E’ da un po’ che non vi porto in giro per Kuwait, eppure vi posso assicurare che non sto mai ferma. Oggi una mia amica mi ha chiesto: “ma come fai ad essere sempre così a pieno ritmo?”.
Credo che dipenda un po’ dalla mia natura curiosa e un po’ dalla mia assoluta incapacità di dire no, al punto che mi ritrovo a fare l’accompagnatrice alla gita di mia figlia o venditrice a un bazar il cui ricavato è stato destinato ad un’associazione che si occupa di bimbi siriani.
Però oggi ha preso il soppravvento la mia natura curiosa e con la complicità di Elisa siamo andate insieme ad Angela a visitare uno spazio espositivo davvero interessante: Il Dar Al Funoon. Come mi ha raccontato la dotta Elisa che ne ha parlato anche su nuok, è una graziosa galleria d’arte fondata nel 1994 con lo scopo di supportare e aiutare gli artisti locali.
L’artista che siamo andate a vedere è Nasser Al Aswadi yemenita da qualche tempo trasferito a Parigi.
La sua tecnica è molto particolare, è una sorda di mostra di calligrafia. La stessa parola viene ripetuta più volte. Aveva scelto parole importanti: Love, libertà e proibito. Era davvero affascinante e coinvolgente.
Ho trovato questo “esperimento” davvero riuscito. Costruire un’intera opera artistica intorno ad una parola mi ha molto colpito. Senza contare che i caratteri della lingua araba sono molto particolari.
Ho letto che alcune sue opere sono state usate durante la primavera araba.
Lo stesso spazio espositivo è molto interessante, essendo una delle ultime case tradizionali rimaste in Kuwait, come l’edificio della Sadu house. Si passeggia nel cortile interno e ci si perde nelle stanze che si affacciano su di esso. Un tipo di costruzione che non finirò mai di dire mi ricorda alcune vecchie case pugliesi compresa quello di mia nonna che aveva un ortale molto pittoresco.
Vi confesso che se non fosse stato per il prezzo importante avrei comprato almeno una di queste opere. Anche se a casa mia mancano le pareti e abbondano le finestre. Io sono un appasionata di quadri, possibilmenti enormi e nella mia casa milanese ne ho alcuni a cui sono molto affezionata.
E vorrei comunque qualcosa che appartenga a questo periodo della mia vita.
Ma sarà per a prossima volta.
Quello che più di tutto però ho apprezzato è questo momento dedicato alla cultura, all’arte.
A Kuwait non è così facile soddisfare una certa sete o semplice curiosità.
Ma gli spazi espositivi esistono, pochi e spesso deserti come questo appena visitato, ma ci sono.
Pertanto con le mie amiche Elisa, Angela e Simona abbiamo deciso che cercheremo almeno una volta al mese di ritargliarci una visita.
Ho la fortuna di avere queste amiche animate dalla stessa sete di curiosità e dall’assoluta incapicità di dire NO a me sopratutto. Ve l’ho detto che le ho pure coinvolte all’organizzazione della festa di compleanno di Giada??
Grazie a questa visita, sono tornata a casa carica e super entusiasta.
E con in mente quel quadro enorme con la parola LOVE.
E quella goccia di sangue.
Emblematica ed affascinante.
Mimma
Lascia un commento