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noi volevam savoir

25 Giugno 2013 By mimma 11 Comments

“Signora, Giada ormai è bilingue. Parla e capisce perfettamente inglese. Mi raccomando in questi mesi non fatele perdere i progressi acquisiti. Lo so che andate in Italia, magari però le faccia vedere i cartoni in lingua e sentire le sue canzoncine.“

Queste le ultime parole con cui mi ha salutato la teacher di Patata.
E io pensavo: “Seeee in Puglia, con amici e famiglia h24 intorno che non solo sono italiani, ma pugliesi doc, i cartoni?? Con tante attività da fare fuori (per fortuna) mare, campagna, figurati se riesco a farglieli vedere e quindi se riesco mantenere il suo inglese”.
E vi dirò non mi ero neanche più di tanto preoccupata. Ho messo in valigia i cd, i dvd, ben sapendo che la tv in estate non si guarda mai. E che avremmo avuto sempre tante attività e amici da vedere.
Ho pensato che in fondo lei deve pure incrementare il suo vocabolario italiano. Che l’inglese lo coltiva un anno intero e due mesi di italiano le fanno bene.
Ma non avevo fatto i conti con la curiosità che scatena una piccola bilingue.
Assisto a scene esilaranti e nello stesso tempo commoventi. Gente che mi chiede “ti prego falla parlare un pò in inglese” come se fosse un attrazione da circo. 
Adulti che la incontrano e ci provano a balbettare qualche frase. “how are tu”, ” what’s neimm”, “cthiu (2)”, patata attenta “it’s pericolus”.
La battuta più bella l’ha fatta mio cugino Pasquale. “Vergognatevi che in una famiglia grande come la nostra alla fine l’unica che sa parlare in inglese è una bimba di due anni”.
Insomma a me fanno troppo ridere, sopratutto mio padre che parla l’inglese alla Totti e che da sempre prova a cantare in inglese trasformando tutto in un “ziuu michel”.
Che poi patata li guarda estrefatta. Un pò perchè non capisce (immaginatevi la pronuncia), ma a volte pur capendo, si chiede: ma perchè questi mi parlano in inglese? Io lo so che qui si parla in Italiano. E infatti lei che già si rifiuta di parlare a comando, da sempre ha ben chiaro che con gli italiani io parlo italiano.
I più teneri e divertenti però sono i bambini. Ho constatato che diversi lo studiano a scuola, sin dalle elementari.
E noto con piacere che sembrano un pò più a loro agio di quanto non lo eravamo noi.
La sera della mia festa, arriva Davide 6 anni, va da Patata e fa: “hello G., how are you??” Così subito. Ha pensato che questo fosse il modo giusto di darle in benvenuto.
Poi Patata in realtà ha dedicato tutto la sua attenzione a Martina, sorella di Davide, ottima compagna di giochi e finalmente una “femmina” e dopo un misero “I’m fine” è scappata via.
Poi l’altro giorno incontro Marco 9 anni e mi fa: “non vedo l’ora di incontrare Patata. Ho studiato un sacco l’inglese, ho pure superato l’esame”. 
E l’altra sera sono stati insieme. Allora Marco ha iniziato con le domande di rito, Patata un pò era perplessa, poi poichè per lei l’inglese è la lingua del gioco e, questo bimbo bello le parlava in inglese, ha iniziato a farlo anche lei. Costruendo frasi più complicate di quelle che Marco si aspettava.
Non vi dico gli occhi di Marco. Spalancati e increduli. Felice che finalmente quello che aveva studiato poteva servirgli.
Infatti il suo papà mi ha raccontato che Marco è un bimbo sveglio, che fa tante cose ma che alcune, tipo l’inglese, non lo convincono. Invece vedere che tutto quello studio poteva tornargli utile l’ha stimolato.
Senza contare che poi si è aperta una sorta di gara. Anche Aurora, che ha sei anni e ha appena fatto la prima elementare, ha iniziato a provare pure lei a parlare in inglese, ripetendo quello che il fratello e Patata dicevano.
Poi mio nipote sei anni appena compiuti, che certo non poteva tirarsi indietro, nè lasciare troppo il palcoscenico alla cugina, ha iniziato a fare l’elenco di tutte le parole che conosce e che non sono poche (si sa siamo circondati). Bè lui dice pure che conosce il tedesco.
Aurora prima di andare via mi dice: “domani Patata può venire? Mamma ha detto che guardiamo i cd di Peppa Pig in inglese e che mi scarica due canzoncine. Promesso? A me piace parlare in inglese”.
Che bello vedere questi nanetti così coinvolti a giocare con una lingua diversa.
E io?? Io felicissima di poter constatare che anche qui la sensibilità su certi argomenti è cambiata.
E mi sa cara Teacher che forse ce la faremo a mantenere viva l’attenzione di Patata sull’inglese e se ce la faremo sarà grazie a tutti questi nanetti.

Filed Under: KIDS EXPAT

Comments

  1. silvia - amoricolpisello says

    25 Giugno 2013 at 11:01

    La battuta del cugino Pasquale potrebbe valere per un sacco di famiglie italiane, compresa la mia (quella di origine).
    Però hai ragione, forse i tempi stanno cambiando; il mio quattrenne ogni tanto dice una frase senza senso ed asserisce: Ho parlato inglese, mamma!
    In attesa che lo impari davvero per me è già bellissimo così…

    Rispondi
    • Mimma Zizzo says

      25 Giugno 2013 at 14:40

      brava è proprio quello, l’atteggiamento, la curiosità, considerarlo normal e giocarci.. Io sono fiduciosa

      Rispondi
  2. mammapiky says

    25 Giugno 2013 at 11:15

    Alla faccia dei cartoni eh?!?!?! ….. Comunque i più in difficoltà sono gli adulti se non sbaglio? ;-))))

    Rispondi
    • Mimma Zizzo says

      25 Giugno 2013 at 14:41

      come sempre mamma piky. Loro zero problemi.

      Rispondi
  3. Deshna Francesca says

    25 Giugno 2013 at 12:14

    Io mi sto rendendo conto che il cervello di Marc è invaso dallo spagnolo e dal valenciano, pur capendomi perfettamente, visto che gli parlo solo in italiano, mi risponde in altre lingue. Spero quindi che in queste settimane italiane di recuperare un po’….

    Sperando poi che non si trasformi in un circo, tipo “parlami spagnolo!”.

    Il figlio di 6 anni del mio socio è trilingue: padre belga francofono, madre valenciana e lo spagnolo lo impara perché sì, siamo pur sempre in Spagna: Marc è sullo stesso percorso 🙂

    Rimango affascinata quando cambiano lingua senza accorgersene!

    Rispondi
    • Mimma Zizzo says

      25 Giugno 2013 at 14:43

      anch’io! Adoro la loro scioltezza. Noi in kuwait abbiamo tanti amici libanesi e loro parlano almeno 3 lingue.
      e pure gli amici greci. A noi ci ha rovinato il doppiaggio!!!

      Rispondi
  4. Mamma Che Paura! says

    25 Giugno 2013 at 12:19

    sono proprio contenta di leggere tutto questo… vuol dire che il mondo sta cambiando, che forse queste generazioni qua, lanciate da noi verso il futuro, cambieranno veramente le cose…

    Rispondi
    • Mimma Zizzo says

      25 Giugno 2013 at 14:44

      si speriamo! e molto sta a noi. però qualcosa è cambiato.

      Rispondi
  5. buongiornomilwaukee says

    25 Giugno 2013 at 19:21

    grandissimi.. chissà che teneri vederli tutti assieme che le danno attenzioni e cercano di parlare inglese! magari se scarico Peppa Pig in inglese aiuta pure me!! aahahah!!
    un abbraccio!
    Greta

    Rispondi
  6. Mimma Zizzo says

    25 Giugno 2013 at 19:38

    Greta guarda che è davvero un ottimo esercizio ! Poi pronuncia very british!! Io la guardo per quello. Comunque dal tuo post secondo me nn ne hai così bisogno !!!

    Rispondi
  7. Princi says

    25 Giugno 2013 at 22:56

    i bimbi sono spugne e una lingua nuova la imparano velocemente. Che bella tutta questa accoglienza!

    Rispondi

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