Al rientro dal nostro viaggio in Kuwait, ormai più di tre mesi fa, Tommaso un pomeriggio mi chiede: “mamma, quando mi compri il cellulare?”.
Vi confesso che la domanda mi spiazzò, rimasi praticamente senza parole e l’unica cosa che seppi rispondere fu: “perché?”.
Con calma Tommaso mi spiegò che che tanti suoi compagni di classe hanno un cellulare e lo portano spesso a scuola, ma soprattutto era rimasto colpito dal cellulare di grandi dimensioni che aveva il suo migliore amico del Kuwait, il libanese Jaison, nonché fratello di un’amichetta di Giada.
Qualche settimana fa ho letto un bellissimo articolo “Educare i figli negli UAE” di Dubaitaly. Questa frase: “Se a 10 anni i bimbi chiedono un iPhone, che cosa vorranno quando raggiungeranno l’adolescenza e diventeranno grandi?” mi ha fatto tornare a mente la questione del cellulare. Quindi, oggi la mia domanda è:
a quale età è giusto dare il cellulare ai nostri figli?
La risposta la vorrei trovare insieme a voi, perché ora proprio non la conosco.
L’unica cosa di cui sono sicura è che adesso non è certamente il momento adatto.
Tommaso tra poco compirà 7 anni ed è troppo piccolo per avere un cellulare, ma soprattutto ora mancano le basi per possederlo e gestirlo.
Per cercare di capire quando sia giusto dotare i miei figli di cellulare, mi sono fatta alcune domande.
1. Qual è lo scopo del possedere un cellulare?
Perché serve il cellulare a mio figlio? Esiste una vera necessità, un bisogno reale?
Avere un cellulare credo serva a mettersi in contatto facilmente con i genitori, quindi diventa utile per una questione di sicurezza. Ma soprattutto credo serva a tenersi in contatto con gli amici, oltre ad essere uno status symbol.
2. Riesce a prendersene cura e capirne il suo valore?
Nella scelta dell’età in cui consegnare un cellulare nelle mani di un bambino è fondamentale capire se il bambino comprende il reale valore economico dell’apparecchio, il costo dei minuti trascorsi al telefono, il costo delle varie applicazioni scaricabili.
3. Come gestirlo?
Fondamentale è insegnare a mio figlio quando e dove può utilizzare il cellulare. Ad esempio, un cellulare va spento durante le lezioni a scuola e tenuto silenzioso durante l’attività sportiva.
E’ provato che un uso eccessivo del cellulare produce perdita di concentrazione e memoria, talvolta può provocare aggressività, diminuzione della capacità di apprendimento e talvolta può provocare persino disturbi del sonno. Ma soprattutto il cellulare provoca, per assurdo, una perdita di comunicazione e socializzazione, aumenta lo stato di isolamento poiché si tende a comunicare attraverso i social network piuttosto che incontrarsi fisicamente e scambiare due chiacchiere.
4. Il cellulare apre un altro grande problema: sicurezza e controllo della navigazione in internet e relativi social network.
Possedere un cellulare può diventare molto pericoloso se l’età non è adatta: cyberbullismo e sexting.
Guardando qua e la in internet, ho trovato diversi articoli che affermano che il cellulare non va consegnato nelle mani di un bambino fino all’età di 10 anni. Ma siamo sicuri che a 10 anni un bambino sia pronto per un cellulare?
Vi confesso che non lo so, se così fosse mancherebbero poco più di tre anni e a me sembra davvero troppo poco tempo!
Quindi, ora vi giro questa domanda così spinosa e difficile da rispondere: a quale età è giusto dare un cellulare ad un bambino/ragazzo?
Drusilla
mammamedico says
io non credo ci sia un’età giusta o una sbagliata. in genere si inizia alle medie quando i ragazzini vanno e vengono da scuola da soli. ma noi non facevamo altrettanto? e avevamo un cellulare? no. quindi anche allora potrebbe essere superfluo. e dico potrebbe perchè ora sono diversi i tempi e le situazioni perchè mentre io uscita da scuola trovavo mia mamma e il piatto pronto, per la maggior parte dei nostri figli non è così. in merito ai pericoli c’erano allora come oggi. ricordo di essere stata inseguita varie volte, sia in gruppo da ragazzotti più grandi sia con un’amica da un losco figuro che forse voleva solo spaventare due ragazzine. di giorno e in pieno centro a milano. in luoghi assolutamente sicuri.
detto questo mio figlio ha 10 anni, non ha mai chiesto il cellulare ma da qualche mese ne ha uno mio perchè ha iniziato a muoversi da solo. mi chiama quando esce dal basket o da scuola e le prime volte anche durante il tragitto. si sente anche lui più sicuro. e questa è la funziona del cellulare. quando è accompagnato o a casa rimane spento. non è un gioco ma uno strumento di utilità. quando crescerà vedremo.
drusilla says
Credo anch’io che la sicurezza sia il vero scopo del possedere un cellulare.
Grazie per il tuo interessante commento.
mammaalcubo says
Mi sto facendo la stessa domanda anche io in questo periodo. Il mio grande a luglio compirà 10 anni e alcuni suoi coetanei già hanno uno smartphone. Lui non ha ancora chiesto di averne uno suo e questo un po’ mi consola, ma immagino che a breve succederà.
Secondo me l’esigenza reale ci sarà quando andrà alle medie, lì potrà tornare a casa da solo e magari avrà più bisogno di confrontarsi con i compagni per i compiti. Vedremo un po’…
drusilla says
Caspita, uno smartphone a 10 anni mi sembra troppo!
Annamaria says
Io mi farei una domanda: ma mio figlio – 7 anni – va o torna da solo? Se la risposta è no, non ne ha bisogno. A dieci anche a me sembra presto perché chi vive in città o in quartieri “a rischio” è poco incline a lasciare solo un bambino… Poi magari sono io che sono antiquata eh…
drusilla says
Non credo tu sia antiquata, anzi!
Vivendo noi all’estero spesso i bambini vivono una realtà molto più protetta rispetto all’Italia, quindi per ora è impossibile che mio figlio vada e torna da scuola da solo. Vedremo dove andremo a finire tra qualche anno e da li vedremo cosa fare…
Chiara expat 2.0 says
È una domanda che si fanno tutti i genitori e io personalmente non riesco a trovare una risposta. There is no right or wrong. Posso condividere la mia esperienza in Francia, dove è normalissimo che bambini delle elementari vadano a scuola da soli. Dalle mamme che frequento con bambini più grandi, pare che nella nostra zona il cellulare non lo abbiano neppure i ragazzi alle medie, essendo vietati in alcune scuole.
Ora ci sono degli smartwatch per bambini con una sim che può chiamare un tot di numeri in rubrica e hanno il gps così i genitori possono localizzarli. Eventualmente si può pensare a uno strumento come questo per avere un sistema di comunicazione per i tragitti.
drusilla says
Non sapevo dell’esistenza di questi smartwatch, interessante!
veroveromamma says
prima di comprarlo ai miei figli misono ,ci siamo posti questa domanda un saccodi volte e ogni volta le risposte cambiavano….
posso ddirti che io ho preso il cellulare a mio figlio senza internet ma solo con il wifi ,alla fine della prima media quando , doveva fare una gita di una settimana con la scuola su in montagna e da lì non c’era il telefono fisso per farli chiamare. il motivo per cui ho ceduto è stato questo …poi se ne sono aggitnti altri…..
– si sposta da solo epr le attività e io magari no sono a casa perche porto le sorelle piccole alle loro attività e lui mi avvisa se finisce prima o dopo….
-ha cominciato ad andare a fare giretti in bici da solo o con gli amici e con quello se ha bisogno mi chiama ……
era rimasto l’unico in classe a no avere il telefono e spesso rimaneva fuori da iniziative che organizzavano i suoi compagni …
altri usi al di là di foto o ascoltare musica può utilizzarlo 30 minutial giorno …
credo che si arrivi ad un compromesso … trovo utile il telefono se i ragazzi si spostano da soli …. anche io mi spostavo da sola ma ero e son oinun paese che si sta svuotandoe se prima mia madre sapeva dove ero e cosa facevo ora non è così-
cmq secondo me bisogna insegnare ai ragazzi ad usarlo il cellulare ..senza che diventi un vezzo e no una necessità.
scusa mi sono dilungata
veronica
drusilla says
Bellissimo il tuo commento e mi trovi d’accordo su tutto!
E’ molto importante insegnare ai nostri figli come usare il cellulare prima di darglielo in mano.
Silvia Fanio says
Io sono un po’ spaventata da questa società che impone che i bambini piccoli siano dipendenti da cellulari e simili.
La nostra infanzia era più libera, credo, fuori dal controllo degli adulti. Eravamo felici.
È vero, però, che il mondo è cambiato, e più pericoloso.
Ed è pur vero che scoprire che ci sono compagnie telefoniche che fanno pubblicità di tariffe per bambini mi fa orrore.
Qual è il momento giusto?
I miei bambini sono troppo piccoli, ma comunque Polpetta non tocca mai il mio cellulare, al contrario di altri bambini della sua età che lo usano a loro piacere.
Credo che alla fine sia tu, mamma, a sentire che il momento è arrivato.
La mia risposta è il più tardi possibile. Tutto dipende dal contesto in cui vivi.
drusilla says
Concordo pienamente con te, spero anch’io il più tardi possibile perché ti confesso che mi fa paura il pensiero di mettere un cellulare in mano ad un bambino. Vedremo con il tempo…
Mammapiky says
Credo che la prima cosa che mi domanderei, quando si presenterà l’occasione, e’ circa la necessità di averlo, ovvero e’ spesso fuori per impegni quotidiani e sarebbe utile come punto di riferimento e per comunicare qualsiasi esigenza? Parteciperà ad una gita che lo porterà fuori per qualche giorno è un cellulare farebbe comodo? Ecco forse lo concederei se ci fosse questo bisogno, come risposta pratica ad una questione da risolvere e come mezzo per comunicare. Così a bruciapelo ti direi che non lo comprerei perché “ce l’hanno tutti”, perché così ci posso giocare e andare sui social, non demonizzo i mezzi per carità ma pochi anni portano con se anche poca esperienza per gestire esperienze da adulto e per quanto i figli di questa epoca sono decisamente più all’avanguardia di come lo,eravamo noi, sempre piccoli rimangono, quindi direi no al cellulare in così tenera età, però questa è la teoria, da dover dimostrare con una pratica che potrebbe essere completamente diversa.
Giupy says
Io se mai avro’ un figlio gli comprero’ un iphone alla nascita. Anzi no, un ipad. Lo mettero’ nella baby list. Questo perche’ la vita e’ MOOOOLTO piu’ bella da quando gli infanti hanno iniziato ad usare la tecnologia su treni e aerei: urlano, piangono, gli si piazza in mano un ipad e ZAC! si calmano e diventano degli angioletti ipnotizzati da Peppa Pig.
Poi oh, magari voi dite che sarei una pessima madre, ma non a caso di figli non ne ho 🙂
drusilla says
Ahahahahah!!!! Mi fai troppo ridere, però hai ragione!
mimma says
ahhh Giupy GRANDEEEEEEEEEEEEEE
Mamma Avvocato says
A pelle mi verrebbe da dire…mai !!!
La risposta, però, è di pancia: la mia vita non ha tratto giovamento dal cellulare. Dal tablet e da internet forse sì, dal cellulare no. Mi serve per lavoro, perchè senza mi servirebbe una segretaria. Stop.
E poi io ho avuto il primo cellulare all’università, mica prima.
Di testa, però, capisco che i tempi sono cambiati e per i nostri figli è un must.
Tuttavia, credo che non serva prima delle scuole superiori, poichè prima i ragazzi dovrebbero comunque essere sotto il controllo dei genitori o di altro adulto di riferimento e imparare a socializzare, organizzarsi e comunicare senza il telefono sempre all’orecchio, usando al bisogno quello dei genitori (come noi facevamo con la linea fissa).
Questa la mia teoria. In pratica, però, non so cosa farò…ho imparato che da mamma non si può mai dire quante volte sarai costretta a cambiare idea!!!
Paola Petri says
Come insegnante di preadolescenti vedo questo mondo da un altro punto di vista e confesso che davvero sarei in serie difficoltà se fossi anche mamma: il compagno che non ha lo smarphone è tagliato fuori e questo è il motivo delle richieste ai genitori, ma d’altra parte lo stesso possesso può creare situazioni davvero penose: gruppi chiusi su whatsapp dove basta poco e si arriva ad insulti pesanti verso l’anello debole(i tredicenni di oggi non percepiscono il valore delle parole), filmare il compagno in situazioni imbarazzanti, per non parlare che a quell’età sono ormai bombardati da messaggi sessuali e la curiosità la fa da padrona, dunque la sbirciatina verso siti porno non è cosa dell’altro mondo (sono bravissimi a cancellare le tracce), addirittura quelli più svegli sanno cos’è il web profondo e non lesinano informazioni verso i più ingenui trascinando anche i ragazzini più “puliti”. Per me uno smartphone ad un ragazzino (spesso viene regalato alla prima comunione) è come donare una ferrari a chi non sa portare neanche la bicicletta il rischio di farsi male è tanto.
Scusate se i miei colori sono foschi ma è la realtà che ogni giorno vivo nelle scuole non di periferia ma in quelle borghesi, dove spesso i genitori commettono l’ingenuità di credere che la società circostante non sia in grado di “rovinare” il loro bambino e che le dinamiche di gruppo non tocchino il buon carattere del proprio figlio. I ragazzini sono splendidi e per molti versi più maturi di quanto lo eravamo noi alla loro età, ma ogni stagione deve avere il proprio frutto.
mimma says
Ti ringrazio. Anche io immaginavo questi scenari. Il tuo commento è davvero prezioso. Grazie
Francesca says
Ciao! Io ho una figlia di 11 anni e mezzo. Non mi sono troppo interrogata prima su quando fosse giusto comprarle un cellulare. Lei lo ha avuto alla fine della quinta, gratis ovvero chiedendolo ma senza sperarci troppo. In quel momento mi è sembrato che ci fossero dei rapporti nei quali io non entravo, che era giusto che li coltivasse in autonomia. E poi ci sono la musica (fondamentale!), i video, i giochi e le app non tutti assolutamente inutili, le informazioni , wathsapp per chiedere i compiti (perchè anche quelli deve gestirli da sola) e tante tante cose. Le ho fatto due scatole sul fatto che è un oggetto di valore e che ancor più sono di valore i contenuti e deve proteggerli; che se vede qualcosa di strano o ha approcci deve chiudere e parlarne con noi; ho pagato qualcosa di più per le truffe che girano ma: ha uno smartphone e un contratto basici, abbiamo bloccato le pagine a pagamento e le chiamate dai numeri anonimi. Aggiustiamo il tiro. Sono perfettamente d’accordo con i quattro punti che hai evidenziato, cerco di affrontarli perché è una lotta con uno strumento potentissimo ma non lo temo più di altre cose. Quindi: quando? Boh? Da queste parti dicono “ognuno sa lu seu”. Io sto facendo così. Un abbraccio. Buone vacanze
drusilla says
Il discorso del cellulare credo sia davvero molto soggettivo, credo dipenda dal bambino e soprattutto da noi genitori. Ma se si prendono tutte le dovute precauzioni come hai fatto tu, allora si è più tranquilli.
Per ora i miei figli sono ancora “piccoli” (7 e 5 anni e mezzo) e quindi rimando l’acquisto del cellulare tra qualche anno, ma sicuramente, e giustamente, tra tre al massimo quattro anni me lo chiederanno e sicuramente glielo regalerò. Mi tengo questi tre/quattro anni per iniziare a spiegare come funzionano tante cose, anche se avendo blog e utilizzato facebook, instagram e tante app spesso gli spiego i pericoli nei quali si può incorrere.
Un abbraccio e scusa il ritardo nella risposta