Si i papà moderni spesso dei vice mamma.
Credo davvero che alcune cose non cambieranno mai.
Perché davvero non credo che dipenda dal carattere e o attitudine del papà moderno.
E’ qualcosa di più esteso ed effimero. E’ il condizionamento sociale.
Certe cose non cambieranno mai perchè è giusto e normale così per tutti.
Anonymous says
Condivido in pieno e aggiungo un’altra riflessione..perché quando tuo figlio piange e sta con il papà..in quel momento scatta”amore il bambino piange perché vuole te!!!”
Serena Semplicemente says
Sono d’accordo con te. Il fatto è che la stessa cosa viene considerata ‘atto dovuto’ se fatta dalla mamma, ‘gentile concessione’ se fatta dal papà, anche quando quest’ultimo, come nel mio caso, è disponibile e collaborativo
Mimma Zizzo says
esatto è propio questo il concetto. “gentili concessioni” mai risposte ai bisogni e spesso sollecitati. Anche il mio bravissimo…
Graziella Pezzetta says
questo è il mondo delle mamme! e non finisce maiiiiii! io ci ho riflettuto tanto, ho avuto il primo figlio a 19 anni (lo so ho esagerato ma in quel periodo ero convinta così) ho cominciato a fare le tue stesse considerazioni proprio allora … sai oggi cosa penso? che in qualche modo il fatto di portarlo in pancia 9 mesi, ti vincola a vita, attenzione non sto dicendo che è una cosa “naturale” penso anzi che sia al 90% “culturale” però è anche vero che quasi nessuna mamma si sottrae a questi “doveri” e anzi, per assurdo se non li asseconda vive sensi di colpa o peggio, frustrazione. aggiungo anche che, per quanto una mamma sia moderna, illuminata, emancipata, trasmetterà ai propri figli, femmine o maschi che siano, queste consuetudini. da molto si sa che le donne difficilmente fanno carriera per via dei figli, ma quando lo si prova sulla propria pelle … beh … non è che la cosa dia felicità, però abbiamo tanti alibi e poi questi “mostriciattoli” ci fregano sempre, con un sorriso, un “ti voglio bene” o con qualche piccolo successo che abbiamo aiutato a creare. non so se prima o poi cambierà, non credo che gli uomini rinunceranno tanto facilmente ai loro privilegi, ma noi (credo) non ci saremo a vederlo, ci vorranno altri mille anni perché possa accadere!
Mimma Zizzo says
perfettamente d’accodo con te
Valentina VK says
In questi giorni sto analizzando I comportamenti del mammo e sto trovando alcune differenze nel mio modo di occuparmi delle mie due e nel suo modo di occuparsi dei suoi…io x esempio nn esco mai senza la grande a buttar la spazzatura “perche tanto sta dormendo e sono cinque minuti”e men che meno piglierei l ascensore (se poi ci rimango bloccata e lei si sveglia sola in casa???)
Mimma Zizzo says
si anche io non lo farei mai, una volta lo fece la baby sitter a milano. Un colpo quando me l’ha raccontato.
Emme says
Teso, dico solo che ieri avresti dovuto mollare tua figlia e il suo cagotto ai nonni e venire qui con tuo marito a cena. Io è la newyorchese l’avremmo fatto. Ricordati che nessuno ti darà’ mai una medaglia per essere una super mamma ma tua figlia ti sarà’ grata per avere una mamma rilassata e partecipe. Un po’ di sano egoismo non guasta, anzi è necessario! Fìdati!
Mimma Zizzo says
Amica in realtà per me lo scopo della ns serata era anche far vedere tutti i bimbi. Poi non potevo fare affidamento sui nonni molto mondani…molto diversi dai nonni newyorchesi. Su un sano egoismo lo concepisco solo riferito al marito!
😉
Graziella Pezzetta says
Emme … son mica tanto d’accordo …
Se il malessere è una cretinata ok, ma allora non vengono dubbi se uscire o no, se il malessere è qualcosa di più o se il figlio vive come un’abbandono l’uscita materna (in caso di malattia intendo) allora è meglio pensaric bene prima di andare, perchè anche se il cagotto non sarà niente di che, primo: non è detto che i nonni vogliano prendersi quella responsabilità; secondo il bimbo o la bimba si sentono emotivamente più sicuri dalla presenza dei genitori, terzo: molto dipende dall’età del bimbo, se ha 10 anni è un conto, se ne ha 2 è un altro.
ero Lucy says
Quoto.
Per chi poi ha nonni disponibili (tipo mia madre, ma e’ un po’ lontanuccia), applauso.
mammapiky says
Nella società ancora nonostante la sbandierata parità, i figli sono ancora considerati della madre, basti pensare alla riforma da poco accolta, per cui il padre ha diritto ad 1 giorno di congedo obbligatorio!!! No dico 1 giorno!!!!!! E da tutti e’ stato considerato un passo avanti, quasi un traguardo, mentre a me e’ sembrata solo una presa in giro.
Serena Semplicemente says
Pensa che mia figlia è nata di sera, quindi il congedo parentale di mio marito si è concluso quando lei aveva poco più di un’ora di vita…
Emme says
Io sono stata fortunata a trovare un marito molto più “mammo” di me (nelle cose in cui io non lo sono per niente), però sono convinta che siamo noi mamme a dover responsabilizzare i padri e scrollarci di dosso definitivamente il retaggio culturale che vede la mamma sempre in prima linea, votata al sacrificio sempre è comunque. Così come scoccia a mio marito intrattenere due ore i figli al mare scoccia anche a me ed quindi si fa a turno, almeno in casa mia e’ così
Mimma Zizzo says
Cara emme tu sei stata una maestra a educare figli e marito. Due su due che dormono alle 20.30 tutta notte, marito più bravo di te. Però io continuò a pensare che il mondo si aspetterà sempre che certe cose competino sempre alla mamma e che quest’ultima dovrà chiedere , passando poi per rompi. Persino il ns mito ha ceduto . Ma la cosa più divertente se ti lamenti o ti discosti dalla linea maestra le critiche ti arriveranno proprio dalle altre donne. Almeno mia madre e’ tra quelle .
Moky says
Le donne hanno fatto tanta strada, ma certi stereotipi sono duri a morire e lo scettro di regina della famiglia difficile da posare….
Sono cresciuta in una famiglia in cui mio padre faceva tutto, sostituiva appieno mia madre, più mondana e gironzolona. Mio fratello non ha problemi nel fare i mestieri, nell’aiutare in casa, nel sostituirsi a mia cognata. L’esempio insegna….
tatiana says
Scusate, ma io non sono assolutamente d’accordo. Forse sono un caso particolare ma io e mio marito dividiamo al 50%. Anzi, se devo dirla tutta, siccome lui non ama fare vita sociale, io spesso esco con le mie amiche e lascio a lui i pupi (due vivacissimi maschietti di 10 e 5 anni) e l’ho sempre fatto. Io sono più attenta alla preparazione dei bagagli, mi occupo della gestione quotidiana di compiti e faccio da segretaria, ma lui si inventa un mucchio di attività da fare con loro, mentre io posso leggere un buon libro se non ho voglia di partecipare. Normalmente, ha sempre fatto lui bagnetti e si occupa della nanna. Quando sono malati (sarà che lui è un infermiere) ce ne occupiamo insieme, ma se mi ammalo con loro (già successo) la casa si trasforma in ospedale e lui si occupa di tutto, compreso pranzi e cene. Io penso che sia fondamentale essere una squadra e noi abbiamo sempre lavorato su questo: ognuno usa le proprie abilità per dare ai figli il meglio di noi. Se non fosse stato così non saremmo riusciti a organizzare un trasloco internazionale e non saremmo riusciti a superare tutte le difficoltà iniziali (e ancora quotidiane)della nostra vita in Germania (un anno e mezzo fa). Se siete curiosi potete visitare il nostro blog germaniasoloandata@blogspot.de