Vorrei essere capace di trasmettere loro il mio amore per i libri; vorrei insegnargli ad estraniarsi dalla realtà tramite la lettura; vorrei che potessero non sentirsi mai soli quando nelle loro mani c’è un libro; vorrei insegnargli ad avere “sete” di conoscenza, di non averne mai abbastanza del proprio sapere e di voler aumentare la loro conoscenza con curiosità, umiltà e voglia di apprendere.
Personalmente adoro ricevere in regalo un libro, si possono capire molte cose della persona che ce lo regala…
Un giorno, durante una della nostre incursioni al Virgin Store, ho trovato un libro che ha cambiato la nostra vita ma soprattutto quella di Tato : “Do you do a didgeridoo?”. Si trattava di un libro di una casa editrice Australiana (non si era capito), un libro semplice, con disegni divertenti e scritto tutto in rima. Ricordo che prima di leggerlo a Tato avevo dovuto controllare sul vocabolario almeno la metà dei vocaboli perchè ne ignoravo completamente il significato.
Fu amore a prima vista per Tato.
tamente!) quindi ho deciso di mettere tutti i libri alla loro altezza, in modo che possano usufruirne come meglio credono. Certo ci sono momenti in cui i libri vengono usati come gradini, o come mezzo per imparare le addizioni, oppure per comprire il pavimento della cameretta o per costruire montagne ma la maggior parte del tempo i libri vengono sfogliati. Le pagine spesso scorrono velocemente ma ci sono momenti in cui Tato le sfoglia lentamente inventandosi storie o cercando di ricordare quello che gli era stato raccontato la sera precedente. E poi, ognuno di loro ha il proprio libro preferito. Non esiste un qualcosa di assoluto, la preferenza varia di settimana in settimana, talvolta è questione di giorni, ma guai a toccare quel libro durante la fase “it’s my favourite book!”.
Ercolino preferisce i libri con le ruspe, i pompieri o i dinosauri. Tato ama i libri che raccontano storie di pirati, di dinosauri e mostri.
Settimana scorsa, durante una mattina di pioggia, ci ho portato i bambini e sono letteralmente impazziti. Ho dovuto trascinarli di forza per portarli fuori!
Abbiamo preso in prestito due libri a testa: uno sui pirati, il perchè delle lacrime del coccodrillo Prospero, l’uomo nero che diventa amico di un bambino e uno che parla del cielo descritto con i quadri di Mirò.
Anonymous says
Quanti ricordi amica Dru al Virgin Store….Come mi mancano quei giri!!! Adesso andiamo sempre anche noi in libreria e ogni volta torniamo a casa con libri nuovi…!
Drusilla Galelli says
Quanto mi manca il Virgin Store e il nostro appuntamento settimanale!
ero Lucy says
Il giro del cielo e’ un libro meraviglioso!
Drusilla Galelli says
Ho già ordinato il libro in internet perché non posso non averlo, mi è piaciuto troppo!
mammapiky says
Per mio figlio i libri sono tra i giochi preferiti…non li tiene in libreria o sugli scaffali ma nelle ceste insieme a macchinina e costruzioni. Quando e’ nato, abbiamo conosciuto in Ospedale una pediatra che faceva parte di Nati per Leggere, un’associazione che promuove la lettura ad alta voce fin dai primi mesi. Abbiamo seguito il progetto ed i “risultati” sono stati ottimi.
Drusilla Galelli says
Bellissimo!
I libri nelle ceste, mi hai dato una bella idea, quando torno in Kuwait modifico l’organizzazione della playroom e della camera da letto.
Mamma Avvocato says
che bello! Brava, fai benissimo!