E così nel momento più santo dell’anno hai chiuso i tuoi occhi, hai tirato un respiro e sei volato via.
Lo sapevo che sarebbe successo.
Tu mi avevi preparato eppure Gigi non sono pronta.
No, non sono pronta all’idea che non potrò chiamarti, che non potrò interpellarti per ogni piccola malattia di Giada, mia o di un’amica, non potrò più commentare una notizia, ridere dell’ultima avventura o scoperta di Giada.
Non sono pronta a non trovarti sulla porta con quella sigaretta in bocca che avresti buttato via appena ci saremmo avvicinati.
Con tuo figlio, per scherzare, ti chiamavamo il soldato.
Soldato perché eri sempre pronto, non a dare ordini. No, eri sempre pronto a scattare per far stare bene gli altri. Tu che hai sempre vissuto il tuo lavoro come una grande responsabilità.
Caro dottore, ma quanto bene hai fatto nella tua vita?
Quante persone hai aiutato?
Quando ti ho conosciuto mi hai subito colpito per la tua mente lucida, il tuo garbo, il tuo italiano perfetto, la tua infinita gentilezza e riservatezza.
Poi mi hai conquistato con le tue storie.
La tua vita dura, ricca, piena di passione e tante dure prove. Che però non ti hanno né incattivito né inaridito. Tu sei rimasto puro, gentile e onesto.
Perché in te ha sempre brillato il fuoco ma quello del sapere, quella forza innata a fare, a non arrendersi.
E l’hai indirizzato sempre verso cose belle.
Ricordo le nostre chiacchiere a fine cena.
Tutti fuori nel giardino e io lì seduta a tavola ad ascoltarti incantata.
La tua Gianna quanto l’hai amata e quanto ne parlavi bene.
Tu sei stato l’unico della famiglia che mi ha sempre letto. SEMPRE.
Quello che si stampava gli articoli e li conservava, quello super orglioso per la pubblicazione del libro e di tutte le interviste che ci facevano.
Ti sei iscritto su facebook per seguirci meglio.
Quello che non ci ha mai chiesto nulla, che era contento dei pochi giorni all’anno che passavamo insieme.
Ricordo quando alla nascita di Giada ti sei preso un treno e poi sei stato seduto ore a guardartela li nell’ospedale.
Caro Gigi, caro dottore, sappi che hai lasciato un vuoto immenso.
Tu che di spazio ne volevi occupare sempre così poco.
Ora sono qui che aspetto il trascorrere delle ore per poter venire a darti un ultimo saluto.
Quanto è brutta la lontananza.
Non solo complica il rientro, le decisioni da prendere, aumenta l’assenza e il dolore. Ma non aiuta a realizzare, capire, che quello che temevi è davvero accaduto.
Davvero non potrò mai più chiamarti? Davvero a Grotta non ci sarai più ad aspettarci?
Stare sempre lontani è come vivere in una bolla. Non sempre ti rendi conto della realtà.
Accade sempre tutto in fretta.
Sai a Giada non ho ancora trovato il coraggio di dirglielo.
Caro Gigi, le dirò che sei andato da quel Gesù che lei tanto apprezza, che le starai vicino, con quell’amore immenso con cui l’hai sempre circondata.
Le dirò che ora in cielo c’è una stella più bella e luminosa.
Questo sarà il primo post che tu non leggerai.
Ma avevo bisogno di dirti anche qui grazie, ti voglio bene.
Riposa in pace e veglia su di noi caro soldato.
Grazie per avermi voluto così bene, per avermi fatto sentire figlia, grazie per avermi accolto.
Giada non ti dimenticherà mai.
E nemmeno io.
tua nuora
Mimma
Ilaria says
Mi hai fatto piangere un’altra volta… Posso capire benissimo come ti possa sentire… Quando succedono queste cose, la lontananza (grande o piccola che sia) diventa un macigno enorme…. Forza , cara Mimma! Un abbraccio…
iori stefania says
Mentre leggo questa tua meravigliosa lettera al nonno ,al dottore, al genitore sto piangendo !!!! Un abbraccio a voi cara Mimma!!!Non ci abbandonano mai restano nel nostro cuore!!!!
Claudia says
Buon viaggio e buon riposo caro Gigi! Un abbraccio Mimma, anche se non sostituirà la mancanza di questo grande uomo…
Sempre Mamma says
Non ho parole. Un abbraccio forte.
lastminutechanges says
Ti sono vicina in questo momento di dolore. Un abbraccio
Sabina says
Un abbraccio forte per tutti voi e un saluto a una persona che deve essere stata davvero speciale! ❤️
Silvia Fanio says
Che bellissime parole! Un abbraccio a te ed ai tuoi cari.
antonella says
Quanto grande era e quanto grande sarà ancora! Ora che Dio gli donerà un paio di ali per essere sempre accanto a voi, più di prima. A te Mimma non mancheranno le parole per realizzare un dialogo profondo e continuo con una persona straordinaria che non vi lascerà mai! Vi abbraccio forte! Lalla ??
Silvia says
Un abbraccio
Giovanni says
Le lacrime continuano a scendere da sole!!!
Tiziana says
Non tutte le nuore possono avere pensieri così belli per il proprio suocero, doveva essere una persona davvero eccezionale, un abbraccio a te e a tutta la tua famiglia
Tiziana
Silvia Cervellino says
Mi dispiace tantissimo per la vostra perdita…
Questo pezzo è un tributo bellissimo, molto emozionante, sentito e scritto con tanto cuore.
Un abbraccio forte.
Silvia Cer
Serena says
Mi spiace tanto Mimma…hai scritto un post meraviglioso e sono sicura che sapeva quanto lo stimassi..un bacio..
Mamma Avvocato says
Ecco il post che mi ero persa. L’ho letto ora. E ho pianto. Mi dispiace tanto Mimma, per te, per Giada, per tuo marito e tutta la vostra famiglia.
Porterete nel cuore il suo ricordo ed i suoi insegnamenti, però, è questo non è poco.
mimma says
Grazie cara. E’ stato, ed è tutt’ora difficile….ma lui è qui sempre.