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Di partenze e di emozioni vissute

16 Aprile 2015 By drusilla 18 Comments

vacanze in famiglia

Questo è un post scritto d’impulso, ad alto contenuto di sentimenti ed emozioni.

Sono appena tornata dall’aeroporto di Verona. Il daddy expat è partito per la terza volta senza di noi. Questa volta, a differenza di quelle precedenti, mi sento più tranquilla e soddisfatta. Ciò che mi rende serena è il pensiero che la prossima volta lui non partirà da solo, non saremo costretti a salutarlo con abbracci forti e lacrime agli occhi. Mi entusiasma il fatto che la prossima settimana dovrò preparare dieci scatole che andranno su un container e verranno consegnate a Riyadh. Ora vedo più concreta e vera anche la nostra partenza. Se tutto andrà bene, tra un paio di settimane riceveremo il nostro alloggio a Riyadh, il daddy inizierà a sistemare la nostra nuova casetta, quella che ci dovrà ospitare per i prossimi tre anni, o forse più, chi lo sa….

Abbiamo trascorso quindici giorni intensi e meravigliosi. Abbiamo accumulato tanta energia positiva, perché i protagonisti di queste due settimane sono stati i sorrisi, le risate, gli abbracci, le coccole, le corse in bicicletta, il sole, la voglia di stare insieme, il caldo, le cene con le persone alle quali vogliamo bene, anche se purtroppo non siamo riusciti a vedere tutti.

Lui è arrivato quindici giorni fa e si è trovato davanti due bambini diversi. Mentre lo accompagnavo in aeroporto mi ha detto: “quanto sono cresciuti i nostri tati. Sono diventati così grandi e responsabili. Brava e grazie!”.
E’ vero, sono cresciuti tanto.
Tommaso è diventato più alto, ha perso i primi denti da latte, ha le lentiggini che gli colorano il suo piccolo viso, ha gli occhi più grandi e più curiosi, è più responsabile, non riesce a smettere di parlare e vuole sempre fare domande o raccontare, adora ballare e non riesce a stare fermo se sente la musica (persino quando è in Chiesa!), si è creato il suo gruppo di amichetti a scuola, ha imparato a fare le addizioni e gli piace, è arrivato allo stage 3 A di lettura (che a noi sembra una cosa impossibile perché non abbiamo ancora capito come abbia fatto!), risponde al telefono di casa come un perfetto receptionist, sgrida il fratello quando si comporta male. Insomma, è diventato un ometto!

Riccardo è diventato un piccolo grande ometto. Anche lui più alto, più responsabile, meno lunatico, più solare, aperto con il mondo, adora presentarsi ai bambini che non conosce, saluta tutti con un fragoroso “ciao!”, i suoi muscoli sulle braccia sono diventati “gvandissssimi”, sta imparando le addizioni, riconosce e sa scrivere correttamente i numeri da 1 a 10 oltre a tutte le lettere dell’alfabeto, è maledettamente pigro per tutto ciò che non gli piace, è sempre più determinato ma tremendamente affettuoso, si prende cura di tutti i bambini del pre-kg, la sua sensibilità è incredibile, ha due grandi occhi furbi e uno sguardo sveglio e attento, adora la sua bicicletta, ha imparato ad alzarsi in piedi sui pedali in salita per spingere con più forza, non è mai stanco ma appena si appoggia al letto crolla.

Queste due settimane sono state una vera boccata di ossigeno. Siamo riusciti a ritagliarci i nostri momenti di svago mentre i figli erano a scuola, siamo riusciti a goderci il tempo tra noi quattro non sprecando nemmeno un istante! Questi quindici giorni sono stati un’iniezione di energia pura che ci servirà ad arrivare al prossimo obiettivo: metà luglio.
In realtà, nei prossimi tre mesi mi sono segnata tanti piccoli obiettivi da raggiungere e saranno ognuno di questi a darmi la carica per affrontare con facilità e velocità i giorni che ci separano, i quali purtroppo non sono mai inferiori a novanta!

Buon viaggio daddy e ci vediamo domani su skype!!!!

Filed Under: SENTIMENTI

Comments

  1. anna says

    16 Aprile 2015 at 14:54

    Brava! Sei brava. Si sente la tranquillità in quello che racconti. Ti/vi leggo sempre volentieri perché c’è solo da imparare da voi. Io che per carattere a volte mi perdo in un bicchiere di acqua. Anna

    Rispondi
    • drusilla says

      17 Aprile 2015 at 9:55

      Grazie di cuore! Si è vero, siamo tranquilli e non credere che anch’io mi perdo in un bicchiere d’acqua!

      Rispondi
  2. Mariantonietta says

    16 Aprile 2015 at 15:42

    Quel “brava e grazie” dice tutto di voi <3

    Rispondi
    • drusilla says

      17 Aprile 2015 at 9:56

      Vero! Un abbraccio

      Rispondi
  3. mammaalcubo says

    16 Aprile 2015 at 21:41

    Non so come fai, a me quando sono più di due giorni che mio marito è via in trasferta prende una malinconia infinita! Si vede che siete una squadra proprio forte 🙂

    Rispondi
    • drusilla says

      17 Aprile 2015 at 10:00

      Mamma al cubo non è che siamo proprio forti, perché la malinconia mi assale brutalmente alle spalle quando meno me lo aspetto, ma la vita ora ci ha messo davanti questa sfida e dobbiamo uscirne vittoriosi!

      Rispondi
  4. maria says

    16 Aprile 2015 at 22:15

    Siete bellissimi!

    Rispondi
    • drusilla says

      17 Aprile 2015 at 10:01

      Grazie tesoro!

      Rispondi
  5. Claudia says

    17 Aprile 2015 at 0:36

    e’ bello sapere che vi siete goduti a pieno la sua permanenza li… e che la prossima volta partirete tutti insieme come una famiglia. xx

    Rispondi
    • drusilla says

      17 Aprile 2015 at 10:01

      Finalmente si!!!!

      Rispondi
  6. Mammapiky says

    17 Aprile 2015 at 7:34

    Quel grazie che ti ha detto è bellissimo, perché di certo è difficile star lontano dalla famiglia ma lo è anche crescerla da sola come stai facendo tu. Per me se è rimani un eroina per tutte le scelte che fai e porti avanti, compreso la vostra prossima meta, e lo fai sempre sorridendo anche se so che di sicuro non è facile. Ma ti sei fatta più bionda?

    Rispondi
    • drusilla says

      17 Aprile 2015 at 10:03

      Diciamo che lui è quello che “soffre” di più perché stare lontano dai figli e non vivere la loro quotidianità fa male.
      Siiii, mi son tagliata i riccioli e fatta più bionda in vista della primavera!

      Rispondi
  7. Mamma avvocato says

    17 Aprile 2015 at 9:22

    concordo con il commento di Mariantonietta: quel “brava e grazie” dimostra quanto è unita la vostra famiglia e quanto sia importante è difficile ciò che entrambi state facendo. Lui, lavorare lontano da voi, tu, crescere due figli affrontando da sola il quotidiano.
    Il pensiero che andrai in quel paese che mi sembra tanto inospitale, invece, non mi piace per niente!!

    Rispondi
    • drusilla says

      17 Aprile 2015 at 10:06

      E’ vero, siamo molto uniti, e forse il segreto è proprio che non troviamo mai il tempo di annoiarci tra una destinazione e l’altra.
      La prossima destinazione sarà una sfida e un’avventura tutta da vivere e affrontare positivamente, perché ogni esperienza fortifica e aiuta a crescere!

      Rispondi
  8. sempremamma says

    17 Aprile 2015 at 10:07

    Che belli che siete!!!
    Ormai il più del tempo è passato, 90 giorni sono tanti, ma siete in diruttara d’arrivo e poi la vostra splendida famiglia si riunirà sotto lo stesso tetto a divere la quotidianità e quante cose avrai da raccontare.
    Nonostante il paese in cui andrai a vivere son sicura che sarai felice, avrai i tuoi uomini tutti insieme e dopo un anno di separazione non ci sarà nulla di più bello.

    Rispondi
  9. Mamma in Oriente says

    18 Aprile 2015 at 3:05

    Sono contenta che vi siate goduti ogni momento e soprattutto che il momento di ricongiungersi sia più vicino. Un abbraccio forte

    Rispondi
  10. Mariangela says

    20 Aprile 2015 at 15:01

    Sei coraggiosa, Drusilla…e immagino la tristezza del papà a veder crescere i suoi bambini a distanza… 🙁

    Rispondi
    • drusilla says

      21 Aprile 2015 at 21:57

      E’ lui quello che soffre di più, purtroppo!

      Rispondi

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