Viaggiare è bellissimo.
Farlo con i figli spesso è faticoso, ma poi crescono e diventa tutto facile e soprattutto più bello, addirittura magico.
O almeno questo è quello che succede a me con mia figlia.
Giada la futura esploratrice.
Lei risponde così a chi le chiede cosa farai da grande.
Era gia’ successo questa estate a Capri.
Unica bimba in mezzo a un gruppo di adulti e non ce ne siamo accorti.
Ha amato tutto di quell’isola: il mare blu, i sali e scendi per le stradine, il taxi aperto.
Ma Roma, bè Roma è stato proprio amore a prima vista!
Quest’anno abbiamo deciso di variare il programma tradizionale delle nostre vacanze invernali.
Siamo tornati a Natale in Puglia dai miei, per le consuete scorpacciate in tavolate da 25 commensali e 10 portate.
Mille e mille regali per lei e presepi come se piovesse.
Ma dopo quattro giorni siamo andati a Roma. “Si bello mamma così vedo quel castello un po- rotto dove facevano le fight”.
Mmm Giada si chiama il Colosseo, anzi ho scoperto dopo Flavio.
Mio marito ha prenotato un albergo carino, semplice e sufficientemente economico chiamato “Il Cantico” vicino a San Pietro. Confesso che ero perplessa, mi pareva un po’ scomodo. Io volevo camminare, ma temevo che a quel punto le distanze sarebbero state non consone a una bimba di 6 anni che in Kuwait per ovvi motivi non cammina mai.
Invece sono stata smentita.
Mia figlia ha camminato ogni giorno dalle 10 alle 19. Con brevi soste. Naso all’insù e tanta tanta meraviglia.
“Sai mamma non immaginavo che esistesse una città così”.
Siamo andati ovunque o almeno visto la grandezza di Roma e i pochi giorni nei posti principali.
Abbiamo visitato il Colosseo e i Fori imperiali che tanto l’hanno colpita.
Unica accortezza ci siamo muniti di quei biglietti salta fila. Lei era gratis e pagare qualcosina in più per non fare code su code ci è sembrato saggio.
Siamo andati a buttare la monetina nella Fontana di Trevi, siamo andati al Mercato di Trastevere mangiando pizza bianca e mortazza, siamo andati a Villa Borghese, al museo dei 100 presepi a Piazza del Popolo. Siamo saliti sulla scalinata di Piazza di Spagna. Siamo andati sulla giostra di Piazza Navona.
Siamo andati a mangiare nel quartiere ebraico carciofi come se non ci fosse un domani.
E ovunque pizza bianca, carbonare, cacio e pepe.
Ci siamo fermati a lungo vicino ai ponti che attraversano il Tevere.
Abbiamo visitato Piramide con una visita guidata, una di quelle associazioni che si occupano di bambini.
Ci siamo così incuriositi di quel buco in mezzo al Pantheon.
Abbiamo rimirato con attenzione tutto.
Avremmo potuto fare ancora mille altre cose, ma camminare con il naso all’insù è stato impagabile.
E’ stato un pieno di Italia. Di storia. Di bellezza.
Non era la prima volta che andavo a Roma., ma è stata la prima in cui mi sono sentita così estasiata.
Complice il periodo natalizio, complice che arrivavo dal Kuwait e l’impatto con tanta bellezza è stato dirompente, complice l’entusiasmo di questa bimba expat così travolgente.
Genitori che come me vivete all’estero, magari in posti brutti e privi di storia andateci.
Andateci subito a Roma.
Ne vale la pena.
Roma con i bambini è bellissima.
Mia figlia prima di addormentarsi ormai legge un libro sulla storia di Roma ed è tale il suo entusiasmo che ha iniziato a leggere in italiano, senza mio supporto. L
L’amore per il bello, per la storia, per la conoscenza fanno tanto.
“Mamma forse da grande andrò vivere a Roma”.
Farai tutto quello che vuoi.
La monetina l’hai lanciata, ben due. Vedrai che sicuro torni.
Mimma
ps per le foto non ho usato filtri. Il cielo veramente blu. I cipressi verdi. I colori dei monumenti con la luce naturale meritavano giustizia.
NonPuòEssereVero says
Pensa che io dopo anni e anni (e con i miei ci trasferivamo a Roma l’estate causa lavoro di mio padre) non sono ancora entrata al Colosseo. La coda perenne mi fa sempre desistere!
Peccato non esserci riuscite a vederci, per altro volevo la collana 🙁
Mammapiky says
Roma è la mia droga, almeno qualche volta all’anno devo andare! E’ un museo a cielo aperto!