Qual è il vostro talento? Ve lo siete mai chiesto?
Tutti noi abbiamo un talento.
Un talento è una qualità, un’attitudine, una capacità speciale.
Per me avere talento significa fare qualcosa che ti viene non solo bene, ma soprattutto ti piace, ti appassiona.
Conoscere i propri talenti, i punti di forza non sempre è facile, ci vogliono anni, esperienze. Crescendo poi impari a colmare la mancanza di talento, con la determinazione. Perché impegnandoti riesci sempre a tirare fuori qualcosa di buono da te stesso.
Ma impari anche che se una cosa ti piace la fai comunque meglio, con minore difficoltà ottenendo maggior successo.
Ma essere bravi, essere felici di quello che si fa è un altra cosa. E’ così difficile.
Tutto questo lungo preambolo è per parlarvi di cosa mi è successo a scuola dalla mia piccolina. Sono stata indecisa su come raccontarvi questa esperienza, se prendervi per mano e portarvi con me ad assistere ad uno spettacolo “Show dei Talenti” dove si sono esibiti dei bambini della fascia di età dai 3 ai 7 anni. Farvi toccare con mano l’emozione, perdervi negli sguardi di quei bimbi, farvi sentire il male alle mani per i tanti applausi che avreste fatto.
Ma se avessi fatto così forse non sarei riuscita a far emergere il vero messaggio che mi ha colpito di questo show. Anche perché tra quei bimbi c’era la mia adorata little girl e quindi mi sarei persa nelle mie emozioni di mamma e vi sarebbero toccati i fazzoletti.
Io voglio invece raccontarvi quello che mi ha davvero colpito quel giorno, che non è stato la scoperta di talenti meravigliosi, immaginare prossimi artisti.
No, abbiamo assistito alla possibilità data a dei bimbi di provare a cercarlo questo talento, di mostrarci loro quello che credono un talento. Provare a insegnargli a stare davanti a un pubblico, ad avere fiducia in se stessi. Ma ho anche assistito al tifo dei compagni seduti tra il pubblico, credo che questo sia un importante e significativo insegnamento.
Sapete quando è stato il momento in cui ho pianto come una fontana? Quando sono arrivati i compagni di Giada e loro passandole davanti mentre andavano a prendere posto le dicevano: “Go Giada, Go Giada”.
Mi ha così colpito questo orgoglio verso la loro compagna. Nessuno ha provato invidia o gelosia nei suoi confronti, anzi, erano tutti orgogliosi e felici di vederla esibirsi su quel palcoscenico
Mi è piaciuto il presentatore, così professionale e affabile. I bimbi erano visibilmente emozionati, ma nessuno di loro si è bloccato, hanno tutti terminato l’esibizione.
Hanno partecipato tanti bambini: la ballerina di Bollywood, i lottatori di karate, una bimba si è vestita carina con le orecchie di Minnie, i pon pon e ha ballicchiato “Gummy bear”, una coppia di comici, la mia Elsa, la ballerina di danza classica, il gruppo free style, delle bellissima ballerine.
Sembrava Italian Got Talent con tanto di giuria, il preside, la responsabile delle insegnati, Miss Sarah e un la responsabile di musica. E su ogni bimbo che si è esibito hanno detto qualcosa di carino, evidenziando il punto di forza.
Quando avevo letto sul communication book che ci sarebbe stato questo talent show e se noi genitori avevamo voglia di segnalare qualcosa, io ho pensato mia figlia canta sempre “let it go”. E’ un talento?? No, ma sicuro le piace davvero.
L’ho detto alla due fantastiche insegnanti e loro sono state subito felicissime. Hanno iniziato il giorno stesso a farle cantare la canzone in classe. Il giorno dopo avevo chiesto “come va’”. Loro deve fare pratica, muoversi, avere presenza scenica.
Io mi sono detta, ma ce la farà davvero a cantare in uno show? Da sola, davanti a tutti in un teatro? Forse ho sbagliato a dirlo? Ho confidato i miei timori alle due magnifiche donne, loro mi hanno detto decideremo insieme a Giada, noi la prepariamo.
Sono state le parole di Miss Alì a colpirmi ” le farà solo bene, è una bellissima esperienza, imparerà qualcosa su se stessa e diventerà ancora più sicura“.
E così è stato.
La sicurezza in se stessi, nei propri mezzi, saper parlare davanti a qualcuno, sono dei capisaldi nella scuola inglese.
Avevo sempre pensato che lo fossero del sistema americano, ma almeno per ora, vedo che le maestre lavorano molto su questo.
L’altro giorno non c’è stato un numero davvero speciale, perchè molto è stato lasciato alla scelta del bimbo, eppure è stato magnifico vedere questi bambini così sicuri, sereni. E poi così orgogliosi.
Io mi interrogo sempre molto sulla qualità del sistema scolastico che stiamo offrendo a nostra figlia. Quando vivi all’estero non devi scegliere o sperare solo in una buona maestra come capita in Italia, cerchi di scegliere il sistema migliore, che è diverso da quello con cui sei cresciuto e che per anni hai ritenuto essere il migliore. Poi per quanto ti documenti capirai se è un buon sistema solo mentre sei dentro o, addirittura dopo.
Sono ancora convinta che le basi del sistema scolastico italiano siano davvero buone, che dia una delle migliori preparazioni possibili. Ma mi piacciono anche queste scuole che coltivano la consapevolezza di se stessi.
Sarebbe bello che alla fine dell’High school lei sapesse, meglio di quanto ho saputo io a 18 anni, qual è il suo vero talento. La sua passione. La sua dote.
E sulla base di questa consapevolezza avere la determinazione e la sicurezza di giocarsi tutte le carte.
E’ questo che volevo mettere in luce oggi. Anche se l’altro racconto sarebbe stato più emozionante. Ma mi piaceva condividere con voi questa scoperta, perché a volte la consapevolezza, l’apprendimento del nostro valore può nascere anche da un’ esibizione chiamata show dei talenti. Che è cosa diversa da una recita.
Voi che ne pensate?
Valentina says
Bellissimo, ma io cmq ero troppo cocciuta e neanche queste fantastiche maestre sarebbero riuscite a farmi interpretare qualcosa di diverso dal pino….magari potevo mettere qualche ramo mosso dal vento?
trentazero says
La tua bimba cresce proprio confidente e sicura. 🙂
MartaVi says
Bellissima esperienza…è importante preparare i bambini fin da piccoli a riconoscere le proprie qualità i talenti…ad acquistare fiducia in se stessi, consapevolezza e sicurezza…di sicuro è un sistema buono che prepara i bambini ad affrontare meglio la vita….mi piaceva leggere dei compagni della tua piccola che facevano il tifo per lei…tra i bambini è bello quando non c’è invidia, gelosia…e quei bimbi secondo me hanno capito bene che avere un talento non è esibizione…ma solo una consapevolezza di saper riconoscere ciò che meglio uno sa fare!
A presto
Teresa