Spesso siamo convinti che le altre persone ci capiscano, che comprendano ciò che noi pensiamo, proviamo, desideriamo e vorremmo realizzare, ma purtroppo non è sempre così. Talvolta, capirsi è difficile!
Il titolo di questo post è stato preso da un articolo pubblicato sul numero 1106 dell’Internazionale, tratto da un articolo “Mixed Signals: Why People Misunderstand Each Other” di Emily Esfahani Smith sul The Atlantic.
“Le incomprensioni nascono perché c’è un divario enorme tra come noi ci vediamo e come gli altri ci percepiscono.”
Purtroppo capita spesso che gli altri, le persone che stanno attorno a noi, i membri della nostra famiglia, ci percepiscano in un modo completamente diverso rispetto a quello che noi pensiamo. Ecco che poi nascono le incomprensioni.
Le nostre espressioni del viso parlano, ma spesso vengono confuse o comprese in maniera errata. Il nostro modo di porci, il cosiddetto linguaggio non verbale può essere frainteso. Mi è piaciuto molto l’esempio descritto nell’articolo che parla dei comportamenti di una coppia. Lui, seduto a tavola, è taciturno e fissa il piatto, mentre lei gli racconta ciò che le è accaduto durante la giornata. Lei, dal silenzio di lui, ne deduce che non è interessato a ciò che lei sta raccontando, ma lui, in realtà, sta semplicemente apprezzando il cibo che lei gli ha preparato. Lei va a letto presto e non rimane a fare compagnia a lui sul divano mentre guarda la tv . La motivazione di lei è semplicemente la stanchezza dovuta alla giornata lavorativa appena trascorsa. Ma lui fraintende, pensa che lei non voglia stare in sua compagnia.
Alzi la mano a quanti è capitata una di queste situazioni?
Più semplicemente, quante volte ci è capitato di ritrovarci pensierosi e taciturni insieme ad amici o famigliari i quali hanno pensato che noi fossimo arrabbiati o scocciati ma così non era?!
Ecco che si parla di illusione della trasparenza.
Ma che cos’è l’illusione della trasparenza?
E’ la convinzione che i nostri sentimenti, pensieri, desideri e obiettivi siano trasparenti, chiari e comprensibili per gli altri anche se nella realtà non siamo stati così bravi a comunicarli. Purtroppo, spesso siamo così convinti di essere trasparenti che non ci sforziamo di essere chiari e diretti nella manifestazione delle nostre emozioni o nell’espressione delle nostre intenzioni, in questo modo forniamo troppo poche informazioni a coloro che ci stanno attorno che in questo modo ci giudicano in maniera errata.
Dovremmo fare un piccolo sforzo in più, imparare a diventare chiari e manifestare in maniera più diretta ciò che vogliamo veramente esprimere.
“La percezione è offuscata anche dalle esperienze, dalle emozioni e dai pregiudizi.”
Nel momento in cui ci rapportiamo con gli altri noi abbiamo un obiettivo che solitamente consiste nel cercare di ottenere una di queste tre informazioni: colui che ho davanti si merita la mia fiducia, mi potrebbe essere utile, minaccia la mia autostima?
L’articolo sostiene che la risposta a queste domande determina se giudichiamo positivamente o negativamente l’altra persona.
In conclusione, cosa dobbiamo fare per dare l’impressione che vogliamo? Come dobbiamo comportarci per cercare di farci percepire come desideriamo?
Semplice: dobbiamo essere espliciti. Inviare segnali chiari e diretti di ciò che vogliamo comunicare. Non dobbiamo sperare che gli altri ci capiscano, dobbiamo agire in modo trasparente.
“I ricercatori sostengono che le persone semplici da giudicare, ovvero coloro che sono in grado di inviare segnali chiari, sono più felici e maggiormente soddisfatte delle loro relazioni, del loro lavoro e della loro vita. Ed è facile capire perché: sentirsi compresi è un bisogno essenziale degli esseri umani.”
Vi propongo un semplice esercizio: provate a chiedere a voi stessi come vi vedete, magari annotatelo. E poi provate a chiederlo ad una terza persona. Ora confrontate le risposte…
sempremamma says
Ciò che mostriamo agli altri di noi fa capire o meno parti del nostro essere. Con alcune persone abbassiamo le barriere e ci percepiscono nel modo giusto, con altre invece no e hanno una visione un po’ distorta.
Poi dipende con chi abbiamo a che fare, ci possiamo anche mostrare come siamo, ma se abbiamo di fronte una persona con un atteggiamento negativo nei confronti della vita, vedrà solo il negativo di noi, oppure il contrario.
Io in genere ho fiducia nell’essere umano e certe sfumature negative non le percepisco in modo immediato, ma a lungo termine si.
drusilla says
Io in alcune persone riesco a vedere prima di tutto il loro lato negativo e quando mi capita raramente mi sbaglio. Ma diciamo che in generale preferisco cogliere gli aspetti positivi e belli delle persone che mi circondano.
mammaalcubo says
E’ tipico di noi donne mettersi nei panni degli altri e aspettarsi che facciano altrettanto, sperando (o pretendendo) che ci leggano nel pensiero! A me capita spessissimo con mio marito 🙂
drusilla says
Hai perfettamente ragione, noi siamo così complicate!!!!
Graziella says
… primo pensiero: Dru chi t’ha fatto incazzare?! secondo pensiero: ansia da partenza … (e visto che si parla di comunicazione, mentre leggi la prima riga pensami mentre sto ridendo) E’ un post un pò triste non sembri nemmeno tu, ma può capitare, io che come sai di comunicazione mi occupo ogni santissimo giorno penso che gli altri ci capiscono nella misura in cui vogliamo farci capire, ma non possiamo aspettarci comprensione se parliamo un linguaggio incomprensibile, comunicazione verbale, non verbale e paraverbale sappiamo bene quello che sono, ma siamo noi a comunicare, non possiamo pretendere nulla se non siamo chiari, e talvolta volutamente siamo incomprensibili, gli altri leggono quello che vedono, se per esempio io ho costantemente atteggiamenti aggressivi, non posso lamentarmi del fatto che gli altri non capiscono che sono un angioletto. Riassumendo, non conosco il perchè di questo post malinconico, ma se tu non lo dici con chiarezza io potrò immaginare qualunque cosa e quasi certamente sarà la cosa sbagliata. Baci e abbracci.
drusilla says
Ottio Graziella, il tuo commento è un rompicapo!!!!
Questo post è nato dall’articolo che ho citato sopra che ho letto mentre tornavo da Roma dopo aver consegnato tutti i documenti per la richiesta del visto per l’Arabia Saudita. Dici che inconsciamente ero triste e malinconica tanto da aver pensato di scrivere un post su questo argomento?
No dai! Sinceramente mi era piaciuto molto l’articolo e riflettendoci sopra ho pensato che potesse essere carino riproporlo a terzi (ovvero a tutti voi che mi leggete!).
Per fortuna non sono arrabbiata con nessuno e per fortuna sono una persona così trasparente, semplice e talmente me stessa che diventa difficile travisarmi, tranne nel caso (come hai scritto tu) in cui io voglia farmi travisare perché magari la persona che ho davanti mi sta antipatica e allora fingo di essere chi realmente non sono.
Spero di essermi più o meno spiegata…
ti abbraccio!!!!