Quando è iniziata l’avventura del nostro blog, non avrei mai creduto e penso che, Drusilla sia d’accordo con me, potesse diventare così importante per noi.
È nato da una battuta tra me e Drusilla “Mimma dovremmo scrivere un libro” e io “perchè non iniziamo con un blog?”, ma nelle nostre teste doveva essere solo lo strumento per ricordarci di questa esperienza di mamma H24 in terra straniera.
Il titolo “mamme nel deserto” voleva significare sia la nostra collocazione geografica, un paese circondato dal deserto, anche se noi il deserto non lo vediamo mai, ma sopratutto aveva un significato metaforico, voleva spiegare il deserto della nostra vita, il trovarsi in posto dove non c’era nulla o quasi, con l’aggravante di essere sole. Bè sole lo siamo state solo all’inizio, poi ci siamo incontrate e dal nostro incontro, come un potente magnete abbiamo attratto persone, avvenimenti, esperienze.
Qui in Kuwait non c’è una libreria. I cinema proiettano solo film d’azione con censure, su 18 sale, 17 proiettano 007 e l’altra un film arabo, non c’è un teatro, un concerto. C’è solo un museo. Nel week end non poi prendere la macchina e fare un giro, visitare dintorni, fare una gita fuori porta. Se prendi la macchina arrivi in Arabia Saudita o in Iraq, in cui anche volendo non puoi entrare.
Insomma all’inizio avevamo la sensazione di affondare nella sabbia. Ma anzichè lamentarci, fare la lagna con il marito, ci siamo guardate e abbiamo detto, sai che c’è? Scaviamo, bussiamo a tutte le porte, chiediamo, chiediamo. E piano piano siamo riuscite a trovare le informazioni, gli impegni, prima per i nostri figli e poi per noi stesse.
Infine il nostro blog, insieme ai nostri sorrisi, è diventato un ulteriore strumento per aprire porte, al punto che l’esperienza di mamme è marginale nel nostro racconto. Ora è proprio la storia di noi e di questa amicizia con Kuwait. O almeno io la vivo così.
Ieri sera siamo state invitate da Laila Al-Hamad, la nostra principessa araba, per la presentazione del secondo libro di Sarah, sua sorella.
Confesso che ci siamo segnate con gioia nell’agenda questo evento, in primis perchè è sempre bello incontrare Laila e il suo mondo, ma sopratutto perchè era qualcosa di culturale, qualcosa che ci metteva in contato con questo mondo molto affascinante e che non sempre è di facile accesso.
E non siamo state deluse. La casa si presentava al meglio, Laila ci ha presentato Sarah, pure lei bella, sorridente e fine, con un accento molto british, ma che appena ha saputo che eravamo italiane ci ha rivolto la parola in italiano, perchè anche lei come la sorella l’ha studiato. Abbiamo conosciuto la sua mamma, una donna bellissima e dolce. Anche lei molto sorridente, ma nello stesso tempo magnetica e forte. Si è presentata subito sono la mamma di Laila, con orgoglio e affetto, non ha neanche detto il suo nome.
Poi c’erano tanti altri ospiti, tra l’altro Laila ci presentava “ecco Mimma e Drusilla, loro sono blogger” e tutti l’hanno presa sul serio, ci ha fatto avere numeri, informazioni.
Io e Drusilla eravamo felicissime, assaggiavamo deliziate il latte di datteri, un dolce al cioccolato coperto di crema di datteri, biscotti con pistacchi e datteri.
Aspettavano impazienti di poter sentire la presentazione e di poter parlare con Sarah. Noi conosciamo e possediamo il suo primo libro “Cardamom and lime” dove ripercorre la tradizione culinaria del Golfo Arabo, e ripercorrendola racconta la sua storia, con bellissime foto, le materie prime che lo caratterizzano e diversi modi di trasformarlo. A noi era piaciuto molto.
Oggi invece ci presenta il secondo libro fotografico, tutto sui datteri “Sun Bread and Stichy toffee”, che l’ha portata a visitare alcuni dei maggiori paesi produttori: Kuwait, Andalusia, California. Nelle presentazione che è una carrellata di bellissime foto, lei con il suo perfetto accento, con la grazia che ormai ho capito fa parte del dna della famiglia Al-hamad, illustra con passione questa ricerca partita da un piccolo frutto per poi raccontare la storia di più popoli, cultura e racchiuderle in splendide ricette.
Ho notato che tutti quelli che assistevano, un pubblico variegato di expat, locali, uomini in dishdash, donne velate non potevano fare a meno di sorridere e guardare attentamente Sarah e le foto che scorrevano alle sue spalle.
L’applauso alla fine è stato sincero e immediato. Tutti sono andati da Sarah per farsi autografare il libro.
Anche noi non ci siamo tirare indietro e le abbiamo chiesto: “da dove parte questa tua voglia di scrivere libro di questo tipo?”; lei ci ha risposto che è sempre stata incuriosita dai cibi, dalle storie che raccontavano, dalle tradizioni che li rappresentano. “Noi siamo quello che mangiamo, dal cibo conosci un popolo, la sua storia.”
Abbiamo trascorso un paio di ore tranquille, io avrei voluto rincontrare la mamma di Laila e Sarah e farle i complimenti per queste due figlie, che mostrano una cultura straordinaria e la voglia di non perderla, anzi di trasformarla in un progetto più grande. Le ammiro perchè pur provenendo da un ambiente “confortevole” non hanno mai smesso di cercare la loro strada, hanno fatto tante esperienze e si sono rienventate mettendo un pezzettino di loro e della lora storia nei loro progetti.
Un po’ come stiamo facendo anche io e Drusilla, e si penso che anche noi ce la faremo a trovare la nostra strada.
Una bella storia la vostra … Quando vi leggo penso sempre che siate donne piene di grinta e vi ammiro!continuate così!:)
Grazie mille..che bello essere incoraggiate. Non so se siamo coraggiose, di sicuro positive…comunque continueremo…
…sono sicura che troverete la vostra strada, ve lo auguro con tutto il cuore.
Un abbraccio a entrambe!
Laura grazie mille. Sei sempre così dolce. Si siamo tutte ortensie…..
Forza ragazze ce la farete anche voi!!! Bisogna avere un po di PAZIENZA!!! Bacioni zia Nene
Beh,leggendovi io penso che siate davvero a buon punto nella ricerca della vostra strada…e mi piace moltissimo (e invidio) il fatto che invece che lamentarvi vi impegnate sempre per trovare l’aspetto positivo, l’evento piacevole, ecc.
Devo dire che ci viene in parte naturale, in parte ci abbiamo lavorato molto in passato…però per ora funziona. E davvero noi siamo il più forte magnete….un bacio cara
Leggo questo blog da poco tempo, e la cosa che mi è subito piaciuta è la passione che sento attraverso le parole di raccontare una bella storia di vita. Complimenti, continuate così.
grazie mille!!!
Ho sempre amato scrivere. Da bambina prendevo la mia “Valentine” e scrivevo… e scrivevo… e scrivevo…
Poi ho anche cominciato a leggere e sognavo di diventare una scrittrice. Peccato non avere la fantasia per scrivere. Ma continuo a scrivere, nel blog.
Brave Mamme, siete bravissime!!!
Cara Mom, io ho sempre scritto, tanto, tantissimo. Alle elementari le maestre portavano in giro a leggere i miei temi, i miei amici mi odiavano, io nn capivo. Per me era naturale. Dopo l’intendo periodo universiatario, ho ripreso a scrivere, mail, quintali di mail con i miei meravigliosi amici, che ad un certo punto avevo pure stampato perchè avevo in mente un libro. Il blog è stata una scommessa, tra l’altro suggerita da amici, io leggevo solo blog di cucina. Ora non posso più fare a meno di leggere blog e scrivere….grande invenzione…Grazie mille….ormai vi sento tutte amiche
Ma che bello, i vostri racconti mi fanno dimenticare il film che ho visto qualche sera fa…ed ora vi dico una cosa: il vostro blog e’ stupendo e da quando l’ho scoperto non mi perdo un post e lo sapete, ma che fine ha fatto l’idea del libro?!?! Forza ragazze dai….io l’aspetto!
Chissà prima o poi lo faremo. Tu lo comprerai vero? Un abbraccio
Che incontro splendido. E’ stata una fortuna trovarvi, in tutti i sensi del termine, tu e Dru. Insieme state facendo delle esperienze che restando a casa non avreste mai fatto. Sate aprendo i vs orizzonti, le vostre menti e conoscendo culture e persone che non fanno altro che arricchiere la vostra vita. Sono felice per voi e vi ammiro, perchè avete saputo trovare e ritagliarvi una vostra oasi anche in mezzo al deserto.
Dolce moky sicuramente l’asticella si è alzata, obbiettivi cambiati . Ma d’altro canto siamo o non siamo esseri in evoluzione?
Che bel blog! Lucy come sempre ha segnalato post interessantissimi. Siete veramente in gamba.
Ciao Annalisa anch’io sono arrivata a te, tramite la mitica lucy. Il tuo post sulle lettere del passato molto bello!!! Benvenuta