Pochi giorni dopo Natale vi avevo parlato delle mie prossime letture, ovvero di tutti quei preziosi regali che avevo ricevuto e ai quali presto mi sarei dedicata.
Non è stato facile scegliere da quale libro partire, ma alla fine ho ho scelto questo: “L’uomo che credeva di non avere più tempo” di Guillame Musso. Mi è stato regalato da Anna, con lei abbiamo una regola: regalarci solo libri (più o meno!).
Fino al 25 dicembre scorso ero all’oscuro di questo autore, non conoscevo della sua esistenza, Musso era praticamente uno sconosciuto come tanti altri…
Iniziare a leggere un libro di un autore sconosciuto è un po’ come entrare in punta di piedi in una realtà parallela, in un mondo lontano di cui non abbiamo mai sentito parlare. La voglia di scoprire questo mondo lontano cresce riga dopo riga, pagina dopo pagina e con questo libro mi è bastato il prologo per innamorarmi di una nuova realtà.
La copertina riporta questa frase: “sconvolgente, come può essere sconvolgente la vita.” Credo che queste poche parole ben riassumano l’essenza del romanzo.
Vorrei però partire dall’autore, giusto un paio di informazioni per capire chi è e da dove arriva.
Guillame Musso è nato nel 1974 ad Antibes,in Francia. E’ appassionato di letteratura fin dall’infanzia, ha iniziato a scrivere quando ancora era uno studente.
“L’uomo che credeva di non avere più tempo” è un romanzo appassionante, coinvolgente, a tratti sconvolgente.
Il protagonista è Nathan Del Amico, uno degli avvocati più brillanti di New Yourk, nonostante le sue umili e povere origini. Dedica gran parte della sua vita al lavoro, e questo probabilmente è la causa del suo divorzio dalla moglie Mallory. Purtroppo il suo successo non lo mette al riparo dalla grande solitudine e dalla sensazione di vuoto che prova e che lo affligge. Ma… tutto cambia il giorno in cui incontra un medico, Garret Goodrich, che si presenta nel suo ufficio sostenendo di riconoscere le persone che sono prossime alla morte… Scusate ma qui mi fermo. Non voglio svelare oltre perché non voglio rovinare ai futuri lettori l’emozione di girare pagina e divorare riga dopo riga alla scoperta di ciò che accadrà.
E’ una storia di vita. Un romanzo che parla del tempo che spesso crediamo essere infinito e per questo non lo viviamo intensamente come sarebbe giusto fare. Forse, se fossimo a conoscenza della data esatta della nostra morte non perderemmo tempo in cose inutili e cercheremmo di vivere intensamente ogni minuto che ci è stato donato e concesso dalla vita. Forse saremmo in grado di capire l’importanza delle cose e lasceremmo da parte tutto ciò che è futile e che ci toglie tempo inutilmente.
Mi viene in mente una di quelle frasi che si scriveva sul diario durante l’adolescenza: vivi ogni attimo come se fosse l’ultima. Jim Morrison, se non ricordo male.
La cosa sconvolgente e sorprendente è il finale, non scontato e… inatteso.
Un libro che scorre veloce, ben scritto. Una storia che mi ha tenuta inchiodata fin dalle prime pagine e che mi sono ritrovata a leggere in ogni minuto libero della giornata.
Buona lettura e buon venerdì!!!
Questo post partecipa al Venerdì del Libro di Home made mamma
iori stefania says
Con la tua descrizione mi hai messo tanta curiosità devo leggerlo
Mamma avvocato says
Non conosco l’autore ma da quanto scrivi, deve essere un romanzo imperdibile.
Me lo segno e lo leggerò senz’altro!!! Grazie del suggerimento!
Purtroppo siamo talmente presi dalla quotidianità da dimenticare che essa potrebbe finire o essere sconvolta completamente in un secondo.