The fault in our stars di John Green, in italiano Colpa delle stelle.
Il giorno in cui ho comprato questo libro non prestai particolare attenzione alla trama, ma solo alla copertina. Era tutta l’estate che mi scontravo con questo libro, ma le cose troppo pubblicizzate non mi attirano e quindi ogni volta lo scansavo e mettevo da parte. Poi me lo rivedo qui, tra gli scaffali del Jarir Bookstore, lui mi guarda, io lo guardo e me lo ritrovo nel carrello!
The fault in our stars è il primo vero libro che leggo in lingua inglese, tutti gli altri sono stati libricini semplici e scolastici, nulla di particolare.
Parlare di questo libro non è facile, anzi è difficilissimo.
Ci sono stati momenti in cui mi sono ritrovata a chiudere il libro arrabbiata, perché la vita è decisamente ingiusta. Ma poi la voglia di scoprire cosa poteva succedere ai protagonisti era troppo grande per mollare tutto.
Ci sono state pagine in cui ho pianto, tanto. Pagine in cui ho tirato un sospiro di sollievo. Pagine in cui il mio stomaco si è attorcigliato e il cuore fermato.
E’ un libro che ti colpisce come un pugno allo stomaco o uno schiaffo in faccia, un libro che non riesci a smettere di leggere, un libro che ti lascia senza parole e con mille paure e ansie come solo la malattia che colpisce degli adolescenti può fare.
E’ un libro forte, ma meraviglioso. Un libro che mi ha fatto molto riflettere sulle priorità della nostra vita, sull’importanza delle piccole cose che poi tanto piccole non sono mai.
Per fortuna ho deciso di leggerlo in inglese, una lingua che non mi appartiene e di cui non sono in grado di cogliere tutte le sfumature e la profondità a causa della mia mancata conoscenza di numerosi termini. Credo che non sarei riuscita a leggerlo in italiano.
The fault in our stars è la storia d’amore tra due adolescenti malati di cancro. E’ un romanzo che racconta degli stati d’animo delle famiglie di questi ragazzi, ma racconta anche di amicizia, affetti e amore.
Entrare troppo nella storia non è giusto, perché ognuno di noi la lettura la vive in maniera personale ed intima.
Io questo libro l’ho letto quasi tutto da sola, seduta su di una panchina all’ombra di un chiosco sperduto nel verde, in solitudine perché avevo bisogno di vivere in modo intimo ogni singola emozione.
Questo post partecipa a venerdì del libro di HomemadeMamma
Mamma Avvocato says
Concordo con la tua recensione. Anche a me era piaciuto molto e mi aveva commossa moltissimo!
Sempremamma says
Ho letto questo libro tempo fa e, pur essendo molto drammatico, mi è piaciuto molto. Mi sono immedesimata in uno dei protagonisti perchè anch’io ho avuto quel tipo di tumore, risoltosi benissimo, per fortuna.
Mariangela says
Io avevo letto un libro con un tema simile: ‘Bianca come il latte come rossa come il sangue’ di Alessandro D’avenia, che peraltro insegna lettere al liceo classico, nella scuola dei miei figli. Purtroppo quando diventi madre la sofferenza dei giovani, bambini o adolescenti che siano, ti diventa insopportabile. Ci sono film sul tema che non riesco neanche a guardare perché mi fa troppo male.