Il termine invidia proviene dal latino e significa proprio guardare contro, in maniera ostile, genericamente guardare male. Wikipedia lo definisce come uno stato d’animo o un sentimento per cui, in relazione a un bene o una qualità posseduta da un altro, si prova spesso astio e un risentimento tale da desiderare il male di colui che ha quel bene o qualità.
Una mattina della scorsa settimana, mentre tornavo da scuola, ho sentito alla radio una trasmissione in cui intervistano lo psicologo Raffaele Morelli, psicologo che apprezzavo molto tempo fa ma ora mi è scaduto a causa della sua commercialità e continua presenza in tv e in libreria. Vi confesso però di averlo rivalutato da quando ascolto i suoi interventi il martedì mattina su rtl102.5.
L’argomento era “il rapporto tra il lavoro e se stessi“, in pratica come noi persone ci vediamo rispetto al lavoro che svolgiamo. Ciò che ha attirato la mia attenzione sono state le numerose risposte da parte del pubblico, ovvero il fatto che da questo argomento gli ascoltatori hanno manifestato un sentimento non bello, perché chi ha parlato con entusiasmo del proprio lavoro non ha raccolto solo i complimenti, ma soprattutto le critiche e l’invidia da parte di un coro di persone che sanno solo dire “ohhh come sei fortunato tu che svolgi un lavoro che ti piace, ma perché non vieni a fare anche il mio?!”.
A me questa cosa ha colpito, ma non troppo!
Prima di raccontarvi come la penso vorrei lasciarvi le parole di Morelli che ho trovato decisamente interessanti.
Alla domanda “perché reagiamo così?”, Morelli ha fornito una risposta strepitosa che vorrei trascrivere interamente parola per parola per non tralasciare nulla: “la vita è fatta di due qualità: soddisfazione e insoddisfazione. Quando noi siamo prigionieri dell’insoddisfazione, noi ci riempiamo di gelosie, di invidie, di paure, di insoddisfazioni e soprattutto di rabbia, di tanta rabbia. E quindi crediamo che il mondo ci sia nemico, ostile, e non sappiamo che più ci riempiamo di rabbia e di ostilità e più il lavoro che sogniamo di trovare non lo troveremo mai…… Molte persone distruggono le loro vite perché semplicemente vivono di rancori“. Aggiunge poi che il pensare con rabbia a ciò che non abbiamo è la causa di molti disturbi psichici e somatici.
Credo che l’invidia sia un sentimento molto, e forse pure troppo, diffuso in questo periodo. Non mi va di dire che la colpa di tutta questa invidia sia da attribuire alla crisi, al periodo brutto che l’Italia sta attraversando, mi sembra di cadere nelle solite frasi fatte che ormai mi hanno stancata.
Vorrei invece urlare “MA BASTA!!! CHE NOIA!!!”.
Possibile che la gente oggi sia solo in grado di invidiare?!!!!
Possibile che oggi le persone non siano più capaci di vivere la loro vita, fatta di bello e brutto, buono e cattivo, difetti e pregi, alti e bassi. Possibile che queste persone non si rendano conto che invidiando l’erba del vicino sempre più verde della nostra, non si rendono conto che stanno abbandonando e lasciando al degrado il loro giardino (passatemi la semplicità della metafora!).
Ma perché queste persone che continuano ad essere gelose e invidiose di tutto quello che hanno gli altri, notando solo ciò che a loro manca non si rendono conto che si stanno solamente facendo del male e stanno vivendo un’esistenza sterile e vuota?!
A me lascia veramente perplessa questa cosa. Anzi, mi intristisce!
Una frase, in particolare, pronunciata dallo psicologo Morelli mi ha colpita: “la vita è tua, non c’entrano gli altri”.
Si, ha proprio ragione! La nostra vita ci appartiene, non sono gli altri che la gestiscono, siamo noi che la governiamo, la dobbiamo vivere e la dobbiamo scrivere giorno dopo giorno. Allora perché dobbiamo passare così tanto tempo ad invidiare la vita degli altri senza renderci conto che non stiamo vivendo la nostra esistenza e così facendo continuiamo a restare in conflitto con il resto del mondo?!
Ma non sarebbe più bello, stimolante e entusiasmante vivere il bello e il brutto che la vita ci sottopone. Non sarebbe più intelligente renderci conto che tutti vivono una vita fatta di pregi e difetti. Capire che nessuna vita è perfetta in assoluto e che non esistono i fortunati o gli sfortunati. Riflettere che la fortuna e la sfortuna siamo noi a gestirle e che non vengono da sole, perché tutti sbagliamo ma poi sta a noi rimediare agli sbagli.
No. Probabilmente non è possibile, altrimenti non ci sarebbero così tante persone invidiose, gelose e cattive.
La chiave di tutto sta nel rancore, il fatto di pensare che gli altri hanno avuto in dono qualcosa mentre noi no! Ma se ci fermiamo un attimo a riflettere questa è una vera e propria sciocchezza perché ognuno di noi possiede delle qualità, delle caratteristiche che lo contraddistinguono, dei talenti, capacità lavorative che vanno applicate, sfruttate al meglio per poter ottenere il massimo.
Ricordo ancora con un po’ di dolore (perché a me le persone che invidiano tutto ciò che gli altri posseggono e loro non potranno mai avere, mi mettono tristezza) gli attacchi subiti in un paio di miei vecchi post da parte di un anonimo che poi si firmò. Al momento non misi a fuoco i motivi di tale attacco, ma con il tempo, leggendo e rileggendo i suoi vari commenti ho capito che si trattava solo di tanta invidia e gelosia nei confronti del mio stile di vita.
Sarò una persona ingenua, dannatamente semplice e tremendamente serena e solare, ma posso confessarvi in tutta onestà che non ho mai invidiato nessuno! Certo mi piacerebbe avere le t@@@e e il sedere della Canalis però magari il cervello di Rita Levi Montalcini, l’ironia della Littizzetto, essere sposata con Brad Pitt, vivere in Nuova Zelanda così da poter imparare la Haka e andare in vacanza alle Fiji.
Certo, io sono fortunata perché provengo da una famiglia meravigliosa che pur avendo mille difetti ha fatto cose incredibili. E sulla mia strada ho avuto la fortuna di incontrare mio marito che è una persona straordinaria con la quale abbiamo deciso di intraprendere una vita da espatriati che porta con sé tanti pregi e difetti. La fortuna ha voluto che avessimo due figli fantastici e sempre la fortuna ha voluto che incontrassi l’amica Mimma con la quale, sempre grazie al fato, abbiamo intrapreso un’attività che ci entusiasma ogni giorno.
Scherzi a parte, la fortuna non è tutto perché siamo noi che la governiamo, gestiamo e la attiriamo. Un po’ come gli esami all’università, per metà era fortuna ma l’altra metà era il livello di preparazione!
Sarò una sognatrice ma vorrei tanto un mondo senza invidia. Vorrei che l’energia di tutti fosse spesa in modo migliore. Vorrei far capire che ci sono persone che badano semplicemente a vivere la propria vita. E se questo mio desiderio non potrà essere realizzato farò in modo che almeno i miei figli si entusiasmino per i successi degli altri, le scelte coraggiose, che arrivino a pensare che “allora i sogni, i desideri si avverano” che chi semina raccoglie…e non ” tutto facile per lui…”.
L’invidia non serve a niente. Non produce nemmeno energia propositiva.
Firmato Pollyanna.
Emauela says
Ecco mi trovi d’accordo in tutto e per tutto! Brava, l’invidia è secondo me, in assoluto, il peggiore dei mali del mondo! Amica sei saggia!
drusilla says
Grazie amica! E’ che a me questa parola di cui tutti abusano in questo periodo qui in Italia mi fa venire tanta rabbia perchè essere invidiosi porta solo negatività e spreca energie positive.
Mamma Avvocato says
Questo post è semplicemente meraviglioso!
Io ammetto che qualche volta ho provato invidia per gli altri, salvo poi rendermi conto da sola che non è tutto oro quello che luccica e che tutti facciamo fatica ad ottenere ciò che abbiamo. perchè nessuno regala niente e anche chi magari arriva dov’è grazie ad una raccomandazione, in qualche modo dovrà ripagare il favore o comunque daersi da fare per mantenere ciò che ha e quindi l’impegno e la fatica toccherà anche a lui.
E poi, togliere agli altri, mica ci da qualche cosa in più!
La rabbia è un sentimento più complesso. La maggior parte delle volte, secondo me, quando ci arrabbiamo con gli altri è perchè dobbiamo sfogare la rabbia che abbiamo verso noi stessi e qualche nostra presunta o vero incapacità.
Dovremmo volerci tutti più bene e volerne di più agli altri.
La crisi alimenta il senso di sconfitta e l’insoddisfazione ma non giustifica certo l’invidia, almeno non quella cattiva.
Perchè esiste anche l’invidia sana, quella che si avvicina e sconfina nell’ “ammirazione” e ci spinge a migliorare noi stessi.
drusilla says
Concordo, spesso la nostra rabbia verso gli altri è un modo per di arrabbiarsi verso noi stesso, verso un qualcosa che non siamo in grado di fare o affrontare.
L’invidia sana è importante, perchè ci permette di migliorarci e ci stimola a fare meglio.
Graziella says
Dru, mai provata l’invidia, nemmeno nei momenti peggiori, ho provato la rabbia, quella si, ma l’invidia e il desiderio di vendetta non mi appartengono, conosco una moltitudine di persone invidiose, sia sul lavoro che nella vita quotidiana e per assurdo nessuno, ma proprio nessuno si dichiara invidioso (ed io ho esordito dicendo che mai ho provato invidia) E’ difficile saper riconoscere i propri difetti, le debolezze i momenti sbagliati, è difficile riconoscere “all’altro” la stessa nostra umanità, e si, è da ingenui pensare che il mondo possa esistere senza invidia, cattiveria, gelosia. Il mondo è quello che vedi: molto brutto e molto bello, e non c’è Paese, latitudine, etnia, che si salvi, in questo gli esseri umani sono tutti uguali. Però, che bello sarebbe il mondo senza cattiveria, eppure persino la cattiveria ha fatto avanzare l’umanità, se ci pensi. C’è tanta solitudine e tristezza e insicurezza, nessuno spazio di ascolto, ci sono persone piene di se, che hanno “se” al centro di tutto e pur credendosi sensibili e attente, non lo sono, non ascoltano, non amano gli altri. Ci sono persone profondamente insicure e questa insicurezza talvolta si trasforma in rancore, ci sono persone che semplicemente amano la loro vita e quello che hanno, pertanto non capiscono il dolore altrui. Insomma è tutto così complicato, così “umano” Ho conosciuto personalmente la cattiveria, il tradimento, l’arrivismo, l’insensibilità, ma ho conosciuto e conosco anche l’amicizia, l’amore, la simpatia, la solidarietà. Amo gli esseri umani, persino quelli che strozzerei.
drusilla says
Anche io Graziella amo gli esseri umani ma mi fa così male sentire tante persone che provano quell’invidia cattiva che non ti permette di vivere la tua vita serenamente ma ti offusca la mente con cattiveria e bruttezza.
Io comunque sarò sempre me stessa, nella mia ingenuità e semplicità!
MaryA says
Bello questo post, e da tempo me lo aspettavo. Belle le parole scelte, e nonostante neanche io ami Morelli, le sue parole mi sembrano giuste per definire il sentimento in questione.
E’ vero, la non facile vita che “subiamo” in patria ci porta spesso a canalizzare e sbollire le nostre frustrazioni verso chi è riuscito ad espatriare approdando in lidi a nostro giudizio più soleggiati e felici di quelli in cui siamo ancorati noi, senza però riflettere e ammettere quanto sia in realtà difficile maturare e attuare un simile cambiamento….è un po’ come tuffarsi prendendo per mano i propri cari, in un mare di cui non si conoscono appieno ne la profondità ne la vastità di insidie, ma sperando sempre di rimanere tutti insieme a galla.
Seguo diversi blog, di diverse donne, mogli e madri, che per scelta o per bisogno vivono fuori dall’Italia. Alcune nonostante non le conosca, a pelle (o forse a “computer”) non mi piacciono per i modi, per le idee, per l’assoluta e indiscussa verità dei loro commenti (ma non mi piacerebbero comunque neanche di persona viste le diversità caratteriali). Altre invece, nella loro quotidiana normalità sono meravigliose e mi rammarica molto il fatto di non conoscerle.
A volte, invidio anche io. INVIDIO, sissignore, ma cerco di farlo nel senso buono, nel senso “costruttivo” (se lei/loro ci riescono, posso farcela anche io), nella normalità che trasmettono io ne comprendo la difficoltà che sta nel definire “normale” una vita in terra straniera, nel gestire le mille, nuove situazioni che si presentano, creare e condurre le proprie attività commerciali, regalando a noi il sogno che impegnandosi, sacrificandosi e ricercare una vita migliore al di fuori delle nostre città, delle nostre montagne, è ancora possibile. Quindi è bello venire a conoscenza dei vostri svaghi, dei vostri viaggi, delle vostre famiglie e dei vostri successi commerciali e personali, e che magari in patria non si sarebbero mai concretizzati. Questa è la mia invidia….e poi, chiunque ha la libertà di scegliere se seguire o meno una determinata expact-blogger, leggerla, commentarla, contrariarla, ma sempre in maniera garbata anche se la vita che viviamo a poco a che fare con quella descritta. Dovrebbe essere un “dare e ricevere”….io dall’altro capo del Mondo condivido e ti do un pezzetto della mia vita e tu mi dai un po’ della tua anche se non sempre risulta essere eccezionale. Nel rispetto reciproco….credo!
Ho cercato di scrivere i miei pensieri, avendo cura di scegliere parole e riferimenti senza offendere nessuno, e senza definire bene le figure prese ad esempio. Molte di voi brillano nel firmamento delle blogger e la vostra luce illumina le giornate a volte per niente facili, di chi timidamente vi legge. Spesso si leggono dei post straordinari che inevitabilmente ci rendono “invidiose” delle vostre esperienze, quella che io definisco “invidia motivazionale” (esisterà??????) ma pochissime expact-blogger sanno essere coinvolgenti, interessanti, brillanti ed esaustive e ovunque esse vivano ci regalano momenti per cui dire “Internet Santo Subito”.
Chiedo scusa per la lungaggine e gli errori e allego un abbraccio virtuale fortissimo.
mimma says
Che bel commento. Grazie mille!!! Il post l’ha scritto Dru ma come al solito condivido tutto. Inoltre lei è la donna meno invidiosa che io abbia conosciuta….mi piace l’invidia motivozionale…..
Greis says
Applauso. Bellissimo post Dru hai espresso tutto semplicemente come è e come dovrebbe essere. L’invidia è una brutta bestia diceva la mia nonna. Se ti morde sei fottuto aggiungeva mio nonno! Vero.
Un bacione
drusilla says
Grazie mille Greis!
Anche la mia nonna diceva che l’invidia è una brutta bestia ma preferisco l’affermazione che aggiungeva tuo nonno!!!
Sissi says
Bellissimo post! Non sono una vostra lettrice abituale, mi piace “spulciare” i vari blog, ad alcuni arrivo per caso, altri me li suggeriscono gli amici…quelli expat mi piacciono un sacco, in passato ho viaggiato molto e se allora ci fosse stata tutta questa tecnologia magari una “travel-blogger” lo sarei stata anch’io! Quello che spesso mi colpisce e’ però, indipendentemente dal tipo di blog, l’esagerato egocentrismo da parte di chi li scrive, un’esaltazione di se’ e di quanto lo circonda che voglio dire, manco fosse Tolstoj dopo aver scritto Guerra e Pace ….!!!!! E poi i commenti, tutti belli, carinissimi, baci ed abbracci…. Cioè, non è mica possibile che non ce ne sia UNO in disaccordo (garbato, ovvio, non volgare) con chi scrive? ? Leggo qui che in passato avevi avuto critiche…ma ben vengano! E’ bello confrontarsi, scambiarsi idee, punti di vista e non fare tutti gli yesmen o yeswomen….
mimma says
allora sissi torna a trovarci più spesso….in ogni caso benvenuta. Anche a me piacciono molto i confronti utili. E in generale adoro i blog degli expat perchè hanno rinconquistato il piacere della scoperta, anche delle piccole cose, il gusto di stare bene con cose piccole. Forse per quello sembriamo esagerati. Ma in un mondo di lamentosi….ben venga un gruppo di pollyanna..
..
drusilla says
Ciao Sissi, è un piacere che tu sia passata da qui!
Il confronto è importante in un blog come nella vita, perché ti fornisce la possibilità di riflettere sulle cose, cambiare idea o semplicemente metterti in discussione.
Elena says
Che belle parole! Anche io che vivo fuori dall’ Italia da circa 20 anni ho avuto a Che fare con persone Che mi indirizzavano quei commenti. A me però danno più tristezza Che altro. Credo Che sia lo sfogo di persone Che non vedono attorno a sè alcun cambiamento positivo. Noi guardiamo la tv Italiana e ci impressiona la negativitá di come sono interpretate le cose Che succedono, credo Che anche in Italia ci siamo tante persone ed eventi molto positivi, ma si tende a dar voce al peggio….
Comunque il concetto è Che noi alla fine siamo fortunate effettivamente possiamo spostarci ogni pochi anni e rimetterci in gioco, dare ai nostri figli una educatione Internationale in un ambiente stimolante e e. …. E.
drusilla says
Hai ragione, gli invidiosi alla fine mettono tristezza!
Miriam says
Pollyanna ci ha sempre visto lungo. Se solo non la considerassimo sempre un libro per ragazzi, potrebbe insegnarci tante cose belle tutti i giorni. A tutti. A me, per lo meno, ha sempre insegnato tanto.
Condivido tutto quello che scrivi in questo post. Dobbiamo lavorare sodo su noi stessi, ma si può essere contenti di quello che si ha, non portare rancore e non fermarsi solo a guardare gli altri. Quando siamo partiti per l’Inghilterra, ho mollato tutto per il lavoro di mio marito. Un mio bel lavoro che mi dava tante soddisfazioni, tanti amici, la mia famiglia, una vita bella. A volte, quando ti prende la stanchezza, quando il tuo lavoro ti manca, quando vorresti accanto a te l’amica di sempre, è facile cadere nel rancore e rinfacciare la scelta dell’espatrio. Ma è li che si vede la Pollyanna che c’è in me. Io sono venuta qua per amore di mio marito, marito che amo alla follia e che non cambierei per nessuno al mondo. Amore per i miei bambini che stanno crescendo bilingue in un ambiente stimolante e multiculturale. Amore per me stessa che ogni giorno imparo qualcosa di nuovo. E ricomincio ogni giorno. Io provo così quando ci sono attimi di difficoltà, ricominciare sempre. :)E con noi, come famiglia, funziona! Un abbraccio, Miriam
Federica says
bel post! Azzeccato per la mia attuale situazione!
Io ho avuto la fortuna di vincere la lotteria per la green card e tra qualche mese faró il grande passo, quello di trasferirmi negli Stati Uniti, con il mio neo marito.
Ecco, la mia famiglia mi ha sempre appoggiata, sono contenti e un pó tristi perché partiró, ma è normale.
Con la mia famiglia acquisita, invece, le cose non vanno proprio così. Specialmente mia cognata, precisamente la moglie di mio cognato, ha messo parola in fatti che proprio lei NON RIGUARDANO! mi sono sentita dire tante di quelle cose, permettetemi di dire, da questa STRONZA sfigata, cose che nessuno mi ha aveva mai detto, del tipo che sono un’ egoista (!!), che cosa pensiamo di trovare una volta trasferiti e cose così, la cosa bella, è che dopo una bella litigata, sulla sua pagina Facebook compaiono i classici stupidi post modelle come sfondo e con frasi del tipo “ti distruggo” che non hanno il minimo senso e post sulla coscienza….!!
Donna di 30 anni e madre di un povero figlio, questa spreca ancora tempo con queste cose, oltre che ovviamente sparlare di me, e questo punto mi viene da dire solo una cosa, a lei, che tanto adora gli USA, ma cara mia, spero tanto leggerai, ma la tua…..SARÀ MICA APPUNTO INVIDIA???!!!
drusilla says
Credo che questa sia dannatamente Invidia, con la I a caratteri cubitali!!!
Fantastico che avete vinto la green card!!! Ti faccio un mega in bocca al lupo e magari fammi sapere come procedono le cose, come vi state organizzando, cosa farete. Lo sai che mi incuriosisce veramente tanto.
Ti auguro tutto il meglio, alla facciaccia di tua cognata, anzi la moglie di tuo cognato.
Federica says
Scusate per gli errori grammaticali, ho scritto con il telefono e ho anche il correttore automatico! 😛
Mamma in Oriente says
Bellissimo post Drusilla!
Non sono una persona invidiosa, ma ho letto con interesse perché negli ultimi anni mi è capitato spesso di provare rabbia, come si dice qui sopra quella per qualcosa di sé stessi di cui si è insoddisfatti. Per fortuna però la mia rabbia non si riversa sugli altri (oddio forse un poco su mio marito ogni tanto!). La tengo molto dentro e devo imparare invece a tirarla fuori e trasformarla in energia e carica positiva per provare ad inseguire i miei sogni con più determinazione.
Grazie per gli spunti di riflessione!
un abbraccio
drusilla says
Grazie Mamma in Oriente, i complimenti da te mi fanno arrossire!
Tu sei una persona così bella, vera e sincera che non potresti mai essere invidiosa di qualcosa o qualcuno. Per quanto riguarda la rabbia dovresti iniziare a buttarla fuori, fa bene. Urla, sfogati, comprati un sacco per dare pugni e calci, tenerla repressa dentro di noi ci fa male.
Un abbraccio
Emme - momsabouttown says
Brutta l’invidia. ogni tanto ci casco pure io e non mi piaccio per niente. Poi però ho un trucco: la analizzo e la trasformo in energia creativa per migliorarmi, per mettermi in discussione.
drusilla says
Non ci credo che tu sia invidiosa! Sarà stata invidia sana, quella che ti spinge a voler fare meglio e di più.
Sara says
Si…ma…
Mentre leggevo il post ho riconosciuto diverse cose che spesso ho pensato, nel mentre la bimba si è svegliata xbere e tornando a letto ho dato un occhiata fuori dalla finestra, fuori stavano passando 3 uomini della maintenance (qui sono le 5 del mattino, da dove vivono loro a qui cè più di un ora e mezza di strada…fanno turni di 12 o più ore…)
Vivo ad Abu Dhabi, mi capita spesso di vedere questi ragazzi fare lavori duri e mal pagati, per non parlare di quelli che lavorano nei cantieri edili…
Cosí ho pensato “come possono non invidiarci provare rabbia?”
E da qui mi sono partite riflessioni sulla situazione in medio oriente e sul perchè nella scuola di mia figlia hanno intensificato controlli e sicurezza.
Non lo so…è un mondo difficile…e è mattina presto
Ale says
Ciao! Avete proprio ragione!
Io non ne posso più degli invidiosi.
Come voi, vivo fuori dell’Italia da anni e non è passato giorno che non abbia subito l’invidia di qualcuno.
Il problema è che l’invidioso non è solo dannoso per se stesso ma soprattutto per il prossimo.
L’invidia non va sottovalutata. Chi invidia è capace di qualsiasi bassa azione pure di rovinare l’oggetto della sua invidia e sentirsi meglio. L’invidioso vive in uno stato di cecità e di bassezza spirituale tali da impedirgli/le la sua situazione. L’invidioso non si rende nemmeno conto di chi è.
Per tale motivo io condanno l’invidioso e penso che la vera vittima sia l’invidiato.
Ne potrei raccontare di storie di invidiati che hanno perduto lavoro e tutto proprio a causa degli invidiosi.
L’invidia non va capita ma solo condannata e sono d’accordo con la Chiesa che la annovera fra i 7 Peccati Capitali. L’invidioso è spesso anche un accidioso. Chi ha da fare non ha tempo per guardare e criticare le vite altrui.
Buona permanenza in Kuwait 🙂
Elisa says
A me fanno tanta tristezza, penso che vivano male dentro, occupandosi delle vite altrui, rodendosi dentro. Non mi piace lo “show off” ostentato e senza ragion veduta, così come non mi piace l’invidia e la cattiveria gratuita. Vivendo semplicemente ed onestamente nulla è da invidiare… Quando sento e percepisco l’invidia giro alla larga da tali persone. I sentimenti negativi portano solo negatività…Chi è impegnato nella propria vita ed è in pace con se stesso non ha tempo di invidiare le vite altrui.
Un abbraccio cara