Ed eccomi di nuovi qui in quella situazione strana di dover recensire un libro così famoso.
Un pilastro della storia della letteratura americana.
Dopo il buio oltre la siepe oggi mi accingo a dirvi la mia sul Le Correzioni di Franzen.
Io, perfetta signora nessuno, faccio davvero fatica a parlare di un romanzo così famoso, tanto più che la sua traduttrice è Silvia Pareschi per me una vera icona di cui leggo il blog da anni.
Insomma, mi sento un tantino inadeguata.
Le Correzioni è l’ultimo libro del 2016 del nostro club del libro, devo dire che abbiamo fatto bene a includerlo.
Certo questo ha dimezzato la partecipazione perché non è un libro alla portata di tutti.
E’ un libro bellissimo, ma che a tratti mi ha messo in seria difficoltà.
“L’ignoranza volontaria era un importante mezzo di sopravvivenza, forse il più importante di tutti”.
Le Correzioni, è letteralmente il ritratto di una famiglia borghese degli Stati Uniti con dei valori e dei principi ancorati in un passato lontano e che si rispecchia nei tre figli che vivono invece un presente molto diverso.
A fronte della coppia di genitori Alfred e Enid, sposati da sempre, convinti conservatori, discretamente bigotti, invidiosi e palesemente frustrati da quello che gli altri hanno e loro no, abbiamo i tre figli ormai adulti ognuno con la sua vita fatta di successi e insuccessi.
Il romanzo ti porta alla scoperta delle vite di questi personaggi, le loro manie, le loro paure e i loro sogni sempre e comunque accompagnati dall’ombra dei genitori e delle loro correzioni.
I tre figli nonostante siano ormai adulti continuano a risentire della rigida educazione e dei valori impartitegli da bambini e da ciò ne scaturisce una combinazione di azioni e reazioni che forma l’anima del libro.
“Le cose che si scoprivano su se stessi allevando figli non erano sempre piacevoli e allettanti.”
Ho molto amato il personaggio di Denise, la figlia. Ritengo sia il più umano e normale dei tre figli, i quali ognuno a suo modo ha delle particolari manie che ne caratterizzano bene le personalità.
Probabilmente molti potranno riconoscersi o riconoscere scenari simili.
I capitoli sono dedicati a ciascun personaggio.
I pensieri sono spesso contorti, cercando di far capire gli effetti di allucinazioni da farmaci o dovute a depressioni latenti.
Il finale mi ha lasciato molta amarezza e mi ha fatto diventare cara Enid.
“Enid scelse di credere alla promessa dell’apparenza. Da allora per lei vivere significò aspettare che Alfred cambiasse personalità”.
In definitiva Le Correzioni è un bellissimo libro anche se non è tra i miei preferiti.
E’ scritto così bene ed offre così tanti spunti di riflessione che non è possibile restare indifferenti.
E’ stato il modo più bello per salutare Elisa, la mia cara amica rientrata in Italia.
Abbiamo organizzato un the, io, Angela, Simona ed Elisa, le quattro con cui tutto è incominciato.
E voi l’avete letto?
Mi raccontate un po’ le vostre impressioni???
Mimma
Questo libro partecipa alla venerdi del libro.
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