Mi trovo seduta vicino ad Amal.
Come al solito, da quando è iniziata l’avventura in questa scuola inglese, io e lei siamo presenti a tutti i meeting, workshop, attività. Se c’è da dare una mano noi ci siamo sempre.
Dall’anno scorso siamo pure rappresentanti di classe.
Io in realtà sempre in coppia con qualcun’altra mamma, ho sempre il dubbio che il mio livello di inglese non sia adeguato ad espletare questo compito anche se le altre mamme che me lo chiedono non sono d’accordo.
Siamo sedute in circolo nella tenda beduina. Si congela tanto è forte l’aria condizionata.
Di fronte a noi c’è Kate, la presidente del Comitato genitori.
E’ una ragazza incredibile, Amal sostiene che è perchè americana, loro più ancora degli inglesi sentono come un dovere darsi da fare per la scuola frequentata dai figli.
Lei è l’organizzazione fatta in persona. Ha due figli, ma riesce a stare dietro alle mille attività.
E forse ha ragione Amal, sarà la sua educazione, perchè quelli che fanno parte del comitato direttivo sono per la maggior parte americani e una sola inglese.
Oggi la riunione ha uno scopo per me strano, forse un po’ esagerato.
Noi Rappresentati di classe dobbiamo prestare giuramento dopo che ci avranno letto il codice del rappresentante di classe.
Quando ho ricevuto la mail con i tre allegati, lista dei genitori, calendario attività e poi appunto il Pledge, da leggere, firmare. Mi era sembrato un po’ esagerato.
Kate si schiarisce la voce ci ringrazia, ci invita a presentarci e poi inizia a spiegare punto per punto l’oggetto dell’incontro, ovvero illustrarci i compiti della Rappresentante di classe con alcune piccole indicazioni.
Mi viene da sorridere.
Penso che è proprio tipico della scuola inglese istruirti su come fare la rappresentante, chissà, forse hanno ragione loro, se ripenso ai racconti catastrofici di alcune mie amiche.
Inizia il suo discorso.
Il principio è che la Rappresentante di classe è il tassello di unione tra la Parent Association e la classe, ha il ruolo di fungere da supporto alla teacher in particolari situazioni come richieste volontari nelle gite o alle feste di classe. Nella gestione dei volontari Kate scende nel dettaglio.
Non sta a noi scegliere chi deve fare cosa e se mai dovessimo avere un eccesso di numero di volontari, si fa una lista e quelli esclusi da un determinato evento verranno assegnati al prossimo. Senza contare che questa lista deve assolutamente essere condivisa con la teacher.
Ci invita a organizzare almeno tre colazioni all’anno per tutti i familiari e di farci avanti con le famiglie nuove arrivate supportandole nei primi tempi.
Siamo anche incaricate del regalo di fine anno, lasciando però sempre la libertà di rifiutarsi a chi non vuole o preferisce di fare da soli di farlo.
Ci ricorda che noi rappresentanti siamo in possesso di informazioni confidenziali e abbiamo l’obbligo di trattarle con rispetto tenendo conto dell’importanza della privacy.
L’atmosfera pare farsi seria quando si tocca argomento “strumenti di comunicazione”.
Viene detto chiaramente che il mezzo da prediligere nelle comunicazioni sono le email, soprattutto per le comunicazioni riguardanti le attività o richieste del Parent association o della teacher.
L’uso della chat di whatsapp deve essere estremamente limitato.
Ci vengono date istruzioni sul suo corretto utilizzo che vertono tutte su un unico principio:
“non disturbare e fare in modo che non venga usata in modo improprio”.
Sono vietate discussioni riguardanti la teacher, programmi, scambi di foto o altre informazioni non attinenti.
La chat deve essere usata solo per comunicazioni brevi.
La mia esperienza finora, anche negli anni passati, era stata positiva.
Chissa’, forse è successo qualcosa di grave o sgradevole.
Drusilla mi raccontava proprio qualche giorno fa che sulla sua chat della scuola una discussione riguardante i compiti era degenerata con commenti, alcuni dei quali molto sgradevoli, sulla teacher.
Una mamma all’interno della chat e’ andata a riferire tutto all’insegnante, la quale arrabbiata e delusa del comportamento di alcune madri ha fatto recapitare una lettera in cui si affermava la sua professionalità, la serieta’ della scuola ed e’ stato precisato che queste problematiche vanno affrontate direttamente con l’insegnante. Come è giusto che sia.
Oppure ho saputo che in altra classe di Year 1 alcune mamme sulla chat avevano iniziato a lamentarsi del fatto che quest’anno il tempo assegnato per la poetry competition era troppo poco ” e allora mio figlio che è abituato a vincere, non è stato messo nelle condizioni”. Discussione prontamente fermata dalla rappresentante di classe. Non senza qualche difficoltà.
Kate termina di leggere, appoggia i suoi fogli sul banco, ci sorride.
Stemperando un po’ l’atmosfera dopo questo pieno di informazioni e direttive.
Ci invita a fare domande, a firmare il foglio e ci augura buon lavoro.
Prima di firmare e consegnare il nostro contratto rileggo con attenzione i tre punti del mio giuramento:
- My priority is supporting the Parents Association by serving as a direct contact between the parents in my child’s classroom and the Parents Association. Additionally, I am willing to support my classroom teacher when given a specific request;
- I appreciate the positive atmosphere that permeates throughout our school and recognise that each individual is a significant contributor to this environment. I will engage with my fellow parents in a fair manner and ensure that all PA correspondence be disseminated to all parents who have provided their contact information, expressly for such purposes.
- I accept that we are human and all make mistakes. I take responsibility for my actions and look to gain wisdom from my missteps.
Firmo, mi alzo, sono congelata e anche un po’ frastornata.
Ringrazio Kate e me ne vado.
Lo so, alcune cose dovrebbero essere naturali.
Ma forse è meglio essere chiari.
Che dire Inshallah.
Vi racconterò.
Come è la vostra esperienza su questo tema? Da voi ci sono regole?
Mimma
Addirittura un giuramento? 😀
Che graziosa la tua foto, si vede che sei una secchiona!!! <3
A fagiuolo!!! Argomento di questa sera tra me ed una mia amica,lei cerca di essere presente perché le sembra giusto farsi vedere pro-attiva e per stringere amicizie,io me lo ripropongo ma posso essere sincera? Nn mi va di partecipare a riunioni o votazioni ect…e cmq le vedo come pratiche “amministrative” nn come qualcosa che unisce i genitori…ufff che bestia mi devo applicare
Giuramento? Comunque sei una grande a fare anche la rappresentante di classe 🙂
Ciao, molto interessante il tuo post. Ho scoperto il vostro blog grazie al Venerdì del Libro. Tornerò presto a trovarvi!
Lucia
Anch’io sono rappresentante di classe, questo è il terzo anno di seguito e di regole qui non ce ne sono. La rappresentate è colei che partecipa alle riunioni del consiglio scolastico che sono 4 all’anno e è colei che si prodiga quando c’è qualcosa da organizzare, dalla festa di natale alla cena di fine anno o al regalo alle maestre ma senza nulla di così formale. Da noi fare la rappresentante è considerata in realtà una bega che nessuno si vuole prendere, per me invece ha voluto dire e continua a volerlo dire tutt’ora, trovare un altro modo per dedicarmi ai miei bambini e vivere da vicino un ambiente che altrimenti mi sarebbe precluso più o meno.
la penso come te. e’ un modo per dedicarmi di più a mia figlia, ma anche per capire un sistema per me non così immediato.