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La casa la mia prima vera alleata

11 Novembre 2013 By mimma 34 Comments

Si aprono le porte, io e patata veniamo investite da odori e voci di tante persone, raccolte lungo le transenne. Un folla bella grande.Tutti hanno fiori, ghirlande appese al collo, lanciano in aria petali di rosa; qualcuno fa esplodere pure dei piccoli petardi.
Penso, sta forse arrivando qualcuno di importante? 
Mi guardo in giro stranita.
Mi accorgo che ci sono tanti piccoli gruppi familiari, che accolgono così i loro cari.
Per una persona in arrivo a Kuwait city ce ne sono venti ad aspettare.
E poi finalmente vedo lui, da solo.
A noi ci accoglie “
uno”.

Un uno che però per noi è tutto.
È così emozionato. Ha il viso tirato. Poi lui biondo e vestito normalmente  spicca in mezzo a questa gente. Dopo due mesi di lontananza ci rivediamo a Kuwait City.
Sento la sua gioia, ma anche la sua preoccupazione, l’ansia che sia tutto perfetto per noi.
Nel tragitto dall’aereoporto parliamo, ma non ascoltiamo realmente cosa dice l’altro,  ognuno è perso a inseguire i suoi pensieri, le sue riflessioni, le paure.
Quello che sento sono i suoi dubbi “ce la farà qui a Kuwait, lontano da Milano? da tutto ciò che amava? mi rinfaccerà questa scelta? dovrò cercarmi un nuovo lavoro?”.

Non sa che invece io penso “che bello tutti insieme. Finalmente. Noi tre.“
Arriviamo a casa: la sorpresa del marito. Il suo segreto. La casa nuova, scelta e arredata tutto da solo. 
In due mesi si è dovuto inserire in un nuovo ufficio, in nuova realtà, ha cercato casa nei pochi momenti liberi e l’ha arredata. Non ha voluto dirmi nulla.
Pertanto ho la curiosità, la voglia di capire dove vivremo. Io sono un persona empatica. Non c’entra se una casa è bella o brutta, grande o piccola, nuova o vecchia. 
La mia pancia mi parla chiaro: qui sarai felice; qui no.
È stata lei che mi ha guidato dopo quasi due anni di ricerca verso la mia amata casa a Milano.
Quindi prepariamoci.
Pancia sei pronta?
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Si capisce subito che un po’ in colpa si sente per averci portato qui. Ha scelto proprio un bell’appartamento, quattordicesimo piano, in sala solo enormi vetrate con vista mare e città.
Per ora siamo gli unici inquilini di questo building nuovissimo.
Io non capisco niente, non ho tempo di interrogarmi sulle mie emozioni, tranquillizzo il marito con “ohhhhh che bello”, “bravo”, “ma quanto è grande”, faccio finta di dare una mano con patata, mangiucchio la cena, giro qui e là e soprattutto respiro a pieni polmoni.
Mi sento a mio agio in questa casa, emana sensazioni buone.  

È tardissimo decido di andare a dormire, ogni decisione la rimandiamo a domani.

Ora voglio dormire pensando solo che siamo tutti insieme.
<Mammaaaaaa…Mammaaaaaaa> . 
A svegliarmi di soprassalto ci pensa lei. “Patata? dove sono? E cos’è questa litania???” penso.
Corro dalla mia cucciola, le sorrido, mi sento un po’ agitata, dalla vicina Moschea si sente il muezzin. Esco dalla camera e la luce diventa forte. Accecante direi.
Io e Patata rimaniamo a bocca aperta.
Il mare si staglia di fronte a noi. Il cielo è blu, proprio blu. Kuwait è ai nostri piedi.

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“Bella vista vero? Quando ho visitato questo appartamento, ho subito capito che ti sarebbe piaciuto.
Hai sempre detto che a Milano ti mancava solo la vista del mare per essere in paradiso.
Qui ti mancherà tutto il resto, ma il mare c’è”.
Queste sono state le parole che mi ha detto mio marito che era già in piedi di fronte a quella grande vetrata.
Ha avuto ragione. Mi è mancato tutto. Chiamare e vedere con facilità la mia famiglia.
Il quotidiano con gli amici. Il lavoro. Milano e la sua gente.
Ma la vista del mare, del cielo mi hanno aiutato, è stato il mio rescue remedy che lontano da Milano non ho più usato.
Ogni mattina mi perdevo a guardare il cielo e il mare dalla finestra aspettando che Patata si svegliasse.
Nei mesi in cui non conoscevo nessuno, passavo tanto tempo in casa, era il mio castello sospeso, si era le mia torre. Il mondo da lassù non sembrava così brutto. Tutto era limpido e piccolo.
Mi sono messa a cucinare. 
Ho assistito con gioia ai progressi della mia piccola.
Qui ha mosso i primi passi, pure lei aveva capito che questo era un nuovo inizio per tutti.
Poi la casa si è riempita di oggetti personali.
Di amici, di bambini rumorosi. Di noi.
La vita ha preso il sopravvento.

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La casa è stata il mio rifugio, la mia priva vera allenata in questa nuova vita.
Qui mi sono sempre sentita a mio agio, serena. Mai sola. Lasciavo fuori la polvere, una lingua, due lingue che spesso non capivo, le difficoltà di fare quello che è normale da sempre.
 Ho spesso sognato di vedere qui la mia famiglia, i miei amici, tutti attorno a questo tavolo, affacciati a questa finestra, guardare questa parte di mondo, i primi tempi spesso ho girato con skipe in mano per la casa per rendergli partecipi, presenti, per far respirare pure a loro la casa.
La stanza degli ospiti è stata preparata subito.
Il letto è lì ben fatto come se qualcuno potesse arrivare domani, da un momento all’altro, senza avvertire. Anche se non è mai venuto nessuno. Ma chissà io non dispero.

Tutt’ora il mio momento preferito è quando vanno tutti a dormire .
Spengo tutte le luci, ne lascio solo una piccola. Mi siedo sul divano e mi perdo a guardare kuwait di notte. Il mio cervello si svuota a guardare tutte quelle luci, quel serpente di macchine illuminato. 
In passato a 30 anni avrei pensato: guarda fuori c’è la vita e io sono chiusa qui dentro.
Ora penso: sono solo dove vorrei essere con chi amo, nel conforto si questa casa che è stata la mia prima alleata in questa nuova vita.

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La prima notte prima di andare a dormire, scappai in sala e ci parlai chiaro con Kuwait che si stagliava li sotto:


“Ciao Kuwait è arrivato il nostro momento. Prometto di rispettarti e di cercare di capirti. Però tu per favore facci stare tranquilli e sereni, l’ultimo anno è stato così pesante; aiutami a riportare il sorriso sul viso di mio marito, il ” Leopardi del nuovo millennio“; se puoi fammi pure un po’ divertire, fammi capire qualcosa di me che ancora non so, fammi incontrare gente interessante, fammi imparare l’inglese che finora nessuno ci è riuscito, così poi troverò un lavoro. Lo sai, ho abbandonato tutto per ricominciare qui da te. In cambio ti prometto che non farò come quelli che si lamentano sempre; non farò eterni sospiri di nostalgia e  paragoni con la mia amata Italia, non scapperò alla prima occasione e difficoltà”.  “Come dici? Non sarà poi così difficile visto che sono pugliese e quindi in noi scorre pure un po’ di sangue arabo? Che i miei migliori amici sono siciliani, più arabi degli stessi kuwaitiani?” 

Ed è stato proprio così.
Io sto facendo la mia parte ma Kuwait  sta mantenendo le promesse. 

E spesso penso a questa canzone qui…che forse non è proprio pertinente, o forse si, ma a noi piace tanto.
 
 Mimma

Filed Under: EXPAT LIFE

Comments

  1. Paola Adamo says

    11 Novembre 2013 at 10:58

    Prometto che prima o poi noi ci veniamo

    Rispondi
    • Mimma Zizzo says

      11 Novembre 2013 at 14:31

      tesoro magari, mi rendo conto che 4 e il tempo tiranno non aiutano. Comunque tu sei una di quelle che io sento vicina. Sempre.

      Rispondi
  2. alla ricerca di Shambala says

    11 Novembre 2013 at 13:41

    Ciao, scopro oggi il tuo blog, mi piace e mi interessa la tua esperienza, andrò a leggermi un pò di post arretrati . Certo la frase “qui ti mancherà tutto il resto, ma il mare c’è” sintetizza bene tutto 🙂
    avete una vista da casa spazialeeeeeeeeeeeeeee!
    Monica

    Rispondi
    • Mimma Zizzo says

      11 Novembre 2013 at 14:32

      ben arrivata. ricambierò visita..
      si una VISTA SPETTACOLARE..sempre.

      Rispondi
  3. Shaula says

    11 Novembre 2013 at 16:49

    sei stata brava.
    capisco benissimo la spinta che ti ha portata fin lì: voi tre assieme, la tua famiglia, la tua vita.
    ma lasciatelo dire, se stata brava.
    perché Kuwait, sì, insomma, è un salto in un altro mondo.
    hai fatto bene a farle quel discorso a quattr’occhi a questa tua nuova città, le hai fatto capire con chi ha a che fare.
    le stai dando una grande possibilità, sono certa che saprà ricambiarti.

    Rispondi
    • Mimma Zizzo says

      11 Novembre 2013 at 18:37

      Oh shaula tra amici e’ meglio parlare subito chiaro no? Oggi mi immaginavo a impastare con te e preparare il dolce per San Martino!

      Rispondi
  4. Baby1979 says

    11 Novembre 2013 at 17:33

    Anch’io ho preparato subito la camera degli ospiti ma sto ancora aspettando che qualcuno venga a trovarci!! Mi piace sempre tantissimo lo spirito con cui affronti le cose, pasasamene un po’!!

    Rispondi
    • Mimma Zizzo says

      11 Novembre 2013 at 18:40

      Quello lo capisco meno. Qui è bruttarello ma l’America !! Comunque prima o poi ci sorprenderanno … Baby tu sei pure meglio di me. E poi con il lavoro che fai un occhio più critico nn guasta , ci vuole!

      Rispondi
  5. Moky says

    11 Novembre 2013 at 18:36

    Che belle parole, che bel post, che bella casa, che bella vista….
    Dove c’è il Bimby…c’è casa!!!! ahahahahhahaha

    Rispondi
    • Mimma Zizzo says

      11 Novembre 2013 at 18:41

      Cara moky hai ragione !!

      Rispondi
  6. Anonymous says

    11 Novembre 2013 at 19:42

    Mi hai fatto piangere la prima volta che sei andata e anche ora ripensando a quel giorno.Io ti prometto appena Ale cresce mollo tutto e corro da voi, nn c è giorno che nn vi penso e a volte vorrei averti un po più vicino per prendere un volo e venire da te.Mi manchi da morire sorella e mi sento sola anche qui c è la mia seconda meravigliosa famiglia!!!

    Rispondi
    • Mimma Zizzo says

      12 Novembre 2013 at 6:28

      Cara sorella confesso che ultimamente per me e’ straziante vedere Ale via skipe, averlo lasciato neonato e ritrovarlo a giugno che cammina mi intristisce … Per non parlare di Francesco che non so perché ma ha il potere di commuovermi sempre. Insomma non so come fanno papà e mamma. Ma qs emozioni mi travolgono nei giorno più malinconici… Negli altri prevale solo il piacere di vedervi e la consapevolezza che recupereremo.

      Rispondi
  7. Anonymous says

    11 Novembre 2013 at 21:23

    Prima o poi uno scalo dalle tue parti lo faccio, così controllo ank a che punto è il tuo inglese madam!Giulia

    Rispondi
    • Mimma Zizzo says

      12 Novembre 2013 at 6:24

      Cara donna con la valigia e specializzata nei viaggi avventura, la strada e’ ancora lunga ma trattandosi di paese non madrelingua per me molto più facile. Ti aspetto

      Rispondi
  8. Silvia Pareschi says

    11 Novembre 2013 at 21:46

    Bellissimo post (e bellissima casa!). Davvero invidiabile il tuo atteggiamento, brava!

    Rispondi
    • Mimma Zizzo says

      12 Novembre 2013 at 6:33

      Cara Silvia un carattere entusiasta aiuta , essere andata via di casa a 18 pure. Poi si sono create tutte condizioni favorevoli. Eravamo pronti. Quando andai a trovare il futuro marito a Dublino la notte non chiusi occhio per l’ansia. La pancia brontolava. Non ero pronta ne il posto mi aiuto’. Stavo in europa a 3 ore da casa, ma quel grigio, la pioggia mmmm. C’è un tempo per tutto . Ora anche Dublino affronterei

      Rispondi
  9. mammapiky says

    12 Novembre 2013 at 0:10

    Non riesco a sentire la canzone ma entrando in quella porta ho sentito tutte le tue emozioni, le gioie, le paure, le aspettative e tutto il resto. Ho pianto, mi hai fatto commuovere, tu che sei partita inseguendo l’amore, tua figlia che si e’ adattata come un’adulta, tuo marito che ha arredato una. Bellissima casa e poi quella vista, di notte, da brividi.

    Rispondi
    • Mimma Zizzo says

      12 Novembre 2013 at 6:37

      E’ il più grande miracolo dopo il big bang. Cara mamma picky la notte e’ magia….

      Rispondi
    • mammapiky says

      13 Novembre 2013 at 23:14

      ….noi che attraversiamo il fuoco con il ghiacciolo in mano, noi che siamo due puntini ma visti da lontano….l’ADORO!!!!

      Rispondi
  10. Princi says

    12 Novembre 2013 at 0:17

    Mi sono immaginata su quel divano ad osservare Kuwait di notte, dovrebbe essere uno spettacolo unico! Che vista da urlo!

    Rispondi
    • Mimma Zizzo says

      12 Novembre 2013 at 6:38

      Volevo mettere una mia foto ma vedo che sono riuscita a rendere l’immagine…
      Princi ti aspetto

      Rispondi
  11. Mom says

    12 Novembre 2013 at 1:30

    Se vengo a trovarti… POSSO FARMI UN BAGNO??? MAROOOOOOOOOOOOOO’!!!!!!!!!!!!!

    Rispondi
    • Mimma Zizzo says

      12 Novembre 2013 at 6:40

      Mom sai come dicono i napoletani di alcune donna ” ha una bella lontananza “. Idem qs mare visto da vicino e’ meno bello, poi pensi che è pure inquinato e passa la poesia. Ma io a qs cose nn ci penso mentre lo guardo e bevo il caffè

      Rispondi
  12. ero Lucy says

    12 Novembre 2013 at 5:24

    Bellissima casa! E per quanti mi affascinano I vostri racconti, mi piacerebbe tanto potervi venire a trovare.
    Ma che ci fate con tutti quei flaconiiiii?????

    Rispondi
    • Mimma Zizzo says

      12 Novembre 2013 at 6:43

      Cara lucy casa bellissima ma con pochi, pochissimi mobili. Diciamo che è molto minimal. Appena arrivati giada troppo piccola e toccava tutto, poi pensi chissà quanto ci resto, poi mi piace avere spazio. Mi sembra che ci sia ossigeno. Solo quello essenziale… Ora ho voglia di quadri, stampe… La mia passione . Comunque tutto ciò per dire che sta tutto fuori….

      Rispondi
  13. MammaInOriente says

    12 Novembre 2013 at 10:53

    Hai ragione Mimma, sentirsi a casa in una nuova abitazione è fondamentale per affrontare tutte le difficoltà che la vita da expat ci mette davanti. Anche per me qui in Thailandia, con la mia casa è stato subito feeling. E’ la prima che ho visto e, anche dopo averne viste altre, ho scelto proprio lei.
    un abbraccio

    Rispondi
    • Mimma Zizzo says

      12 Novembre 2013 at 11:44

      cara mamma in oriente è proprio così. la casa è sempre importante, ma qui è un vero alleato. Ti ho pensato quando ho letto quella ricerca che diceva che la Thailandia è uno dei posti migliori in cui espatriare…..

      Rispondi
  14. Abaya and Heels says

    12 Novembre 2013 at 11:02

    Che meraviglia ..post fantastico!!!e vista..WOW!! qui non c’è nemmeno il mare 😉

    Rispondi
    • Mimma Zizzo says

      12 Novembre 2013 at 11:44

      tu hai tutta la mia profondissima stima…..davvero non scherzo.

      Rispondi
  15. Paolina Notaro says

    12 Novembre 2013 at 11:21

    non ho parole per esprimerti quanto bene faccia al cuore questo tuo post!
    complimenti.
    davvero.

    Rispondi
    • Mimma Zizzo says

      12 Novembre 2013 at 11:45

      Poalina…ma grazia che gentile. mi hai emozionata

      Rispondi
  16. Anonymous says

    12 Novembre 2013 at 17:16

    ok , mi sono sentita in colpa per tutte le volte che ho detto vengo, …. ho visto i voli dal 2 al 17 dicembre??? ci sei??? Sofia

    Rispondi
  17. ...ma la notte no! says

    3 Dicembre 2013 at 10:44

    che emozione! non solo la bellezza della casa, ma il tuo farci percepire che lo è diventata casa, dimora, rifugio!

    Rispondi
  18. Maria ANGELA Capello says

    26 Ottobre 2019 at 14:43

    “ La stanza degli ospiti è stata preparata subito.
    Il letto è lì ben fatto come se qualcuno potesse arrivare domani, da un momento all’altro, senza avvertire. Anche se non è mai venuto nessuno.“
    Lacrime!!!
    Perché la realtà di quelli che vanno via la capiscano solo loro.
    E questa stanza degli ospiti esiste da sempre anche da noi. Nelle DUE case che ormai sono parte della nostra storia.

    Lacrime.
    Grazie!
    MAC

    Rispondi

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Mamme nel deserto è la storia di due donne, Drusilla e Mimma, due mamme, che si incontrano nel deserto non solo fisico, ma anche metaforico. Due donne expat per amore. Leggi tutto

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