Visto che “le nuvole non possono annientare il sole” e la passione per la montagna cresce a dismisura vivendo in un paese ricoperto di sabbia, oggi voglio parlarvi delle nostre vacanze in montagna.
Qualche giorno fa sono riuscita, finalmente, a scaricare l’infinità di fotografie scattate durante i nostri cinque giorni di montagna a Cavalese.
Il nostro daddy aveva programmato tutto da tempo, pensare alla montagna lo aiuta a sopravvivere nel deserto. Quest’anno la sua sfida era riuscire a far appassionare i bambini alla montagna d’estate (perché in inverno già la adorano!).
I bambini in montagna vanno stimolati, bisogna cercare qualcosa per intrattenerli per evitare che si annoino e comincino ad urlare la fatidica domanda: “quando siamo arrivati???“. L’amica blogger Mamma Avvocato, scrisse un post molto interessante sui bambini e la montagna, io ho cercato di seguire i suoi consigli.
Durante la prima gita, abbiamo lanciato la sfida di trovare tutti gli ometti ed i segnali rosso-bianco-rosso che indicavano la strada. Con un buon passo, senza lamentele e con il sorriso, eccoci arrivati in cima al Corno Bianco. Si tratta di una camminata semplice e divertente, giusto per allenare un po’ le gambe.
Una volta in cima abbiamo mangiato panini, bevuto succhi di frutta e gustato un pezzo di cioccolato per recuperare le energie perse. Dopodiché abbiamo deciso di ridiscendere dalla parte opposta evitando di rifare lo stesso percorso. La prima mezz’ora abbiamo dovuto affrontare alcuni passaggi più impegnativi ma sicuramente più divertenti, abbiamo insegnato ai bambini come muoversi, di non mollare mai le due manine dal cavo di ferro e affrontare un passo per volta la discesa rimanendo vicino a noi.
Il secondo giorno il daddy aveva pianificato una gita sulla Marmolada: “erano due anni che sognavo di portare qui i nostri tati!“.
La sveglia è suonata presto perché avevamo un po’ di strada da affrontare in auto, inoltre la camminata sarebbe stata un po’ più lunga e faticosa. Ma niente paura, c’è il daddy che ci aiuta e motiva!
Alle ore 8 stavamo partendo dal parcheggio superiore del Lago Fedaia.
In questo caso l’obiettivo era toccare la neve!
L’obiettivo da raggiungere è servito anche questa volta da stimolo per i bambini. Però l’ultima mezz’ora di salita è stata piuttosto faticosa per le loro gambette corte. Stavano quasi per cedere alla tentazione dei capricci quando…. “ecco la neve! Corriamo!“. Passato tutto e via di gran lena ad affrontare i gradini che portano al fronte del ghiacciaio.
Poco sopra al Pian dei Fiacconi, abbiamo incrociato numerose famiglie e coppie di signori attempati che arrivavano con la bidonvia e che vedendoci risalire a piedi si sono stupiti della capacità e bravura dei bambini. Tanti signori si sono fermati a fargli i complimenti sotto lo sguardo orgoglioso e felice del loro daddy! E vi confesso che pure io volavo di gioia e orgoglio.
Il terzo, nonché ultimo giorno di gite, il daddy ha pensato bene di presentarci una camminata che ha poco della camminata ma più della vera scarpinata: rifugio Torre di Pisa 2.671 mt – gruppo del Latemar. Questo era il nostro obiettivo!
La mattina si presentava con un cielo abbondantemente nuvoloso, grigio e freschino. Ma il daddy era determinato a voler salire nonostante iniziassero a cadere le prime goccioline: “non preoccupatevi il tempo si aprirà, fidatevi di me!“. Visto che lui è la nostra guida, noi ci fidiamo ciecamente! Si parte. Primo pezzo in seggiovia da quattro e poi parte la camminata, che a detta sua doveva essere tranquilla e su una strada grande, spaziosa e piacevole.
Non sto qui a raccontarvi quante imprecazioni ha subito durante metà gita a causa di questa sua descrizione non proprio esatta.
La salita è stata lunga, non sempre piacevole e facile, ma la bellezza dei paesaggi e la maestosità delle montagne ha reso tutto più semplice e bello. Abbiamo visto dei paesaggi incredibili, ci siamo riempiti gli occhi di bellezza e immagazzinato ricordi che ci saremmo portati via con noi in valigia fino nel deserto. C’è stato un momento in cui mi sembrava di essere atterrata sulla luna, attorno a noi solo montagne, circondati da rocce grigie. Sopra le nostre teste correvano veloci nuvole bianche che lasciavano spazio, di tanto in tanto, ad un cielo intensamente azzurro.
Una volta arrivati in cima abbiamo abbracciato, baciato e ringraziato il nostro daddy per questa gita tanto faticosa quanto incredibilmente meravigliosa. Vista il nostro livello di stanchezza abbiamo deciso di goderci un buon piatto di spaghetti al ragù in modo da poter immagazzinare energia sufficiente per affrontare la discesa, anch’essa abbastanza impegnativa e piuttosto lunga.
Questi tre giorni di gite in montagna ci sono serviti per staccare completamente la spina dalla realtà, recuperare le energie disperse in un anno di lavoro, immagazzinare ricordi meravigliosi e riempire gli occhi di bellezza oltre che il nostro cuore di emozioni e sensazioni.
La montagna, ancora una volta, ci ha unito. E’ stato incredibile vedere i miei bambini salire le montagne con la felicità stampata sul loro viso; ci ha riempito il cuore osservare come si aiutavano e supportavano reciprocamente tra loro i nostri piccoli ometti; è stato bello anche ricevere i complimenti da persone sconosciute, significa che non siamo stati proprio dei genitori pazzi; ma soprattutto mi ha emozionata osservare la felicità e la gioia di mio marito nel vedere i suoi figli risalire le montagna senza lamentarsi, guardarli arrampicarsi con forza e determinazione sulle rocce e raggiungere la cima.
“…nelle cadute c’è il perché della Sua Assenza
le nuvole non possono annientare il Sole
e lo sapeva bene Paganini
che il diavolo é mancino e subdolo
e suona il violino”
Franco Battiato Lode all’Inviolato
iori stefania says
Mattia grande organizzatore di camminate in montagna !!!Ricordo quando siamo stati al rifugio “Il Pirlo ”
per festeggiare il compleanno di Loris .Camminata e mangiata spettacolare Itati piccoli ma lui a turno con te li portavate in spalla .Come non amare la montagna con voi!!!
sempremamma says
Mi piace scarpinare in montagna, fare fatica, arrampicarmi e godere del panorama che la montagna offre, sempre diverso, sempre unico
Silvia Fanio says
Sono cresciuta passando le domeniche sui monti qui vicino a casa, ogni volta i miei ci davano uno scopo diverso: raccogliere more, raccogliere noccioline, raccogliere castagne, funghi, sparesine, sassolini, avvistare cervi o farfalle,
L’aria di montagna fa bene, fortifica.
Ed il suo profumo verde è poesia!
Mamma avvocato says
Grazie per la citazione!
Adesso, non vi resta che venire in Valle d’Aosta, a camminare e a scalare!
Noi saremmo felici di far provare i tuoi bimbi, sai?
Ho riconosciuto la Marmolada dalle foto. Anni fa, io e l ‘Alpmarito siamo stati sulla cima, Punta Poenia, salendo dalla ferrata (Cresta est, se non ricordo male) e scendendo dal ghiacciaio. la discesa, per noi abituati ai ghiacciai del Monte Rosa, e’ stata scampagnata ma la salita in ferrata era aerea ed emozionante e poi, la cima e’ la cima ed il paesaggio intorno e’ meraviglioso!
Bravi i tuoi piccoli escursionisti!!!