Tutte le mattine dalle 9 alle 9.30 Riccardo, che frequenta la classe del transition, si ritrova nella stessa aula con i bambini del pre-kg e kindergarten per il circle time.
Ma in che cosa consiste esattamente questo circle time?
Il circle time è un metodo educativo sperimentato un po’ in tutta Europa, è un momento speciale in cui i bambini di diverse classi si riuniscono in cerchio nella stessa aula per condividere esperienze. Nella scuola di Riccardo vengono utilizzate le seggioline di legno e l’insegnante si mette nel mezzo.
Lo scopo del circle time è molteplice: l’insegnante propone diverse attività per stimolare i bambini a livello emotivo, sensoriale e riflessivo, ciò permette di scoprirsi assieme, abbattere le difficoltà di relazione come la timidezza, la scarsa autostima o l’eccessiva iperattività, e condividere l’esperienza tra coetanei sotto la guida non invasiva dell’insegnante che coordina, propone e aiuta.
Riccardo adora il circle time, come tutti i bambini della sua classe, attende questo momento con ansia e trepidazione!
Ogni mese gli insegnanti cercano di proporre nuove cose, in modo da stimolare in modo nuovo e continuativo i bambini.
Le attività che solitamente svolgono sono le seguenti:
– giochi di svago come le canzoncine del buongiorno e quelle animate;
– giochi di matematica e logica di base, come ad esempio contare e segnare i numeri sull’abaco a turno, lanciando il dado e riconoscendo i numeri;
– giochi audio-visivi con strumenti musicali, percussioni, come ad esempio riprodurre il suono di un tamburello o maracas o campanello che viene passato da un compagno all’altro;
– giochi sui colori attraverso l’uso di carte colorate o di canzoni, oppure individuare i colori presenti nella stanza;
– giochi con forme geometriche, ad esempio vengono messe delle forme geometriche davanti ai bambini e uno alla volta devono riconoscere la forma e individuarne il nome.
Il circle time è anche un il momento delle comunicazioni importanti, come ad esempio un compleanno, o l’annuncio dell’arrivo di un nuovo compagno, o il cambio di un’insegnante, è il momento in cui possono essere mostrate cose belle come regali ricevuti a casa da amici o famiglia.
Trovo che il momento del circle time sia veramente importante per bambini che vanno dai due fino ai cinque anni di età. Forse sarebbe interessante anche per bambini appena più grandi. Gli aspetti positivi di questo momento di condivisione sono molteplici. Ho fatto una breve e semplice ricerca sul suo valore e sulla sua importanza, ho chiesto maggiori informazioni anche ad un’insegnante della scuola ed ecco cosa ho scoperto.
Il circle time è importante perché:
– permette al bambino di accrescere un senso di appartenenza ad una comunità. Quindi, non si è amici solo dei bambini della propria classe, ma anche di quelli più piccoli o più grandi.
Per mio figlio Riccardo che “non adora” (ho usato un suo termine) fare aggregazione, ma preferisce fare tutto da solo, è fondamentale sapere di poter appartenere ad un gruppo di bambini che svolgono le stesse cose. Torna a casa orgoglioso e felice nel raccontarmi dei suoi amici che non sono in classe con lui, ma che lui comunque conosce e con i quali gioca ogni giorno.
– fornisce un tempo di ascolto, quindi aiuta lo sviluppo della capacità di attenzione. Il bambino dovendo rimanere seduto ad ascoltare una storia oppure un suo compagno che parla, impara a prestare attenzione ed ascoltare con interesse a ciò che lo circonda. Solitamente i bambini tendono ad essere egocentrici, a spostare l’attenzione su di sé, mentre in questo caso devono capire che esistono anche i loro compagni e che ogni bambino ha la possibilità di intervenire secondo regole stabilite dagli insegnanti.
– promuove la comunicazione orale, questo avviene soprattutto con l’utilizzo di alcuni giochi come lo show&tell, dove il bambino deve portare un oggetto da casa e descriverlo davanti ai tutti i suoi compagni.
– rimanendo collegati al punto sopra, il circle time è una grande occasione per combattere la timidezza. Io non ho un figlio timido, o meglio fino allo scorso anno faticava a prendere parola, cantare o mettersi poco poco in mostra, ora bisogna fermarlo perché se prende la parola e capisce di avere un pubblico non lo ferma nessuno.
– sviluppa l’apprendimento di nuovi concetti permettendo di acquisire nuove competenze.
– aumenta la conoscenza di una lingua, sviluppando il vocabolario del bambino. L’uso quotidiano di canzoncine permette anche a bambini che non conoscono assolutamente una lingua straniera di impararla piano piano. Credo si chiami memoria uditiva. Ad esempio, Riccardo ogni mattina canta la Good morning song. Nel pomeriggio prima di andare via da scuola la Bye bye song. E poi c’è la filastrocca per quando piove, questa mi è piaciuta un sacco. “Rain, rain, go away! Come another day!!!”. Con allegria e spensieratezza un suo compagno di classe che è arrivato a settembre senza conoscere una sola parola di inglese ora canta perfettamente, capisce l’insegnante e interagisce tranquillamente in lingua con i suoi compagni di classe.
– permette di fare esperienze sensoriali
– le canzoncine o le filastrocche spesso sono accompagnate da semplici movimenti del corpo. Ad esempio, se conoscete la canzone “head, shoulders, knees and toes”, in questo caso i bambini devono toccare le varie parti del corpo, appunto la testa, le spalle, le ginocchia e le punte dei piedi. Questo aiuta i bambini a sviluppare capacità motorie.
– sviluppa il senso del rispetto verso gli altri
– aiuta a capire ed esprimere i propri sentimenti
– condivisione di proprie idee
Last but not least, ci si diverte!
mariantonietta says
Infatti sembra proprio un bel momento. C’era anche neĺla vecchia scuola?
drusilla says
Il Circle time è un metodo educativo utilizzato un po’ in tutta Europa, io l’ho conosciuto proprio lo scorso anno, quando i miei figli frequentavano una scuola inglese in Kuwait. Fortunatamente questa attività viene praticata anche nella loro attuale scuola internazionale qui in Italia e ne sono molto felice. Solo pochi giorni fa ho scoperto che anche Tommaso che frequenta il grade 1 alla mattina appena entrano in classe fanno il circle time che per loro consiste nel cantare un paio di canzoncine e poi iniziano le attività vere e proprie.
Io adoro il momento del circle time, credo sia molto importante per loro!
Mamma avvocato says
Non so se sia esattamente la stessa cosa ne’ come lo chiamino le insegnanti, però ricordo un momento simile quando andavo alla materna, anzi, di solito era due volte al giorno, al mattino e subito dopo pranzo.
Anche alla materna del nano al mattino si trovano tutti insieme per cantare, nominare i capoclasse del giorno, compilare dei pannelli colorati con l’indicazione del giorno della settimana, della stagione e delle condizioni meteo.
A volte imparano i numeri, altri i colori, altri i giorni della settimana, un po in italiano un po in francese e qualche volta anche in inglese.
Mi pare di capire che sia il ciclo time di cui parli tu.
In più, nella scuola che abbiamo scelto noi, le classi sono miste per età, anche se ci sono momenti di divisione, per esercizi e giochi più parametrati ad età e competenze.
Mi fa piacere sapere che questi momenti hanno così tanti aspetti positivi!
Sarebbe bello essere dei moscerini e poter volare in classe a guardarli, mentre sono li, con i loro compagni ed amici!
drusilla says
Anche a me piacerebbe un sacco essere una mosca per curiosare come si comporta mio figlio!
Moms About Town says
Guai a chi tocca il circle time! Faccio in modo da arrivare sempre in orario affinché Olli non se lo perda e non vedo per niente di buon occhio le mamme che arrivano in ritardo facendo saltare ai figli il circle time 🙂
drusilla says
Il circle time è un must, guai a chi lo tocca!!!
Annika says
Ma sai che non ne avevo mai sentito parlare? E’ una cosa di questa scuola che frequenta lui, o si usa nelle scuole internazionali in generale?
Caterina says
Si è un buon metodo, noi insegnanti dell’ infanzia l’abbiamo sempre usato in diversi momenti della giornata, senza sapere che venisse chiamato circle time. Lo dovrebbero adottare anche negli altri segmenti di scuola.
Caterina
Patrizia says
Sono una maestra di scuola infanzia! Seguo un bambino autistico di anni 3! Potrei usare il circle time anche con lui durante la giornata in classe?
drusilla says
Buonasera Patrizia, credo debba essere tu a valutare se il circle time e’ adatto al bambino che segui. Io lo reputo un ottimo momento educativo di condivisione e sviluppo.