Qualche settimana fa, mi sono imbattuta nell’ennesimo articolo che racconta in che cosa le mamme straniere sono migliori di noi italiane. In particolare, l’articolo elencava le 15 cose da copiare dalle straniere sull’educazione dei figli.
Adesso, non è che voglio far polemica, ma vi confesso che sono un pochettino stanca di leggere questi articoli che vantano sempre le mamme straniere descrivendo come delle incompetenti noi mamme italiane.
Con questo post vorrei ripercorrere alcuni punti elencati dall’articolo per raccontarvi come mia madre, già trent’anni fa, metteva in pratica tante di queste cose che oggi attribuiamo alle mamme straniere.
10 cose che mia madre ha sempre fatto con le sue figlie senza dover copiare dalle mamme straniere
1. Promuoveva l’indipendenza.
Mia madre ha sempre cercato di renderci il più indipendenti possibile.
A 9 mesi ero al nido, a 6 anni durante l’estate frequentavo il corso in piscina organizzato dal comune, alla mattina spesso mi alzavo da sola e preparavo la colazione per me e mia sorella. All’età di 10 anni io e mia sorella eravamo a casa da sole il pomeriggio perché i miei genitori lavoravano e da quell’età era normale riordinare la nostra stanza, preparare la tavola, andare a fare piccole commissioni.
2. Rispetto degli orari.
In casa nostra ci sono sempre stati degli orari da rispettare. Ancora ricordo che alle superiori alle 21, massimo le 21.30 si andava a dormire.
3. Rispetto delle regole.
Mia madre e’ sempre stata piuttosto severa, in casa nostra esistevano regole che andavano seguite, punto!
4. Ha sempre lavorato, senza sentirsi in colpa.
L’articolo sostiene che “uno studio condotto in 25 Paesi su 50 mila adulti ha dimostrato che i figli di madri che lavorano saranno avvantaggiati da adulti.”.
Mia madre ha sempre lavorato, ha iniziato all’età di 15 anni ed ha smesso lo scorso anno. Non ha mai avuto sensi di colpa, semplicemente ci sono stati momenti della vita in cui avrebbe voluto godersi un pochettino di più le proprie figlie, perché avere un’attività significa dover lavorare molto più di 8 ore al giorno, significa portarsi inevitabilmente a casa i problemi del lavoro, significa non staccare mai e rendere partecipi anche i figli delle gioie nonché dei dolori di un’attività.
5. Non ha mai avuto l’ansia da freddo o pioggia.
La canottiera della salute è sempre stata presente nella mia vita sin da bambina e, da buona madre italiana, la infilo sempre anche ai miei figli! Mia madre ha sempre avuto un ottimo rapporto con il tempo, mi ha sempre fatto giocare all’esterno anche in inverno, siamo sempre andati in montagna quando c’era la neve e se pioveva o c’era nuvolo non si fermava il mondo, l’importante era indossare l’abbigliamento corretto per proteggersi dal freddo.
6. Si è sempre rivolta a noi, fin da piccole, con un linguaggio normale, niente baby talk.
Mia madre ha sempre utilizzato un linguaggio normale, non ha mai chiamato il cane bau bau e quando mi facevo male non mi diceva che avevo la bua. Anche oggi che è nonna parla ai nipoti senza utilizzare il baby talk.
7. Passione viaggi.
Io e la mia famiglia abbiamo sempre viaggiato molto, compatibilmente con le risorse economiche a nostra disposizione. Solitamente i week end in inverno si andava a sciare, ma in giornata così non si pagava l’alloggio. Ho girato molto in Italia e in Francia assieme alla mia famiglia, i miei genitori sono un po’ zingari e hanno sempre amato viaggiare. Oggi sono io che porto in viaggio mia madre!
8. Si prendeva del tempo per sé e per la coppia.
La cosa che ho sempre apprezzato dei miei genitori è il fatto che due volte al mese uscivano a cena da soli o con amici, talvolta andavano via per un week end romantico e mia madre non ha mai rinunciato alla cura di sé stessa. La coppia prima di tutto, perché se non c’è coppia non può esistere una famiglia. Col passare del tempo le cose sono cambiate, i miei genitori oggi hanno vite distinte, ma il rapporto che unisce noi quattro è profondo, vero e complice, questo grazie ad entrambe i miei genitori.
9. Non è mai stata una madre chioccia.
Mia madre non è mai stata una di quelle madri super protettive, chiocce e sempre presenti nella vita dei figli. Anzi, ha sempre cercato di rendere me e mia sorella il più possibile indipendenti ed autonome. Ci ha insegnato fin da piccole a cavarcela da sole senza il suo aiuto. Dopo una caduta bisogna imparare a rialzarsi da sole, questo è ciò che ci ha insegnato, lei era li accanto a controllare che non avessimo bisogno realmente del suo aiuto, ma fortunatamente non è mai intervenuta sostituendosi a noi.
Ci ha spiegato che ogni azione provoca una conseguenza e che è importante riflettere su queste conseguenze per non pentirsi di ciò che abbiamo scelto di fare.
Ci ha sempre lasciato molta libertà di agire e di prendere le nostre decisioni in questo modo ci siamo responsabilizzate velocemente.
Ancora oggi non interviene e non critica le nostre scelte e i nostri stili di vita, semplicemente è accanto a noi per aiutarci a prendere la decisione giusta e consigliarci nel momento in cui le chiediamo aiuto.
10. Ha un atteggiamento pragmatico e pratico.
Mia madre non ci hai mai trattate come due piccole principesse. Io e mia sorella abbiamo imparato presto che non eravamo al centro dell’esistenza dei miei genitori. Quindi, se loro stavano parlando con altre persone dovevamo aspettare il nostro turno, imparare a rispettare gli altri.
A differenza delle mamme straniere mia madre:
– non ha fatto tanti figli, due erano il numero perfetto per i miei genitori e lo è anche per me oggi;
– ci ha sempre tenuto a vestirsi e vestirci bene. Non esisteva il marchio o la dipendenza dalle firme, esisteva solo il piacere di vestirsi con gusto soprattutto la domenica quando si andava a Messa o durante le festività speciali. Ricordo quanto mi piaceva andare per negozi con mia madre a cercare il vestito da indossare per l’occasione della fiera di Canneto o per il Natale. Ricordo quanto mi affascinava guardare mia madre mentre si vestiva elegante.
– Alzava la voce per sgridarci e rimproverarci. “Quando i genitori alzano la voce, è perché sono sopraffatti dalla rabbia o dalla frustrazione”, caro il mio psicologo americano vorrei vedere lei mantenere la calma e non urlare dopo 10 ore di lavoro consecutive, andare a casa e dover preparare la cena, controllare i compiti dei figli, lavare e stirare.
– Parla solo una lingua perché non ha avuto la possibilità di impararne una seconda.
– Non ha mai praticato alcuno sport tranne andare a cavallo per un periodo.
Non credo che abbiamo così tante cose da copiare dalle mamme straniere, almeno la mia non ne ha avuto bisogno!
E le vostre madri com’erano?
Drusilla
Brava Dru! che maroni questa esterofilia a tutti i costi, questo complesso d’inferiorità permanente che caratterizza noi italiani! Certo che altrove fanno meglio alcune cose, ma è ovvio, com’è ovvio che noi ne facciamo meglio altre. I punti che hai elencato riguardano la maggioranza delle mamme italiane, la mia non lavorava fuori casa eppure molti punti li riscontro, io ho sempre lavorato fuori casa e molte cose corrispondono. Che poi se veramente i genitori stranieri fossero così bravi e migliori, i paesi natali dovrebbero avere popoli fantastici e perfetti, baluardi della civiltà, per dire … a me non sembra davvero sia così. Loro, le loro armi e la loro ingiustizia sociale diffusa e radicata…sempre per dire.Ci sono paesi europei di buon livello, mica lo nego, anzi ne avremmo da imparare, ma noi abbiamo la nostra storia e siamo come siamo, molto migliorabili certo, ma sicuramente con tanti pregi, non solo difetti, anche come mamme, sono stufa di stereotipi e quindi non mi addentro in cosa noi siamo meglio, ma ce ne sarebbero di cose da elencare, altro che 11 . Bye.
Grazie per il tuo bel commento! La cosa che proprio non sopporto è il complesso di inferiorità che ci caratterizza, pare che gli altri siano sempre meglio di noi italiani. Mah
io ho avuto una mamma come la tua…… che ha saputo fare la mamma come voleva lei comesi sentiva magaria votle dura e severa ma laringrazio per come ci ha e mi ha cresciuta.
adesso va di moda decantare le lodi della mamma straniera ….. e soprattutto si dice che le mamme straniere no urlino..mah potrei aprire undiscorso lungoecomplicato……
a me l’urlo serve e penso anche ai miei figli ……
io credo che al di là dell’esere straniere o meno dobbiamo essere noi stesse , dobbiamo esere mamme come sentiamo di esserlo…..
e goderci i figli senza scordarci di essere donne e mogli ( per chi lo è!!!!)
ps: adesso vado a urlare a ladymary che sta pitturando con il gesso sul muro …ops vado a spiegarle dolcemente che non si fa
veronica
Ahahahah! Brava, dobbiamo essere noi stesse e non abbiamo bisogno di copiare da altre mamme altrimenti non saremmo più noi.
assolutamente non sono da accordo!!!! Le mamme straniere hanno semplicemente bisogno di una mano un sostegno per potersi integrarsi al meglio nella società. BHA!!!!! scusate ma l’ingonranza è verramente forte!!! Non critico tutti ma solo alcuni che sono cosi ridotti nei loro pensieri. Vivamo in un mondo multietnico dove la diversità viene valorizzata. Io sono nata e cresciuta in italia da genitori di orgine indiana non per questo mi sento inferiore ne superiore a nessuno!!!!!!!!
Drusilla, potremmo starne a parlareper ore e ore! Secondo me non esiste un manuale operativo per diventare mamme e ognuna dovrebbe sapere usare il proprio buonsenso per imparare il difficile lavoro di mamma. Certo, in altre culture tutto sembra più semplice e noi italiane tendiamo a farlo complicato. Abitando all’estero e avendo contatti con tante nazionalità diverse mi piace osservare e a volte ho preso qualche comportamento più easy.
Non voglio farvi perdere il filo, ma vi racconto il mio aneddoto come un piccolo esempiomdi mamma stressata vs mamma easy: le mamme francesi stanno ancora ridendo di quella settimana in cui mi puntavo la sveglia per dare l’antibiotico 3 volte al giorno a mio figlio, notte inclusa. Stesso antibiotico e stessa formulazione italiana. Chiedo lumi alla pediatra francese e alla farmacista e mi dicono che non sono obbligatorie le 8 ore, anzi se va a scuola posso anche smezzare una dose tra mattina e sera. Facile così, evito un risveglio e mille sveglie che suonano. Io la sapevo diversa la copertura antibiotica, ma Paese che vai…
Vivendo all’estero abbiamo l’opportunità di confrontarci con mamme di diverse culture e possiamo prendere spunto per migliorare alcuni atteggiamenti, come possiamo fornire spunti ad altre mamme.
Ti confesso che già di mio sono molto easy quindi non mi sarei mai preoccupata per dare l’antibiotico ogni 8 ore, non ce la posso fare! Ahahahah :))))
Anche la mia mamma è stata così per me (ma diversa con mio fratello) e io sono così con le mie bambine…. Peró mi rendo conto che molte mie amiche non corrispondono a questa descrizione…
Hai ragione, se mi guardo attorno tra le mamme italiane tante non sono così, alcune sono sicuramente più apprensive e chiocce. Ma che noia continuare a leggere articoli in cui vengono decantate le caratteristiche delle mamme straniere, non sono mica tutte perfette!
Accidenti, leggendo quanto hai scritto su tua madre mi veniva spontaneo dire; embé? pure mia madre faceva più o meno le stesse cose (poi, è questione di carattere). Non ho letto l’articolo sulle straniere, e non voglio leggerlo! A me pare che quanto hai ribattuto, punto su punto, sia semplicemente OVVIO.
Brava! Tutto l’elenco che ho riportato è semplicemente ovvio anche per me, ma probabilmente non per tutti.
Pero il punto e’ che le mamme di oggi, quelle del 2016 non sono proprio come le nostre che ci hanno cresciute 30 anni fa… anche io riconosco molta modernita’ alla mia ma non a tante ragazze che sono mamme ora!
Io non sono mamma, ma le vedo un po egoiste, concentrate su se stesse e sulla propria felicita’, insomma ci mettono poca passione e poco amore… ma non voglio generalizzare! e’ solo un’opinione superficiale e generalistica.
e cmq le mamme straniere a volte sono peggio… passi dale arabe che fanno crescere I figli alle maid, alle americane che fanno andare in giro I figli come straccioni. oggi al mall una mamma faceva andare a piedi nudi il bambino di 1 anno… a piedi nudi. in un mall!! bah
A piedi nudi in un mall noooo, ti prego!
Francamente credo che gli articoli che sostengono “In Italian lo famo meglio” o “l’erba del vicino e’ sempre piu’ verde” lascino un po’ il tempo che trovino. Proprio l’altro giorno parlavo con un’amica Italiana pure lei in USA che sosteneva che assolutamente i figli vanno cresciuti in Italia perche’ li crescono meglio. Secondo me invece dipende tutto dal contesto, e dalla serenita’ e maturita’ dei genitori. Ci sono genitori Italiani che tirano su i figli benissimo e genitori Italiani che invece lasciamo perdere, e’ naturale.
Detto cio’ una volta avevo scritto un post ironico sui genitori Italiani: http://giupyincolorado.blogspot.com/2014/07/leducazione-italiana.html
Come in tutte le cose, generalizzare non ha senso!
Vado subito a leggere il tuo post, grazie.
Com’è stata mia madre?? Inesistente, e se n’è andata quando ha potuto. Son stata cresciuta da una nanny e poi mia nonna. Dimenticavo, mia madre non era italiana ?
Sono della tua opinione sulla maggior parte dei punti.
Qui in Svezia c’è la tendenza a fare tanti figli, soprattutto perché lo stato ti dà la possibilità di farlo. Il problema è che poi non si ha il tempo per stare dietro a tutti e si delega ingiustamente la responsabilità all’asilo o scuola. Io di questo sono un po’ stufa, se non hai tempo per tutti fanne solo due e non cinque! !
Buona giornata
Concordo con te!
Se non si ha il tempo per gestire i figli è inutile metterli al mondo.
Domanda diretta : com’è stata mia madre? Preferisco non scriverlo perché il giudizio sarebbe troppo cattivo. Mi sembra di averlo già detto, non voglio più vederla, ho troncato i rapporti da anni.
Direi che ha gran parte dei difetti elencati in quell’articolo. In gran parte lo condivido, trovo che l’iperprotettività di molte mamme italiane sia uno dei motivi per cui oggi l’Italia è ridotta così male.
E non ho voluto una mamma italiana per mia figlia.
Detto questo, però, le generalizzazioni lasciano il tempo che trovano. Soprattutto quando si parla di “mamme straniere” che mette in un unico calderone tutte le genitrici di oltre confine, da qualunque continente. Scritto così non ha senso.
Concordo! “Mamme straniere” vuol dire tutto e nulla.
Grande, Drusilla. Sottoscrivo in pieno.
Grazie!
Io credo che le nostre mamme non avevano tutta la pressione social che abbiamo noi e si facevano un sacco di paturnie in meno, si mettevano meno in discussione.
Oggi è più semplice perchè siamo in contatto diretto con molte mamme, ma nello stesso tempo ci sentiamo più giudicate.
Una sana via di mezzo è la giusta strada. Ascoltare il proprio istinto anche.
i miei genitori hanno sempre lavorato e noi venivamo lasciati spesso a casa da soli, avevamo i compiti da fare e anche scaldarci il cibo, sistemare la cucina ecc. Eravamo un po’ scapestrati ed è un vero miracolo se siamo arrivati all’età adulta senza incidenti mortali e invalidanti, ma ci siamo stati vicino molte volte.
Io non credo che oggi sia più semplice, io credo invece che sia più difficile reggere il continuo confronto con altre mamme. In fondo, le nostre mamme agivano secondo il loro istinto e non stavano ad ascoltare mille giudizi e pensieri di altre mamme, non chiedevano aiuto a mamme che nemmeno conoscevano personalmente. Insomma, essere mamma era sicuramente più istintivo e personale, meno paturnie e problemi inesistenti.
Mia madre assomiglia molto alla tua ed io cerco di assomigliare a lei, mi piace molto l’ultimo punto è ne ho fatto una filosofia su cui baso la crescita dei miei figli. Li amo alla follia, farei di tutto per loro ma non renderli al centro di tutto e di tutto, non solo è’ giusto ma fondamentale per la loro crescita e il loro futuro…non sono per intenderci da considerarsi “bambini d’oro”, nel mondo siamo in tanti e con questo devono fare i conti. Il rispetto e’ il primo valore che voglio per loro anche perché è’ quello che ne trascina con se è comprende , tanti altri.
Brava! Anch’io cerco di assomigliare a mia madre e anch’io tendo a rendere indipendenti i miei figli e a fargli capire che non sono al centro del mondo, anzi! Credo che sia fondamentale per insegnargli ad affrontare al meglio la vita futura, perché il mondo è fatto di tanta gente.
E’ vero quello che scrivi e anche per me e’ stato cosi’ ed e’ quello che sto cercando di fare per mia figlia anche se e’ ancora neonata… Penso anche che sara’ stato difficile e lo sara’ per me resistere quando mi dira’ ma gli altri lo fanno… Pero’ ina constatazione sui bambini stranieri che in media sono piu’ educati, composti e silenziosi cn le dovute eccezioni ovvio… Ma spesso anche i genitori di questi bambini non silenziosi sono piu’ rumorosi
Mi sa che mia madre assomiglia molto alla tua! Mia madre però i sensi di colpa perchè era via per lavoro li aveva, come credo tutte le mamme lavoratrici del mondo!
Quanto al complesso di inferiorità, penso che in parte sia anche umiltà. Però, davvero, dovremmo smetterla!