Ci sono avventure che nascono per caso, senza alcuna programmazione, ma sono dettate dalla semplice voglia di scoprire il paese che ci ospita.
Venerdì mattina i nostri occhi avevano tremendamente bisogno di vedere qualcosa di diverso dal solito compound, dovevamo fare il pieno di energie con qualcosa di nuovo, spezzare la routine, ascoltare solo il rumore del vento e annusare l’odore della sabbia e della polvere.
Avevamo bisogno di incontrare il deserto!
L’idea iniziale era quella di andare a scoprire le dune di sabbia di Thumamah, nella realtà non ho capito se ci siamo arrivati oppure ci abbiamo solo girato attorno.
Le temperature ora sono ideali, il cielo spesso è coperto, le nuvole trattengono la forza dei raggi solari, siamo finalmente scesi sotto i trenta gradi.
Il daddy ha guidato per circa un’ora, poi non ha saputo resistere alla tentazione di quelle meravigliose dune di sabbia rossa, fine e soffice, e si è infilato nella prima stradina sterrata. Probabilmente era convinto di avere tra le mani il mio vecchio Discovery del Kuwait, così siamo rimasti incastrati nella sabbia, proprio come degli sprovveduti.
La fortuna ha voluto che a poche centinai di metri da noi ci fosse un ragazzo con una mega jeep 4×4 che in pochi minuti è riuscito a tirarci fuori. Le risate hanno accompagnato ogni momento di questa avventura, i bambini erano emozionatissimi e non smettevano più di ringraziare il nostro salvatore.
Dopo l’iniziale disavventura abbiamo proseguito con maggiore prudenza, prestando attenzione a non andare sulla sabbia morbida, cercando di seguire solo le strade battute.
Dopo qualche minuto ci siamo ritrovati circondati dai cammelli. I bambini ne sono rimasti incantati, il loro nasino era appiccicato al finestrino per non perdersi nulla di quello spettacolo.
Finalmente abbiamo trovato il posto giusto per testare la nostra jeep telecomandata, quella che il daddy ha comprato più per il suo divertimento che per quello dei suoi figli.
Mentre i tre uomini si divertivano con la jeep, io mi sono fermata ad osservare la sabbia. E’ incredibile come il vento sposti ogni singolo granellino disegnando piccole onde.
Questo deserto è molto diverso da quello kuwaitiano che ricordo essere roccioso e duro. Questo è vero deserto, la sabbia è sottile e leggera, morbida e piacevole al tatto, il suo colore è intenso e deciso.
Sulla via del ritorno, abbiamo deciso di seguire una strada diversa, la variante ci ha condotto ad una piacevole sorpresa. Ci siamo trovati davanti ad un vecchio villaggio costruito di fango e paglia, con torri di avvistamento e muri alti.
Siamo tornati al compound con le scarpe piene di sabbia, il sorriso stampato sul viso, l’eco delle nostre risate che risuonava nelle nostre orecchie, gli occhi pieni di colori e il ricordo della nostra prima avventura in questo nuovo deserto!
Mamma in Oriente says
Avete fatto benissimo ad avventurarvi fuori perché immagino che a una persona curiosa come te la vita da compound stia proprio stretta…
drusilla says
Le mura del compound talvolta tolgono l’ossigeno.
Mammarch says
Bravi, un bel giretto fuori porta fa sempre bene anche nel deserto 😉
Vi ho nominato per il Tag dei Desideri, non so se avete già partecipato…
drusilla says
Oh grazie, abbiamo partecipato circa un mese fa!
Un abbraccio
Annika says
Dru, ma quelli lì nella sabbia… sono cocomeri? Crescono nel deserto??
drusilla says
Si, sono i cocomeri del deserto. Nemmeno io li conoscevo, li ho scoperti in questa gita.
NonPuòEssereVero says
Non sai quanto ti invidio per questa avventura!
drusilla says
Ahahahahah!!! E’ la cosa più divertente di questi tre mesi in questo nuovo deserto.
Un abbraccio
Claudia says
Anche una disavventura puo’ trasformarsi in una grande avventura!
drusilla says
Se le disavventure si risolvono in breve tempo è facile trasformarle in una divertente avventura!!!
Giupy says
Ma che belle foto!! Anche io voglio vedere il deserto prima o poi…
drusilla says
Confesso che avevo dimenticato la macchina fotografica a casa ed ho fatto tutte le foto con il cellulare.
Elisa says
Che bravi!!! Ben fatta!! Evviva le nuove esplorazioni !!! Un abbraccio
drusilla says
Tu sei nel regno delle esplorazioni!!! Un abbraccio
veroveromamma says
che bello !!!!!! hai fatto vedere anche a me un po di deserto….
e sognare di essere quel granello trasportato dal vento…..
grazie veronica
drusilla says
E’ stato un piacere!
Mamma Avvocato says
Foto spettacolari!!! Che paesaggio particolare e affascinante!!!
Avete fatto bene a uscire! La tua disavventura con l’auto mi ha fatto pensare a qualche turista trovato incastrato nella neve durante l’inverno…ah ah ah.
Ma..puoi stare a capo scoperto nel deserto ? O è solo perchè non c’era nessuno ? E se ti vedessero, cosa rischieresti ?
drusilla says
E’ obbligatorio solo l’uso dell’abaya ma non del velo, questo ovunque sia nel deserto che in città. Quindi la testa può rimanere scoperta.
Silvia Fanio says
Sono stata nel deserto a 18 anni, quando, con la mia famiglia, abbiamo visitato la Tunisia.
Hai ragione: la sabbia è bellissima! Sottile, calda, quella che ho visto io era di un arancione indescrivibile.
La cosa che più mi ha colpita del deserto era il silenzio.
Io, abituata ad una natura silenziosa che in realtà vive di piccoli suoni (il fruscio delle foglie, il ronzio degli insetti…) ho adorato questo silenzio che era davvero silenzio.
Mi piacerebbe sapere se anche a te il deserto suscita questa emozione dovuta all’assenza di suoni…
mammaalcubo says
Bellissima la sabbia arancione e i cammelli, con le tue foto e il tuo racconto ho fatto un giro nel deserto anche io!