Tempo fa su facebook pubblicai questo articolo: Bambini, 10 motivi per mandarli al nido presto.
Si tratta di un articolo che parla di cose un po’ scontate, ma l’argomento è molto scottante e la mia voleva essere una provocazione per vedere come reagivano coloro che ci seguono su facebook. In realtà, non ero alla ricerca di una conferma, non volevo sentirmi dire che la mia scelta era stata giusta o sbagliata, volevo solo che il nostro pubblico creasse una discussione sana e costruttiva. E così è stato!
(Un ringraziamento speciale va a tutti coloro che ci seguono e commentano sui nostri social!).
Quindi, la mia domanda oggi è:
A che età è giusto mandare i figli a scuola?
Sono convinta che non esista una risposta univoca a questa domanda.
Non credo esista il momento giusto in assoluto, non si può dire con esattezza quando un bambino deve iniziare a frequentare una scuola, il nido o la materna. Credo piuttosto che sia una questione soggettiva, dove occorre considerare diverse varianti: lavoro/esigenze dei genitori, carattere dei figli, location, priorità educative dei genitori, tipologia di scuola.
A soli 9 mesi ero al nido, i miei genitori avevano da poco aperto un’attività e quindi lavorano entrambi tantissime ore al giorno. Ero la prima ad entrare a scuola e l’ultima ad uscire. Ma quanto ero felice! Mia madre mi racconta ancora oggi che non ho mai pianto, sono sempre stata molto felice di andare a scuola, ero una bambina serena, solare e abbastanza tranquilla, ho sempre amato circondarmi di amichetti.
Grazie alla mia esperienza super positiva, ho deciso che i miei figli avrebbero iniziato presto ad andare a scuola.
Vivendo in Kuwait, non era possibile iscrivere i bambini a scuola prima del compimento del 18esimo mese. Confesso che se avessi potuto li avrei mandati al compimento dell’anno.
La mia scelta di iscrivere i bambini a scuola a 18 mesi è stata concordata con mio marito, con il quale eravamo d’accordo da sempre, e non è nata da un’esigenza specifica o da una questione organizzativa, poiché io ho smesso di lavorare quando sono partita per la mia avventura expat.
I miei figli hanno iniziato ad andare a scuola quando avevano circa 18 mesi. In particolare, Tommaso aveva 20 mesi, eravamo appena arrivati in Kuwait, mentre Riccardo esattamente 18 mesi.
Perché ho deciso di mandarli a scuola presto?
- Per imparare una nuova lingua. Vivendo in giro per il mondo, frequentando gente straniera e considerando il fatto che avrebbero dovuto frequentare scuole inglesi, volevo che i miei figli imparassero da subito a capire e parlare in inglese. L’ambiente migliore dove poter imparare una nuova lingua è la scuola!
- Il confronto con i loro simili. I bambini devono imparare a confrontarsi con i bambini, a vedersela da soli senza la costante presenza dei genitori che risolvono i loro “piccoli problemi”.
- Socializzare, conoscere e frequentare altri bambini. Arrivando in una nuova realtà era importante iniziare a crearsi un gruppo di amicizie. E si sa, il luogo migliore dove poter conoscere bambini e mamme è proprio la scuola.
- Imparare ad essere indipendenti. Avendo fatto la scelta di avere due figli con soli diciotto mesi e un giorno di differenza ed essendo due genitori piuttosto easy&wild, per noi l’indipendenza è una questione fondamentale.
- Ricevere diversi stimoli. Confesso che quando erano piccoli mi impegnavo molto di più, organizzavo sessioni di disegno, art attack e cucina ogni pomeriggio, però a scuola i bambini hanno la possibilità di ricevere molti più stimoli, il materiale che hanno a disposizione è tanto e variegato.
- Regole. La vita è fatta di regole che vanno seguite e rispettate. Questo concetto va assimilato sin da piccoli. A casa ci sono delle regole, ma anche il mondo fuori è fatto di tante regole ed è giusto impararlo presto.
- Routine. Avere una routine è fondamentale per i bambini, imparare che ci sono orari da rispettare per mangiare e dormire. E la scuola è il luogo perfetto dove imparare a rispettare una routine.
- Prendere confidenza con i propri limiti e le proprie capacità. I bambini devono imparare a cavarsela da soli, solo così possono capire fin dove possono arrivare, quali sono le loro capacità e i loro limiti.
- Rispetto per gli altri. Quando vivi in una comunità devi imparare a rispettare le persone che ti circondano. A scuola impari ad aspettare il tuo turno per giocare, non pretendere sempre l’attenzione della maestra, condividere i giochi, riconoscere e rispettare i sentimenti degli altri bambini. Ricordo ancora che le prime parole che imparai in Kuwait furono: sharing and caring.
- Apprezzare di più le figure della mamma e del papà. Indubbiamente dopo una mattina trascorsa a scuola senza i genitori, il ritorno a casa è una festa per mamma e papà!
Come ho detto all’inizio, la mia scelta non è quella giusta in assoluto.
Con questo post non voglio assolutamente arrogarmi la presunzione di dire che a 18 mesi i bambini vanno portati a scuola. Il mio post è semplicemente il racconto della mia personale esperienza e di ciò che sta avvenendo con i miei figli.
Oggi i miei figli hanno quasi 7 anni e 5 mezzo, sono due bambini molto comunicativi e socievoli, non faticano a fare amicizia con bambini nuovi ed a relazionarsi anche con gli adulti.
Sono estroversi (soprattutto Tommaso), si lanciano in nuove sfide, non conoscono la timidezza e si divertono quando devono salire sul palcoscenico per uno show o una recita scolastica.
Sono due bambini solari, è difficile vederli con il broncio, soprattutto se sono in mezzo ad altri bambini; empatici e rispettosi delle emozioni altrui.
Sono indipendenti, capaci di cavarsela quasi sempre da soli; abituati al cambiamento, quindi il cambio annuale di insegnante e compagni di classe non li ha mai più di tanto sconvolti o traumatizzati; non sono per nulla mammoni, quindi si muovono tranquillamente da soli anche senza la mia presenza o quella del padre.
Qual è la vostra esperienza?
A che età avete mandato a scuola i vostri figli?
Quali sono stati i vantaggi e gli svantaggi che avete osservato?
Drusilla
Annamaria says
Io sono d’accordo con te, bambini presto a scuola, anche alle elementari. Sono del parere che sarebbe meglio far iniziare la scuola a 5 anni. Ma è anche vero che non tutti i bambini sono “maturi” alla stessa età. Non dimentichiamo, comunque, che il periodo di maggiore apprendimento (non lo dico io, ma eminenti scienziati) è intorno ai tre anni.
drusilla says
Non tutti i bambini sono maturi e uguali, ognuno ha il suo livello di apprendimento però se iniziano presto ricevono molti più stimoli fin da piccoli.
Ari says
Secondo me la scuola che sia dell’infanzia o nido è sempre una buona esperienza per i bimbi che iniziano ad interfacciarsi con un mondo al di fuori di quello domestico. Sull’età quando parliamo della scuola dell’obbligo, l’ideale è che abbiano già compiuto i 6 anche se il bambino è molto sveglio, emotivamente infatti ho notato che fanno più fatica ad adattarsi ad un mondo che alla fine è più rigido rispetto al contesto della scuola dell’infanzia.
drusilla says
Per l’età della scuola dell’obbligo non saprei proprio dirti. I miei figli, frequentando una British school, hanno iniziato un anno prima, non è sempre stato facile, ma non sono pentita della nostra scelta.
Però il sistema inglese è abbastanza diverso da quello italiano, e qui potremmo aprire una lunghissima parentesi…
Chiara expat 2.0 says
Anche io sono propensa all’iniziare presto la scuola. Effettivamente il nido aiuta molto la socializzazione, indipendenza e apprendimento. Nel mio caso, lavorando, era un percorso obbligato e soprattutto per un figlio unico, a mio avviso la migliore scelta. Poi avendo cambiato varie scuole e essendoci trasferiti in Francia, nonostante il rigore, comunque mio figlio si è integrato bene. Secondo me aver iniziato presto a 8 mesi è stato d’aiuto anche per questo aspetto.
drusilla says
Il nido è davvero molto importante per la socializzazione, l’indipendenza e l’apprendimento!
Silvia Fanio says
Lavoro in un asilo nido, lavoro a rischio, per cui sono obbligata a stare a casa fino al compimento del settimo mese di età del bambino.
Così alla fine, con Polpetta sono rimasta a casa fino all’inizio dell’anno educativo, per scelta. Passo la mia vita a coccolare i bambini degli altri, volevo coccolarmi il mio il più possibile. È andato al nido che aveva 16 mesi.
Pulcino, a settembre, avrà 14 mesi quando andrà al nido.
Li mando per esigenza, si. Lavoriamo in due.
Ma li mando anche perché, come diceva mio nonno, i bambini hanno bisogno dei bambini. Stando in mezzo ai coetanei si divertono, imparano le regole della convivenza, socializzano. Ed imparano ad essere indipendenti.
Per quando vogliamo che i nostri bambini stiano con noi il più a lungo possibile, il più grade dono che possiamo fare loro è quello di lasciar gonfiare le vele e prendere il largo.
(E mentre lo scrivo mi si stringe il cuore. So che è per il loro bene, ma se potessi me li terrei sempre abbracciati a me…)
drusilla says
Assolutamente si, dobbiamo lasciar gonfiare le loro vele e lasciarli prendere il largo!
Mammapiky says
Entrambi i miei figli,avevano un anno quando li ho iscritti al nido e mai scelta fu più azzeccata. Hanno imparato,presto a parlare e sono diventati autonomi piuttosto in fretta ma quello che mi ha lasciato,più soddisfatta e’ la socializzazione e la capacità di vivere in gruppo e rapportarsi con gli altri perché questo ha sviluppato a sua volta qualità preziose, come la condivisione, il rispetto e la capacità di confronto.