Il libro Honeymoon di Banana Yoshimoto l’ho comprato diversi mesi fa.
La domenica dopo Pasqua organizzai un pranzo con le mie amiche di sempre.
Quello stesso giorno a CastelGoffredo, un paese in provincia di Mantova, c’erano i famosi Libri sotto i Portici.
L’amica Morena fa parte dell’organizzazione e lo scorso anno ci sono andata diverse domeniche.
E’ su una bancarella che acquistai Honeymoon di Banana Yoshimoto.
Sulle bancarelle vengono venduti libri usati.
Mi ha ispirato la trama, le dimensiosi limitate e il costo ridicolo.
Ma per colpa del caos del viaggio di rientro nel deserto questo libro è rimasto nascosto per mesi nella tasca anteriore della mia valigia verde.
L’ho ritrovato durante la vacanza in Norvegia.
Adoro ritrovare cose inaspettatamente, soprattutto se si tratta di libri.
Non avevo mai letto nulla di questa autrice, questo è il suo primo libro.
I protagonisti del romanzo sono due: Manaka, una ragazza di 23 anni, cresciuta in una casa circondata da un grande giardino e Hiroshi, il suo compagno di giochi da quando sono bambini, amico intimo durante l’adolescenza, che diventa presto suo marito e che vive proprio a pochi passi dalla casa di Manaka.
Hiroshi ha sempre vissuto con il nonno, i genitori l’hanno lasciato per seguire una setta religiosa in America.
“Quando si fa la stessa cosa per molto tempo, si crea una strana profondità. I nostri sorrisi ne sono un perfetto esempio. In un attimo siamo attraversati da una comunicazione così profonda che è impossibile immaginare qualcosa di più nuovo e più bello.”
La vita di coppia tra Manaka e Hiroshi sembra procedere tranquilla e lenta fino alla morte del nonno.
Mentre Hiroshi cerca di risistemare tutta la casa, riemergeranno una serie di oggetti e particolari che faranno luce sulla setta che i suoi genitori, in particolare il padre, hanno deciso di seguire.
Confesso che quando ho finito di leggere questo libro mi è rimasta una grande sensazione di vuoto.
Non avevo mai letto nulla di questa autrice, probabilmente le darò una seconda possibilità.
Ma la storia di questi due ragazzi che non hanno un obiettivo nella vita, non riescono a dare un senso alla loro esistenza e vagano senza meta, sia come coppia che come persone singole, mi ha un po’ angosciato.
Ho trovato tanta superficialità, indifferenza e noia sia nella storia che nei personaggi.
Insomma, Honeymoon per me non è stata una piacevole lettura, non ve la consiglio.
Avete letto questo libro?
Voi cosa ne pensate?
Drusilla
Questo libro partecipa alla venerdi del libro.
iori stefania says
Non ho mai letto nulla di questa autrice e dopo che ho letto il tuo consiglio credo proprio che per il momento non cercherò nulla Sto leggendo “Fine pena:ora” di Elvio Fassone ,autore che sarà presente al festival letteratura a Mantova questo settembre . Una corrispondenza durata 26 anni tra un ergastolano e il suo giudice ,è una storia vera molto interessante e non solo !!!!!
Beat - Mamma ora che faccio? says
Eh…..la Yoshimoto secondo me non è mai “una passeggiata di salute”. Mia madre continua a regalarmi suoi libri, ma boh….grazie per LO SCONSIGLIO 🙂
Stefania says
Questo libro mi manca. Ho letto altro di suo Kitchen ma ricordo benissimo (l’ho letto parecchio tempo fa) che non mi aveva entusiasmata. Da allora non mi sono piu’ avvicinata ad altri suoi libri…
Sempremamma says
Non l’ho letto, ma capisco il senso di vuoto dopo averlo finito. Non credo che lo leggerò. Molti anni faa vevo letto un libro di Banana, ma non ricordo quale, presumo che non mi abbia entusiasmato.
Mamma Avvocato says
Io questa autrice proprio non la sopporto!
drusilla says
Dopo aver letto questo libro posso dire anch’io che non la sopporto!
viviana says
Ciao, io di questa autrice ho letto alcuni libri: alcuni mi sono piaciuti mentre altri li ho abbandonati. Quello che mi è piaciuto di più finora è A proposito di lei. La storia non è per niente leggera ma è costruito bene ed è ricco di colpi di scena. Di sicuro non è una scrittrice da leggere in serie e soprattutto mi sembra che affronti un po’ sempre gli stessi temi con personaggi tutto sommato simili. Ancora non ho letto Kitchen che secondo molti è il suo capolavoro, magari proverò tra un po’.