Ci siamo sposati e anche io ho iniziato a lavorare nello stesso ambito, e cosi è iniziata la nostra avventura! Abbiamo vissuto in Serbia, Romania e Bulgaria, e adesso siamo in Arabia Saudita. Veniamo entrambi dalla Sardegna, terra meravigliosa e accogliente, dove pero, purtroppo, dal punto di vista lavorativo non avevamo molte opportunità. È stata una scelta di entrambi, siamo molto legati alla nostra terra, ma quella è il nostro punto di riferimento, il nostro nido nel quale torniamo ogni volta che abbiamo bisogno di staccare “il cervello” e rilassarci.
In più appena posso, le faccio fare una full immersion nella SUA terra, in modo che non perda le radici e sappia da dove viene. Li ha amiche, cugine e dei nonni e bisnonni meravigliosi che le insegnano anche il Sardo. Insomma, ho una figlia trilingue e vivo al caldo… perchè dovrei avere dubbi??
Nel frattempo qui in compound non ho perso tempo e organizzavo uscite per le donne, eventi, ho conosciuto designer di abaya e di gioielli, organizzavo corsi di cucina e lingua italiana e feste per bambini! Insomma, non mi sono mica annoiata!
Poi ho ricevuto varie proposte di lavoro e la mia avidità ha avuto il sopravvento.
Mi sono assicurata che bimba e marito fossero felici della mia scelta, ed eccomi di nuovo al telefono e davanti al pc con nuovi clienti e partner lavorativi da gestire.
E che soddisfazione quando sono vestiti in dishdasha!!
avvero!!
Chiara T. says
Evviva Nadia e la sua positività!
http://www.bonjourchiara.com
Bonjourchiara Facebook Page
Mimma Zizzo says
e tu stai facendo i compiti?? tu sei l’altra nostra women in the desert
Abaya and Heels says
smack!
Anonymous says
Brava Nadia , tanta positività quasi da invidiare , forza donne expatriate siete fortissime ,per nessuna donna è facile, per voi è ancora più problematica ma voi siete meravigliose.Sono nonna e mamma di una meravigliosa famiglia che vive all’estero e che mi manca tanto ma che altrettanto ammiro ciao carine
Mimma Zizzo says
dai che manca poco…e torniamo tutti
Mamma Avvocato says
Questo si che è ottimismo!
Io però non mi sentirei di vivere in un luogo in cui mia figlia sarà costretta a coprirsi per uscire e non potrà guidare….meno male che per ora e’ piccola!
Brava Nadia!
Mimma Zizzo says
Nadia lavora in un ambito che ti porta a cambiare molto, di solito si sta 2,3, 4 anni al massimo. Poi finito il progetto si cambia ancora. E’ una vita da veri zingari, finchè appunto non decidi di fermarti e sono convinta che per loro non potrà mai essere l’Arabia.
Abaya and Heels says
Grazie! si non appena mia figlia sara costretta all’abaya fuggiremo di sicuro! anche perche, visto il caratterino, non credo sara facile convincerla!! poi, come dice Mimma, in genere max 5 anni e si cambia..vediamo quale sara la prossima destinazione!
antonellaVì says
mamma mia da fare invidia 🙂 bellissima vita piena ance se non penso sia sempre facile la vita da expat. Grande filosofia di vita è l’ottimismo
Abaya and Heels says
Grazie! si non è facile sopratutto con i bimbi, ma che esperienze si fanno!
Abaya and Heels says
Grazie Mimma e Drusilla! non vedo l’ora di conoscervi dal vivo! vi sento molto vicine e questo è una grande cosa! un abbraccio virtuale!!
Emme says
Brava Nadia, positiva e diplomatica. Io sono sicura che dopo 2 giorni in Arabia Saudita mi arresterebbero per aver fatto qualche gaffe, tipo sbeffeggiare la foto dell’emiro o levarmi un attimo l’abaya perché ho caldo! mi conviene rimanere in Italia 😉
Mimma Zizzo says
sicuro…tu sei pericolosa!!! ahhhhh
Anonymous says
Salve, é da un po’ che seguo sia voi che Nadia, é interessante per me la prospettiva di chi vive nei paesi del Golfo, e voi sapete raccontare con brio e curiosità la realtà che vi circonda. Ho vissuto in molti paesi arabi, ma mai in quella regione, e ora sono in Tunisia. Il deserto c’é, ma non é proprio dietro l’angolo! Mi permettete una critica costruttiva, sia a voi che a Nadia? Spesso parlate delle sfide dell’essere donna nei paesi arabi, visto alcuni limiti culturali o religiosi. Il punto é che certi limiti dipendono molto dal paese in cui si vive, quindi a volte, leggendovi, sembra che in tutto il mondo arabo sia la stessa cosa, mentre sono sicura che voi in primis sapete che ci sono molte differenze tra un paese e l’altro. Ma magari chi vi legge dall’Italia, e non ha l’opportunità di viaggiare, puo’ pensare che bisogna coprirsi con l’abaya dappertutto nel mondo arabo, quando non é cosi.
Insomma continuate cosi che siete bravissime, ma non dimenticate che non tutti quelli che vi leggono sono degli esperti del mondo arabo! PS. scusate la lunghezza! Ele
Mimma Zizzo says
Ciao Ele, grazie per il commento. Si faremo attenzione, pensavo mettessimo abbastanza riferimenti a Kuwait, perà hai ragione ci sono già fin troppi preconcetti e idee, meglio non aggiungerne di nuovi.
Katia Spada says
che dire amica??sei fantastica ma già lo sapevo!! un abbraccioneeeeeeeeeeeeeeeeeeeee
Abaya and Heels says
Grazie tesoro!!
insonne says
Cara Nadia, è un piacere leggerti, ed anche sentirti raccontare dal vivo le esperienze meravigliose che hai fatto! Se l’ingegneria ti lascia un pochino di tempo potresti scrivere un libro … pensaci, sei molto brava! 🙂 Baci Sara
Abaya and Heels says
Grazie Sara!! ahhha non ci ho mai pensato!! baci!
mammapiky says
La considerazione sulla casa la approvo in pieno, ciò non vuol dire che vivere in un paese così “diverso”, sia facile…complimenti sul serio! ….chi mi spiega l’ultima foto? Nonostante il mio inglese, non ho capito bene.
Mimma Zizzo says
semplicemente di stare attente. Il loro abaya solo lunghissimi e si posso incastarre ovunque. Ci sono cartelli analoghi vicino alle scale mobili…io qui non ne ho visti, non essendo obbligatorio indossarlo, ma l’ho sempre pensato!!! e se si impiglia???
Abaya and Heels says
E non vi dico quante volte lo chiudo fuori dalla portina della macchina… nelle scale mobili lo sollevo..aspetto da un momento all’altro una bastonata da dietro del mutawa…
Monica Loi says
Che emozione leggerti.. vi aspettiamo….<3 un abbraccio
Abaya and Heels says
Un bacio Moni!!
Graziella Pezzetta says
Sono contro i pregiudizi, ho un fratello mussulmano, una madre cattolica credente e praticante, io sono atea, i miei figli sono stati tutti e tre battezzati, così come mio nipote. Credo nella libertà di pensiero, nella libertà di essere quello che si vuole essere, come si vuole essere, amare chi si vuole, l’unico limite che mi pongo e che pongo anche agli altri è che la libertà non danneggi la libertà altrui. Detto questo: il post è veramente bello, piacevolissimo leggere delle esperienze di altre donne coraggiose e intraprendenti, particolarmente se vivono in paesi “molto difficili” specialmente per le donne. Certo non in tutti i paesi arabi è obbligatorio coprirsi, e in moltissimi paesi a maggioranza mussulmana la vita per le donne non è particolarmente opprimente. Mia madre ha vissuto in Africa, prima in Camerun e poi nello Zaire dove la presenza mussulmana è consistente, ma la convivenza coi cristiani era assolutamente normale. C’è però un limite secondo me che, per ora, è invalicabile nei paesi Arabi, ed è che gli stati Arabi sono “confessionali” è la religione a dettare la vita delle persone e il Corano non è particolarmente favorevole alle donne. Quindi quando sento la difesa dei comportamenti verso le donne, rimango sempre molto perplessa. Partendo appunto dal presupposto che la libertà è sacra, io rivendico il mio diritto, come donna, ad essere libera di non adeguarmi, di non condividere, di non sottomettermi. Per me è chiaro e logico e “naturale” Non lo è per moltissime persone.
Abaya and Heels says
Sono d’accordo con te. Il problema è che mentre in alcuni paesi c’è la liberta di pensiero e di culto, qui non c’è scelta alcuna. E’quello. Se hai un credo diverso è VIETATO esprimerlo. E c’è l’arresto o la morte. Non scherzano mica! E anche i pensieri,meglio non dirli a voce alta o scriverli troppo! l’ironia è un mezzo che loro poco apprezzano e capiscono. Detto questo, essendo qui per lavoro e non per piacere, mi adeguo al paese in cui sto, per forza di cose!
Graziella Pezzetta says
E ti ammiro enormemente per questo!
Anonymous says
Ciao Amica ;-)! Bellissima intervista e bellissima esperienza la tua, nonostante il paese difficile nel quale ho vissuto da bambino! Ricordo ancora le nostre giornate passate in Italia….salutami il resto della family e speriamo di incontrarci presto!
Ancora complimenti, Andrea
Abaya and Heels says
A presto Andre!!
Anonymous says
Brava Nadia!!!
..e aggiungo che non solo è brava ed ha una forza d’animo notevole, ha pure una santa pazienza nel consigliare una rintronata indecisa come me, estranea che la importuna via mail 😉
Francesca
Abaya and Heels says
ahhahah si cerco di far espatriare la gente! dovro aprire una agenzia viaggi mi sa!!
Nunzia Cillo says
Bellissima intervista, mi ci sono ritrovata moltissimo 🙂
Complimenti per la forza e per il coraggio!
N.
Fede says
bellissima l’intervista a nadia, adoro leggere il suo blog e le sue storie, amo viaggiare e queste storie mi fanno sempre brillare gli occhi
I LOVE SHOPPING