Tutto ciò che vi sto per raccontare è accaduto per colpa di una cena. E chi poteva essere l’organizzatrice se non lei?! Quindi, cara amica Mimma, non puoi nemmeno arrabbiarti perché la colpa è tutta tua. Insomma, in parte!!!
Una sera qualsiasi, di un giorno qualsiasi, io e il daddy decidiamo di portare i bambini a fare un giretto in bicicletta nel parcheggio che abbiamo a poche centinaia di metri da casa. Fuori l’aria inizia ad essere calda, è faticoso camminare o rincorrere i bambini che pedalano sicuri e fortissimo ma abbiamo bisogno di sgranchirci un pochettino le gambe e soprattutto scambiare due chiacchere mentre i bimbi si sfogano. Vedo Mattia un po’ teso, molto stanco, il periodo lavorativo che sta affrontando è faticoso e molto impegnativo, tanti progetti che si portano con se tanti pensieri (come è normale che sia quando si lavora!).
Mentre la chiave gira nella toppa della porta, il telefono di Mattia sta squillando in casa. Ci affrettiamo, ma appena lui impugna il suo cellulare questo smette di suonare.
Il numero è privato ma lui sa da chi arriva quella telefonata.
Lo vedo agitarsi, andare in camera per provare a reperire il numero e richiamarlo. Prova e riprova ma nulla. In Italia sono le sette passate e quindi tutto è già chiuso.
Il numero è privato ma lui sa da chi arriva quella telefonata.
Lo vedo agitarsi, andare in camera per provare a reperire il numero e richiamarlo. Prova e riprova ma nulla. In Italia sono le sette passate e quindi tutto è già chiuso.
Andiamo a letto un po’ tutti nervosi e scossi da questa telefonata che aspettavamo incosciamente, ovvero speravamo di ricevere ma in realtà entrambi non avevamo il coraggio di ammettere e parlarne per paura di crearci false speranze ed illusioni più grandi di noi.
Il giorno dopo nessuno richiama.
Il giorno successivo uguale.
Il tempo trascorre lentamente, la tensione è alta, le emozioni corrono ma il telefono continua a rimanere silenzioso…
Il tempo trascorre lentamente, la tensione è alta, le emozioni corrono ma il telefono continua a rimanere silenzioso…
Ecco che finalmente una mattina viene richiamato.
Si tratta di ottime news ma….tutto in via di definizione. Grandi cambiamenti in atto, ma nulla di ancora definito e definitivo. Ancora un po’ di attesa e tanta ansia che ha deciso di abbracciarci e non mollarci per qualche settimana.
Si tratta di ottime news ma….tutto in via di definizione. Grandi cambiamenti in atto, ma nulla di ancora definito e definitivo. Ancora un po’ di attesa e tanta ansia che ha deciso di abbracciarci e non mollarci per qualche settimana.
I giorni passano, la tensione regna sovrana in casa nostra, i nervi sono a fior di pelle e io e il daddy saltiamo per un non nulla.
Nel frattempo è giunto il momento di iniziare a preparare le valigie per tornare in vacanza in Italia. Un presentimento mi accompagnava durante questi miei preparativi e per questo io tardavo a chiudere i bagagli, per paura di dimenticare qualcosa.
Nel frattempo è giunto il momento di iniziare a preparare le valigie per tornare in vacanza in Italia. Un presentimento mi accompagnava durante questi miei preparativi e per questo io tardavo a chiudere i bagagli, per paura di dimenticare qualcosa.
Altra telefonata, questa è una conferma.
Ok, il posto è tuo!
«Amore, sei pronta a cambiare? Credo che a breve lasceremo il Kuwait!»
Queste parole pronunciate nel salotto della casa che da tre anni e mezzo ci ospita a Kuwait City mi bruciavano sulla pelle come uno schiaffo inaspettato.
L’entusiasmo per un cambiamento, per il cambiamento, quello che Mattia da tempo aspettava, ha iniziato a combattere con la mia voglia di rimanere ancora un anno in Kuwait. Naturalmente non ho pensato nemmeno per un minuto di far rifiutare questa offerta al daddy ma, egoisticamente, la mia mente ha passato in rassegna tutti i mesi, i giorni e i momenti indimenticabili vissuti in questo polveroso paese.
Preparare le valigie per tornare per le vacanze si è trasformato in una preparazione di bagagli definitivi. Ogni luogo, ogni persona che mi circondava emanava un profumo inebriante di ricordi.
Ciò che più mi ha ferito in questa situazione è stata la non possibilità di gridare e urlare a squarciagola il mio saluto al Kuwait. Avrei voluto andare sulle Kuwait Towers e urlare a tutto il paese “io me ne vadoooooooo! Grazie Kuwait!!!!”.
Ma non è stato possibile.
Ma non è stato possibile.
Ho versato lacrime in segreto, chiusa nel bagno di casa per non farmi vedere dai bambini, per non far sapere a nessuno che ce ne stavamo andando e per non mostrare a Mattia la mia tristezza.
Ho svuotato armadi carichi di ricordi.
Ho aperto scatole che contenevano vecchi vestiti, giochi rotti, fotografie, biglietti di auguri, documenti….insomma tutto ciò che si può collezionare in tre anni e mezzo di vita vissuta in una qualsiasi casa in un qualsiasi paese nel mondo.
Ma il 7 giugno, quando di corsa chiudevo le valigie, non sono più stata capace di trattenermi e ho iniziato a singhiozzare come una bambina.
Forse noi donne siamo esageratamente sentimentali, spesso ascoltiamo troppo quello che ci dice il cuore ma in quel momento avevo bisogno di lasciarmi andare ed esprimere ciò che realmente provavo.
Il 7 giugno ho salutato il Kuwait. E’ stato un addio e non un arrivederci, si perché noi a settembre non ritorneremo.
I bambini non ricominceranno la mitica TES, quella scuola inglese che tanto ho desiderato per i miei bambini, con la quale ho dovuto lottare per riuscire ad iscriverli e che ho veramente amato.
Non ci riscriveremo più al nostro club, quello che mi ha accolto e tenuto compagnia per un’infinità di mattinate, quello che ha visto crescere e cambiare i miei figli, quello che mi ha permesso di conoscere prima Federica, poi Mimma e infine Manu assieme a tante altre donne e mamme straniere meravigliose. Non guiderà più la mia adorata Discovery.
Non farò più la spesa nel mitico Sultan.
Non andrò più in giro per mall.
Non berrò più un mochaccino al Marina Crescent in compagnia dell’amica russa, scozzese, americana, inglese o libanese.
Non mi fermerò più a chiaccherare con i ragazzi che lavorano alla reception del mio building per cercare di capire chi sono i nuovi inquilini al quinto piano.
E soprattutto non varcherò più la soglia di quella casa che il 31 gennaio del 2011 ci accolse a braccia aperte anche se arrivammo con un Riccardo urlante e puzzolente e un Tommaso stremato dal viaggio ma entusiasta della sua nuova cameretta da bambino grande.
In questa casa lascerò tanti ricordi, tante emozioni vissute, le voci delle persone amiche che sono venute a trovarci nel corso dei mesi e che hanno condiviso con noi un pezzo importante della nostra vita.
E tutto questo per colpa di una cena organizzata da Mimma, in una sera qualunque di una settimana qualunque….
Non mi rimane che urlare: “Grazie Kuwait!”.
Mi fermo qui perché le lacrime già scendono veloci e mi bruciano le guance.
Una nuova avventura ci sta aspettando. Un nuovo deserto mi accoglierà. Siamo pronti (forse!).
I dettagli ve li fornirò nel momento esatto in cui anche io ne sarò informata, perché per ora è in via di definizione…
Lacrime, pelle d’oca, piena consapevolezza di quello che stai provando ( per non parlare anche di Mimma!). Essere expat vuol dire anche questo. I cambiamenti arrivano, come un tornado. Prima ti svuotano poi ti accorgi di quanto hai ricevuto in questi anni e infine ti riemozioni per le tantissime e nuovissime esperienze che ancora ti aspettano!
Un abbraccio
http://www.bonjourchiara.com
I cambiamenti per noi expat sono all’ordine del giorni, ne sei consapevole anche se non sei mai veramente pronto. Però sono quelli che ti tengono viva, energica e che alzano l’asticella dei tuoi limiti, che ti permettono di metterti in gioco e affrontare la vita con più sicurezza e consapevolezza.
Un abbraccio e grazie Chiara!
Drusilla ma no puoi andare con lui? Che lavoro fa tuo marito? Lo hai seguito a kuweit city perché non lì? Dai che un anno è lungo….
Purtroppo ci sono cose e tempi che vanno rispettati, prima di un anno sarà impossibile seguirlo in Arabia Saudita. Questi dodici mesi ci godremo nonni, zii e amici italiani oltre a tutto quello che ci è mancato fino ad oggi: cibo, vino, cultura, paesaggi e l’inverno!
Un abbraccio
Che lacrime Dru ❤️ come capisco! Io sono qui in Arabia che ti aspetto in ogni caso!! Un abbraccio forte virtuale ad entrambe e uno vero a te in caso capitassi presto in Arabia 😘
Amica per fortuna ci sei tu in Arabia!!!!!
è per questo che non ho mai pensato di incontrare Mimma a cena!! ;). Comunque questo colpo di scena non me lo aspettavo Drusilla! Sei riuscita a custodirlo bene e su FB non è trapelato niente in questi mesi. Ma continuerai a scrivere sul blog, vero?
Certo che continuerò a scrivere sul blog, noi siamo le mamme nel deserto. Il deserto non è solo quello vero del Kuwait ma anche quello in cui mi ritroverò a vivere dopo cinque e più anni di assenza dall’Italia. Tutto è come nuovo (scuola, amicizie, stile di vita, casa….), anche se per fortuna ho alcune amiche meravigliose che mi renderanno tutto più facile. Diciamo che non avrò tempo di annoiarmi…
Mmm quante emozioni! Capisco il mix e vi auguro buona fortuna per tutto, con lo spirito positivo che hai sicuramente ogni ostacolo diventera’ avventura e occasione di crescita e scoperta.
Grazie mille Riru!!!!
Rileggendo questo tuo racconto,non sono riuscita a trattenere un bel pianto , nonostante anch’io con ansia abbia vissuto quel periodo di novità , di ansia e di un addio al kuwait qui in Italia lontani da voi Vi stimo e vi auguro il meglio Vi aspetto domani a Canneto
Grazie carina!!!
Se non fossi qui in ufficio mi metterei a piangere, per la commozione, per condividere con te i sentimenti che provi e … (sono un’egoista lo so) perché forse in questo prossimo anno a venire, potrò rivederti, bella, forte, coraggiosa, fantastica donna! ma anche perché Mimma è la tutta sola …. lo so ci sono altre amiche, un’avventura da vivere, però in due è meglio. Un abbraccio grande. PS però l’Arabia … per una donna è dura, ma tu lontano dal tua attuale marito mica resisti …
Mitica Graz, quest’anno vorrei proprio riabbracciarti. Anzi, facciamo che una mattina mi fai da guida e mi porti in giro per Brescia che non l’ho mai veramente vista come una tursita e non la conosco bene.
L’Arabia è il peggio che possa a capitare ad una donna, lo so, ne sono consapevole, ma purtroppo non possiamo scegliere la destinazione di dove andare a lavorare e quindi cercherò di trovare tanti lati positivi in un paese dove per le donne c’è poco da stare allegre. Però laggiù mi aspetta una fantastica amica blogger e quindi tutto sarà più facile.
Mimma mi mancherà tantissimo ma non ci voglio pensare!
Un abbraccio
Deve esserci qualche congiunzione astrale particolare perche’ questo 2014 e’ anno di cambiamenti per tanti!
Suppongo che sara’ dura per te e per i bimbi stare lontano da daddy ma avrete le vostre buone ragioni.
Vi auguro il meglio, per tutti voi e che questa fase di transizione sia comunque motivo di crescita!
Mi fa strano pensare a te e Mimma divise e immagino quanto sia dura per entrambe.
In bocca al lupo per tutto!
Fabiana tu ne sai qualcosa di cambiamenti, vero?!!!!
Stare lontano dal daddy non sarà facile ma ancora più complicato sarà ricostruirsi un’esistenza in Italia dove non vivo ormai da più di cinque anni. Ma il cambiamento è normale per noi espatriati, a noi piacciono le sfide!!!!
che bello Drusilla, mi sono emozionata tanto, fino alle lacrime. Vi auguro ogni bene e tanta tanta serenità e gioia…ovunque andiate 🙂
Grazie mille Maddalena!!!!
Un abbraccio forte forte anche a voi che rimanete in Kuwait.
Non lo sapevo, ho letto con il magone. 🙁
E’ stato un bel colpo di scena….
Un abbraccio
oooh che colpo di scena!! vi abbraccio entrambe. Drusilla in bocca al lupo a tuo marito per i nuovo lavoro e a te per tutto il resto!
Crepi Mamma Congelo!!!! Un abbraccio anche a voi!
Bell’articolo Drusilla…..molto commovente ;-)! Purtroppo i cambiamenti sono sempre difficili da affrontare ma siete una bella famiglia e sarete abbastanza forti da affrontare il tutto! Un grande abbraccio va anche a Mimma ma glielo darò di persona dato che l’aspetto qui in Kuwait già da qualche giorno! Andrea “l’arabo”!
Grazie Andrea l'”arabo”!!! Sono dell’idea che tutti questi cambiamenti ci fortificheranno come famiglia, basta affrontarli con il sorriso sulle labbra!
Abbracciami la mia super amica Mimma!!!
io, ecco per quanto trovi esotica e accattivane l’idea di “andar via, cambiar vita, andar per il mondo”, io non credo ce la farei mai, a cambiar così spesso, ad essere oggi qui domani chissà, a star lontano dagli affetti, dalle amicizie, che siano quelle che restano in patria, piuttosto che quelle lasciate nei paesi nuovi. e un anno lontano da mio marito..o mio dio, no, non ce la farei proprio. quindi niente, volevo dirti che sei coraggiosa e forte. e anche un po’ “pazza” in senso buono, ovvio! 😉
vi auguro tutto il meglio per questo nuovo inizio, in bocca al lupo!
Grazie mille Shaula!
Un po’ pazzi lo siamo tutti quanti noi expat!!!
Non avrei mai immaginato di leggere ciò che scrivi in questo post così presto…e non riesco ad immaginarti lontano da Mimma, dopo aver letto (anzi divorato) il vostro libro!
Non so se Arabia Saudita possa dirsi un miglioramento rispetto al Kuwait, perchè prima di leggere il vostro blog pensavo, da ignorante nel vero senso del termine, che quest’ultimo fosse un posto orribile e invece…
Sono certa, però, che la tua famiglia e tu per prima saprete affrontare le nuove sfide che si profilano con ottimismo, entusiasmo e moooolto successo!!!
Grazie Mamma Avvocato! Stare lontano da Mimma sarà la sfida più grande dei prossimi dodici mesi. L’Arabia Saudita cercherà di affrontarla con lo stesso spirito positivo con quale ho affrontato il Kuwait.
Inshallah
Mi dispiace proprio tanto Drusilla! Credo che quel momento tanto temuto, quello dell’addio, sia tanto doloroso, tanto…
Un abbraccio forte!
Grazie mille Sabina!!!! Lo sai che ancora fatico a crederci che tra poco non riabbraccerò Mimma e la sua famiglia in Kuwait?!!! Mi fa strano…
Oh mamma che colpo.
Certo che per Mattia non sarà per nulla semplice stare senza di voi, ricordo quella sera al lago quando diceva che senza di voi era inimmaginabile vivere in Kuwait, sicuramente non sarà semplice nemmeno x te e i bimbi. La vita è strana, un’ ennesima prova vi attende per fortuna hai i tuoi accanto che ti aiuteranno. Mi dispiace x Mimma che sentirà moltissimo la vistra mancanza. Dovrai affrontare anche l’inverno del Nord….e non sarà bello 🙂
Non sarà facile per nessuno ma noi cercheremo di affrontare questo grande e importante cambiamento con il sorriso e con tanta positività che ci contraddistingue.
Un abbraccio cara Moky
Wow! Un anno da soli in Italia è tanta roba! 🙂
Un grosso in bocca al lupo per la vostra nuova avventura! Coraggio, sei fortissima!!!
E’ tantissima roba Rachele, forse troppa!!!!
Crepi e inshallah…
quanto piangere, nonostante lo sapessi gia’
e anche io non ce la faccio piu, vorrei poterlo sologridare ovunque e scrivere ovunque, sto per implodere
Cosa? Cosa? Cosa?
Ci credo Vale, ne so qualcosa….
Dai che sei fortissima anche tu. Un mega in bocca al lupo a noi!!!!
Questo commento è stato eliminato dall’autore.
Vi leggo da qualche tempo ma non ho mai commentato…insomma ho pianto ieri sera leggendo il post di mimma e ora piango di nuovo!..I rapporti che si creano all’estero sono speciali, forti ..cosi come lo sono le emozioni. Anche noi viviamo all’estero , in Francia per ora, poi ..chissà! Sarà dura sicuramente ma vedrai andrà bene; come tutti i cambiamenti ci sono lati positivi e negativi ma i cambiamenti stessi sono linfa vitale… un grande in bocca al lupo! Cristina
Grazie Cristina! Concordo, i cambiamenti sono vitali per andare avanti e soprattutto portano con se sempre un qualcosa di positivo.
Un abbraccio
No, non sei affatto esagerata, Drusilla. Non poter salutare degnamente un posto che e’ stato casa e’ obiettivamente brutto, anche se il motivo alla base e’ piu’ che positivo. Un abbraccio, donna forte!
Grazie CherryBlossom! Si, quello che più mi ha fatto male è stato non poter salutare a voce alta il mio amato Kuwait, un paese che mi ha regalato tanto!!!
leggo spesso silenziosamente e oggi non potevo non commentare…in bocca al lupo per questa novità, ma sul serio! io non posso capire perché son sempre stata qui, ma leggendoti immagino che oltre alle lacrime c’è una bella dose di forza. un abbraccio!
Crepi il lupo! La forza non ci manca…
Un abbraccio e grazie
Non commento l’annuncio perché per me, ovviamente, non è una “breaking news”.
Mi inserisco nella lista dei commenti per soffermarmi sulle fotografie pubblicate: hai ripreso in mano l’album più segreto della crescita dei tuoi Tati in questi ultimi tre anni. Con cura, attenzione e tempo hai scelto gli scatti a te più cari. Ci vedo tanto affetto verso i tuoi amici reali e virtuali e mi fai capire quanto i loro sentimenti e le loro sensazioni sono importanti per te.
Dirti brava è riduttivo…
/lf
Cara lf, riprendere in mano tutte quelle foto è stato molto emozionante. Non è stato affatto facile scegliere tra le centinaia di foto meravigliose, ognuna di queste porta con se un significato importante nonchè un ricordo indelebile. Grazie di cuore e un abbraccio!
Vederlo scritto nero su bianco mi ha comunque emozionata. Le case dove i nostri figli hanno trascorso i primi anni di vita, rimangono sempre luoghi speciali.
Buon proseguimento di vita!
Hai proprio ragione Mamma in Oriente, la casa del Kuwait mi rimarrà sempre nel cuore perchè ha visto crescere il piccolo Riccardo come la casa della Libia rimarrà speciale per Tommaso.
Che colpo di scena Drusilla!! Sono sicura che anche questo cambiamento ti porterà cose belle e positive, speravo tanto di conoscervi entrambe, una volta arrivata in Kuwait. Sono anch’io in fase di cambiamento: dopo 2 anni di Sicilia si rientra a Milano, per poi, appena possibile partire per Kuwait. Un abbraccio forte a te e a Mimma
Un mega in bocca al lupo Michela per la tua partenza verso il Kuwait. Vedrai che ti troverai benissimo!!!
Brividi e lacrime!