Il tempo vola…
Questi quindici giorni assieme a lui sono trascorsi in un volo…
Lo so, sono frasi così banali e scontate che mi fanno quasi ridere, ma sintetizzano tutto il mio pensiero di oggi.
Tanti mi dicono “oh ma vedrai che tre mesi passano velocemente, arriverà aprile che nemmeno te ne accorgi!”. Io a volte mi chiedo se la gente pensa prima di parlare. A queste persone mi viene da rispondergli con un proverbio: “un bel tacer non fu mai scritto”. Quindi, piuttosto che aprire bocca inutilmente tenetela chiusa, vi prego!
Il nostro lui è arrivato poco più di due settimane fa. Come è arrivato poi se ne è ripartito. E’ bastato un puff e le due settimane insieme in Italia sono volate via.
Sono stati quindici giorni intensi, carichi di vita, emozioni, cose fatte, affetto, risate, famiglia, amore, complicità, sorrisi, qualche discussione che riporta l’equilibrio, un pizzico di cattiverie da parte di esterni che fortunatamente non ha intaccato la nostra voglia di felicità e positività.
La voglia di stare solo noi quattro ha fatto a pugni con gli obblighi natalizi.
Le nostre giornate iniziavano presto al mattino, scandite da programmi fitti e impegnativi che prevedevano saluti a parenti e amici, un po’ di svago per i bambini e manutenzione alla casa. Durante tutte queste corse io e lui ci siamo guardati negli occhi e chiesti il perché bisogna vivere sempre così intensamente. La risposta arrivava puntuale la sera, quando sfiniti ma felici ci ritrovavamo inevitabilmente sul divano a fissare la televisione che parlava da sola. Osservare e vivere la gioia di parenti e amici che ti abbracciano e sono contenti di rivedere lui e noi tutti insieme è una cosa che paga, regala soddisfazioni e felicità immensa.
Il nostro lui è un programmatore esperto, questi quindici giorni insieme sono stati ben studiati già due mesi prima, gli appuntamenti erano stati fissati con molte settimane d’anticipo, e per fortuna tutto è andato secondo i piani. Più o meno, perché la febbre dei nostri tati non era prevista, ma l’abbiamo affrontata comunque, anzi, quella è rimasta a me da gestire!
Oggi io e i bambini ci ritroviamo nuovamente senza di lui, ma non possiamo definirci soli perché abbiamo l’amore di nonni e zii meravigliosi. Ma lui già ci manca!
“Mamma ci porti in bicicletta su al castello?”, “mamma andiamo fuori a guidare la nostra super jeep telecomandata?”, “mamma ci porti a sciare?”. A tutte queste domande oggi non so cosa rispondere. E’ lui che gestisce i giochi e gli svaghi da uomini, io non ne ho le competenze ma soprattutto la voglia, ma ci proverò comunque perché non voglio che sentano troppo la mancanza del loro amato daddy. Quindi, sottovoce mi ritrovo a rispondergli: “ok, proviamoci!”.
Oggi mi ritrovo in questa casa da sola, i bimbi sono dalla nonna e io li raggiungerò appena riesco a risistemare tutto. Ho bisogno di fare ordine nei miei pensieri come in ogni stanza di questa casa dove sembra essere passato uno tsunami di gente, cose, valige, giochi e sentimenti. Cercherò di sostituire la confusione di scarpe, vestiti e documenti con un antipatico e fastidioso ordine che tanto stride con la mia personalità confusa e caotica.
Sono già alla ricerca di laboratori, mostre e parchi da andare a visitare per intrattenere i miei piccoli ometti. Voglio che provino nuove esperienze oltre a quelle già vissute durante queste due settimane di vacanza con lui dove hanno imparato a sciare grazie ad un maestro speciale che li guidava con occhi orgogliosi.
Le giornate scandite da un ritmo veloce e sfrenato, composte da infinite attività, ora rallenteranno un pochettino lasciando il posto a qualche giorno di riposo e pura tranquillità. Ci godiamo questa ultima settimana di vacanza nell’attesa di riprendere la frenesia dettata dai ritmi scolastici.
Abbiamo voglia di ributtarci nella vita di tutti i giorni e mollare queste vacanze perché senza di lui è tutto tremendamente noioso!
Prima della sua partenza è venuta a trovarci anche la neve tanto attesa. Non abbiamo saputo resistere al suo fascino ed alla sua magia, quindi siamo usciti a lanciarci palle di neve e abbiamo costruito un piccolo e goffo snowman che ha reso tanto felici i due piccoli di casa.
Insomma, durante questi quindici giorni di tue vacanze in Italia non ci siamo fatti mancare proprio nulla, ci siamo presi il meglio che la vita poteva donarci, ci siamo divertiti e stancati moltissimo, abbiamo fatto il pieno di affetto ed entusiasmo quindi ora siamo pronti ad affrontare i prossimi novanta giorni. Tra alti e bassi, gioia e malinconia, noia e frenesia, sorrisi e pianti, arriveremo in cima a questi prossimi tre mesi, pronti come sempre a riabbracciarti!
sara says
Oh Drusilla, sei brava lasciatelo dire e coraggiosa perche non è facile,anche se ogni tanto i momenti in cui stare sole con noi stesse possono sentirsi necessari come l’aria, posso solo immaginare cosa significhi una serie di lunghe lontananze per gli equilibri di una coppia e di una famiglia. Quindi brava brava, riempì di progetti e di sogni queste assenze cosi nella presenza sarete sicuramente un pò più ricchi!!!abbraccio
drusilla says
Cara Sara, quello che più mi pesa è vedere i miei tati che dopo un mese e mezzo di lontananza ne sentono tanto la mancanza. Però concordo che un po’ di distanza fa bene all’amore e aumenta la nostra complicità!
sara says
Capisco bene il tuo pensiero per i tuoi bimbi,ma sono certa sarai brava a far sentire la presenza del papá tramite i tuoi racconti su lui,i tuoi aneddoti della vs vita …coraggio!!!!!;-)
gab says
Una bella e affettuosa strizzata d’occhio, perché in misura ridotta stare senza il papà lo proviamo anche noi, per tempi inferiori rispetto ai vostri, e sempre per le feste in cui tutte le famiglie normalmente si riuniscono). E proprio non sopporto chi mi dice “ma tanto tu sei brava, tu te la sai cavare, un mese passa veloce”. Queste cose lo so perfettamente. Ma, cara amica che parli e non l’hai mai provato perché hai la sua presenza quotidiana, ti prego, non dirmi queste cose, perché sembrano proprio frasi per riempire un silenzio. (vabbe’ dai, sono un po’ nervosa ‘sti giorni, si sente?)
drusilla says
Cara Gab, sarai pure nervosa ma hai perfettamente ragione! Chi non lo prova non può dire che un mese o due o tre passano velocemente perché noi sappiamo perfettamente che non è così ma soprattutto che fa male non condividere la quotidianità.
Un abbraccio e una strizzata d’occhio anche a te!!!
Claudia says
Sei tanto forte, Dru! A essere mamma e papà insieme quando il daddy è lontano, a essere moglie che supporta e compagna che conforta. Sei proprio brava!
drusilla says
Claudia, diciamo che ci provo…
Moky says
Quindici giorni son passati velocemente perché son davvero pochi e siete stati bravi a condensarci tutto. Tre mesi son lunghi, ma spero x voi che passino come un battito di ciglia.
Buon Anno a voi mamme del deserto e alle vostre bellissime famiglie
drusilla says
Grazie di cuore cara Moky!!!
Buona anno anche a te e alla tua famiglia!
Mamma avvocato says
Oh Drusilla, non sarà affatto facile ed indolore, questo lo so perché ho provato quaranta giorni a stare sola con il nano ed è stato durissimo…tre mesi non so se sopravviverei.
Però voi siete forti e uniti nonostante i chilometri, tu sei una super donna e forse un aspetto positivo c’è: quando siete insieme riuscite a vivere così intensamente proprio perché avete la percezione di quanto sia un dono prezioso. consapevolezza che, purtroppo, nella quotidianità di coppia di rischia di perdere facilmente.
Bellissime foto!
P.s. ma tuo marito sa anche insegnare a sciare??
drusilla says
Grazie Mamma Avvocato!
Mio marito in una seconda vita farà il maestro di sci! Sa sciare da quando è piccolissimo e il suo sport preferito è sci alpinismo, quello dove fai una fatica pazzesca per conquistare la vetta e poi in un attimo torni giù.
Questa volta si è veramente trattenuto per amore dei suoi figli e si è dedicato completamente a loro.
Mamma in Oriente says
Cara Drusilla, che dire se non che ti abbraccio e comprendo come non sia facile? Sei bravissima a cercare di riempire le giornate dei bimbi di attività ed affetto. Tuo marito può davvero essere fiero di te!
Adriana says
Dai Dru se ti senti molto molto giù ti faccio ridere io davanti ad un caffè e un cappuccio di soia… senza multa spero!!!
Io non posso capire quello che provi perché sono dall’altra parte, sono quella che il mio lui ce l’ha sempre a casa e non ti nego che a volte vorrei provare la lontananza!
Facciamo cambio ? ahahah
Bacio
drusilla says
Facciamo che ci vediamo presto per un caffè, senza multa, così mi passa la malinconia!
Comunque un po’ di lontananza aiuta la coppia.
Un abbraccio
Mamma avvocato says
Allora la prossima volta che viene in Italia dobbiamo assolutamente organizzare un incontro, in montagna naturalmente!
Anche noi facciamo sci alpinismo e mio marito e’ bravissimo a sciare. Facciamo anche fondo, escursionismo, arrampicata ecc. Ma, soprattutto, camminiamo come ho letto fate voi!
Potremmo chiacchierare mentre arranchiamo dietro i nostri mariti, che secondo me se la intenderebbero a meraviglia, ovviamente con i nostri biondini!!!!
Cara Malù says
Io mi ritrovo a lamentarmi perchè mio marito c’è solo nel weekend e già temo il momento in cui mio figlio (di sei mesi) inizierà a percepire il distacco…quindi posso solo provare ad immaginare cosa proviate tu e i bimbi! Sei una mamma molto forte 🙂 Ti abbraccio!!
drusilla says
Cara Malù, grazie mille ma sei troppo gentile.
Ricambio l’abbraccio
NonPuòEssereVero says
A me la lontananza da Fidanzato, quando ero a Milano, ha fatto soffrire, anche se è vero che rafforza tantissimo.
Per fortuna che è un lontano ricordo, sia per me che per te 🙂