagola “happy birthday”.
Mi ha detto “mamma sei stata tu vero??? E come hai fatto non mi sono accorta di nulla”.
La mamma fa tutto per renderti felice. E forse pure a volte per metterti un po’ in imbarazzo.

Ecco ora piango, come una scema da sola davanti allo schermo del cellulare.
Sono finita sulle foto di Giada appena nata.
In ospedale.
Quanti capelli, il naso un po’ schiacciato per via della posizione e quel mezzo sorriso.
Così grande che mia madre vedendola al nido dell’ospedale e non riconoscendola disse “mamma quanto è grossa quella piccina”. Facendomi quasi saltare i punti della ferita del cesareo per il gran ridere.
A quel ricordo mi scappa un sorriso.
Come sempre con Giada.
Lei è la mia ruba sorrisi. Mi fa commuovere e poi sorridere.
E’ la mia fonte di gioia, ma anche di carenza di sonno perenne.
Prima a causa dei suoi risvegli, ora per le mille domande che mi frullano in testa.
Avrò fatto abbastanza per lei oggi?? Riuscirò a starle vicino a lungo? Riuscirò a proteggerla?
Mi fa disperare per alcune sue fissazioni.
Non voler mai andare in bagno, una continua contrattazione per fare la doccia, lavare i denti.
Salvo poi lasciarmi senza parole di fronte a certi gesti.
Alle sue dichiarazioni, alla sua generosità.
Al suo sapersi comportare in ogni situazione con molto maturità.
Lei è il mio angioletto.

E’ la mia fonte di energia, di scoperte e riscoperte.

E’ sempre entusiasta.
Pronta a vivere tutte le avventure: un viaggio, una recita a scuola, la sua festa.
Questa volta l’ho vista in mezzo ai suoi amici.
Era così gentile con tutti.
Pronta a servire i piatti, interessata a farli stare bene a coinvolgere.
Oggi mi è sembrata così grande.
Ma d’altro canto ha compiuto sei anni!

Mi asciugo una lacrima e penso.
Sai che c’è amore mio, speriamo davvero che il tuo prossimo compleanno sia lontanissimo come dici tu.
Non tra 12 mesi, ma tra 18 mesi, fai pure 20.
Si aspettiamoli tanto, tantissimo i tuoi sette anni.
Nel frattempo mi vivrò ancora più intensamente il tempo che passiamo insieme.

Riguardo la tua foto. Sospiro e spengo il cellulare.

E’ tempo di andare a dormire.
Perchè tra poco è già  domani.
Un altro giorno con te e voglio essere pronta.

Mimma