Questo post nasce da un articolo di Michela Marzano letto sul Vanity Fair, dal titolo: “Se un figlio non dà ma chiede (che fatica, la giusta distanza)”.
L’articolo inizia con questa frase:
” Una delle cose più difficili, nella vita, è trovare la giusta distanza. Soprattutto quando si parla dell’amore che, le distanze, ha tendenza a cancellarle. E allora è facile passare dal tutto al niente…“
L’amore è un concetto così vasto che non comprende solo le coppie, ma anche i figli, per questo la frase sopra riportata mi ha portato alla mente il rapporto genitori-figli.
A tal proposito, mi capita spesso di pormi alcune domande difficili:
– è giusto concedere tutto ai nostri figli?
– E’ giusto essere sempre a loro disposizione rispondendo ad ogni loro richiesta?
– E’ giusto ricoprirli di attenzioni?
– O forse è giusto il contrario? Ovvero non dare nulla di ciò che chiedono perché devono guadagnarselo da soli?
Come in tutte le cose, credo che la verità si trovi esattamente nel mezzo!
Questa è una questione che mi riguarda molto da vicino visto che ho scelto di essere una mamma h24.
I miei figli non sono più piccolissimi, ma non sono nemmeno grandi, appartengono a quella fascia di età in cui sono indipendenti per quanto riguarda molto cose, come ad esempio mangiare, versarsi l’acqua nel bicchiere, lavarsi la faccia e i denti (anche se una volta al giorno preferisco lavarglieli ancora io!), scelta delle scarpe prima di uscire di casa, giocare (se sono di luna buona!). Ma per altre necessitano ancora di aiuto.
Sono una mamma che tende a lasciar fare da soli, preferisco che i miei figli imparino ad essere indipendenti e per questo spesso evito di intervenire e preferisco lasciare fare a loro. Mi piace osservarli da lontano mentre provano a fare le cose e intervengo solo nel momento in cui vedo che hanno effettivamente bisogno.
Insomma, cerco di trovare la “giusta distanza”.
Perché essere mamma h24 significa esserci sempre, ma tutto ciò non lo vedo sempre positivamente. Sono dell’idea che i bambini, già da piccoli, debbano imparare a gestirsi in autonomia, perché per giocare o mangiare o dormire o divertirsi non ci deve sempre essere la mamma!
La “giusta distanza” è “quella distanza che permette al tempo stesso di essere presenti ed essere distanti”.
E’ giusto essere presenti ma non troppo. Perché la troppa presenza comporta una dipendenza pericolosa e sbagliata nella vita di un figlio come di un genitore. Non vorrei mai che i miei figli rinunciassero a qualcosa perché troppo legati a me o al padre, come non vorrei ritrovarmi io dipendente dalla vita dei miei figli.
E’ giusto essere distanti ma non troppo.
Ecco perché va trovato quel giusto equilibrio, quella “giusta distanza” come la chiama Michela Marzano, necessaria per vivere dipendenti dai nostri figli ma al tempo stesso autonomi da loro.
Quindi, qual è questa “giusta distanza”?
Confesso di non saperlo e se per caso qualcuno di voi la conosce vi prego di spiegarmela. Sicuramente i nostri figli vanno amati ma vanno anche lasciati andare. Diamogli radici profonde ma ali forti. Lasciamoli cadere e aspettiamo che si rialzino da soli, allunghiamo la mano solo se necessario, anche se spesso fa male vedere le lacrime dei nostri figli.
MarcoAlici says
Condivido tutto, compreso il fatto che non sia facile mantenere la distanza, anche perché non è costante ma può variare: a volte deve essere ridotta, a volte aumentata.
Aggiungo un ulteriore elemento di riflessione: http://www.katsandogz.com/onchildren.html
🙂
sempremamma says
Non so quale sia la giusta distanza da tenere con i figli. dal momento in cui nascono dobbiamo insegnar loro l’autonomia, per il loro bene, ma anche per il nostro. Non c’è nulla di più bello nel vedere un figlio che se la sa cavare nella vita.
Il nostro modo di rapportarsi con i figli poi cambia con l’età, in base alle circostanze, da figlio a figlio, perchè ognuno raggiunge le sue tappe in momenti diversi. Loro cambiano e noi con loro.
Mamma avvocato says
di certo non è facile individuare questa giusta distanza, con i figli come con i genitori ed il partner, anche perché non è sempre la stessa, cambia insieme alle tappe della vita ed alle esigenze di ciascuno. secondo me ogni genitore dipende psicologicamente dal benessere dei propri figli ed è impossibile che non sia così. Lo stesso vale per le persone che amiamo molto. Però bisogna cercare di mantenere anche la capacità di bastare a se stessi nella vita quotidiana, di trovare in se la propria felicità E soddisfazione, altrimenti si finisce di caricare gli altri del peso del nostro amore, al posto di farglielo sentire e goderne tutti, figli per primi.
mammaalcubo says
Non è sempre facile da trovare: vorremmo che fossero indipendenti ed autonomi quanto prima, ma poi vogliamo che facciano le cose a modo nostro… è un continuo tiro alla fune!