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| Immagine presa dal web |
Quando espatri in posti “poco fighi” e “in mezzo al deserto” come il Kuwait e lo fai con un figlio piccolo, fuggire a metà giugno diventa una condizione imprescindibile, sopratutto per i piccoli nanetti.
Le temperature salgono incredibilmente, superando a tratti i 50°(il che vuol dire stare chiusi in casa per la maggior parte del tempo con aria condizionata a palla), tempeste di sabbia e negli ultimi due anni il ramadam (cioè dall’alba al tramonto si sta digiuni, senza bere e a testa bassa, con tutti i locali pubblici chiusi fino alle 18). E anche tu che non sei islamico devi rispettare queste regole, cioè non puoi farti vedere in un luogo pubblico che mangi o bevi.
Per darvi un’ idea, il marito, quando ha sete in ufficio, corre a chiudersi in bagno.
Qualche eroina, come la nostra amica Manu, resiste fino ai primi di luglio ma io e Drusilla, seppur un pò a malincuore, lasciamo un pò prima, sono i mariti stessi che ce lo impongono, salvo poi soffrire di nostalgia dei figli (forse pure un pò della moglie) e correre nelle loro camerette per annusare i loro giochi e vestiti.
E oggi finalmente dopo più di un mese ci riuniamo (Drusilla dovrà aspettare ancora 3 settimane).
Finalmente noi tre staremo di nuovo tutti insieme per tre settimane abbondanti.
Patata quest’anno ha sofferto meno la mancanza del papà, troppo felice di stare in mezzo a tanta gente, aveva capito che lui “poverino era al lavoro” come amava ripetere.
E’ stata più tranquilla. Solo da un paio di giorni ha iniziato a chiedermi insistentemente di lui, e aveva già deciso che dovevo preparargli una GRANDE torta. Per lei simbolo di sorprese e feste.
Io invece, gli ho comprato i fagiolini, le mozzarelle fresche e i nostri fantastici pomodori pugliesi che sanno di sole e di estate, le pesche succose.
E so che tutto cio’ per lui è la vera festa: cibi che hanno sapori veri.
Devo dire che ero un pò emozionata. Farfalle nella pancia, quella adrenalina nel preparare il nido, il desiderio di presentarsi carina, vabbè ai soliti short e maglietta, ho aggiunto il mio cappellino bianco e il mio più grande sorriso. La lontananza ha pure i suoi lati positivi.
Mi è mancato tanto. Le difficoltà di connessione ci hanno messo a dura prova ma noi siamo forti. Con lui sto bene. E’ l’unico che non “rompe mai”. Mi regala equilibrio e serenità.
Che non mi dice quanto stai al telefono, al pc, che mi dice “goditela”.
Che mi incoraggia sempre e che ha capito esattamente chi sono e cosa mi fa stare bene.
Lui, lo sapevo già, è arrivato super in forma. In questo mese di solitudine, ha dormito di più, ha mangiato poco (stanco delle solite tristi cose) e si e’ allenato un sacco. Anche se ha la pelle di luna.
Quando ci ha viste la protagonista è stata lei “riccioli d’oro”. Che non smetteva di dire:
“CIAO PAPA”” e di sorridere in quel modo che ci accomuna e che ci mette a rischio paresi.
Le femmine si sa impazziscono per i papa!
Poi è stato il mio turno di abbracci, occhi negli occhi, nessun commento su quel nuovo rotolino, segno che come al solito qui in Puglia esagero con pucce, panzerotti, frise. Ma che ci posso fare se per me mangiare è sinonimo di felicità e di condivisione.
Anzi mi ha detto: “mi sei mancata tanto. Come sono fortunato!”.
Come dice Patata: “che bello tutti insieme!!!“.
Ora iniziano le mie vacanze visto che Patata per almeno due o tre giorni non mi penserà proprio e, chissà forse è la volta buona che mi metto sul lettino a prendere il sole.
Quanto vorrei conoscere tuo marito e vederti con la tua bella famiglia!!!Godetevi queste tre settimane insieme!!!
Un vero gemelli….con ancora più pepe! E vieni a trovarci…daiiiii
evviva, buon ritrovo!
Valentina grazie..a proposito dove vai in vacanza???
Che bella questa immagine del ritrovarsi tutti insieme, e bellissimo un marito che ti dice “goditela!!!”
Si’, concordo, bellissima!! Godetevela davvero adesso!
che bel post 🙂
Grazie mille Valentina, mamma piky, Lucy, Graziella..
Buon inizio di vacanza Mimma 😀