Quasi per caso, qualche settimana fa, sono andata a fare una colazione/bruch a casa di una signora saudita.
Varcare la soglia di una casa saudita, sedersi al tavolo con una donna nata e cresciuta qui, condividere con lei una mattina di chiacchiere e sorrisi è stato come esaudire un sogno che da tempo avevo nel cassetto.
L’ospitalità saudita è qualcosa di incredibile, proverò a descrivervela con qualche fotografia…
L’ospitalità saudita si respira da subito appena varcata la soglia di casa.
L’ospitalità saudita è fatta di gesti semplici e gentili, sguardi profondi, dalla capacità di mettere a proprio agio gli ospiti.
L’ospitalità saudita è una tavola imbandita a festa anche se si tratta di una semplice colazione con sconosciute.
L’ospitalità saudita sono i fiori raccolti in giardino e posizionati in diversi vasi a decorare la stanza.
L’ospitalità saudita è la voglia di sedersi su un divano e scambiare quattro chiacchiere con donne che arrivano da una realtà e un mondo fatto di tradizioni e cultura diverse. E’ la voglia di condividere le proprie tradizioni, i propri usi e costumi con chi arriva da lontano.
Dopo essermi seduta su quel morbido divano dorato, aver chiacchierato e riso per più di due ore, è stato difficile alzarsi e salutare. La voglia di rimanere ancora per qualche ora era tantissima.
Avrei voluto fare altre mille domande, ascoltare le risposte cercando di entrare in confidenza un pochettino di più.
La conversazione è iniziata in modo semplice parlando di Riyadh, poi siamo passate al cibo, ci siamo scambiate ricette, ho cercato di ricordarmi tutti i nomi dei dolcetti e dei piatti da lei preparati, ma erano troppi. Ho fotografato più o meno tutto, ho chiesto di mostrarmi alcuni ingredienti e lei si è mostrata molto felice ed orgogliosa del nostro interessamento. Ci ha mostrato con orgoglio la sua collezione di oggetti antichi e poi la sua grande cucina, con scaffali che assomigliano a quelli di un supermercato, dove tutti i prodotti sono a vista.
Alla fine siamo riuscite anche a parlare di Kuwait City, del souk Mubarakia e del Fabric souk.
I ringraziamenti non sono stati abbastanza per mostrare tutto l’entusiasmo e la gratitudine di una mattina trascorsa in compagnia di una gentile quanto deliziosa signora locale.
Un grazie speciale va all’amica Loredana che mi ha dato la possibilità di conoscere questa signora saudita.
Ora tocca a noi organizzare qualcosa per ricambiare, ma ce la faremo?
Drusilla
Mamma Avvocato says
Deve essere davvero emozionante entrare in una realtà così diversa dalla porta di una casa privata…grazie per i tuoi racconti che ci portano in un altro mondo!
Che spettacolo quei piatti!
drusilla says
Si, è stato davvero molto emozionante entrare in quella casa e condividere una mattina insieme ad una signora del posto.
iori stefania says
Bellissima esperienza !!!Certo che ora tocca a voi, una colazione all’italiana con pane burro e marmellata e non solo ,sarebbe veramente bello e piacevole se riusciste ad invitarla
Claudia says
Quanta abbondanza! Ti auguro di riuscire a coltivare questa amicizia con questa donna cosi ospitale!
drusilla says
Grazie!
Nura says
L’ospitalita’ e’ tipica della cultura araba, e anche se non c’e’ niente in tavola, sono sempre pronti a condividere il poco che c’e’. Ovviamente non e’ il caso dell’Arabia Saudita, ma era cosi in Yemen e in Siria… Una cosa e’ certa, una volta entrati in una casa araba bisogna mangiare fino a scoppiare che si offendono a morte se non mangi tutto, e come ospite ti becchi sempre porzione doppia! Durante il Ramadan finisco puntualmente per ingrassare se sono in un paese arabo, che io mica digiuno di giorno 🙂
drusilla says
Hai ragione, si offendono se non mangi tutto
Mammapiky says
Sono superficialissima se ti dico che mi sono soffermata con la lingua penzoloni sulle foto????????
drusilla says
Ahahahah!!! Puoi immaginare come mi sono sentita quando ho visto tutta quella roba meravigliosa sul tavolo…