Vacanze finite

Ecco, ci siamo.
Sposto un po’ di caffè dalla valigia rosa a quella gialla. Il pezzo di parmigiano nel trolley nero. I mille libri di Giada sono nella sua valigia.
Così come le sue 6 paia di scarpe.

Abbiamo troppi vestiti. 
Sei anni e ancora commetto lo stesso errore.
Ma quando stai fuori due mesi pensi di aver bisogno di mille cose.
Non tenendo conto che tua figlia vorrà indossare quasi sempre le stesse tre cose, tu ti comprerai nuovi vestiti. I tanti regali che le faranno.

La nostra valigia pesa soprattutto di tanti ricordi.

Quella appena passata è stata una vacanza davvero pazzesca.
La migliore di sempre.
O almeno a me pare così.
Quest’anno abbiamo fatto su e in giù per lo stivale.
Abbiamo rivisto tanti amici. Luoghi vecchi e cari. E scoperto luoghi nuovi.
E’ stata l’estate degli amici, storici e virtuali. Ormai più che mai reali.
Come ogni anno sono tornata a Milano.
La mia città, ho portato con me Giada. 
Lei l’unica vera milanese della famiglia. 
Abbiamo camminato tanto. Ricevuto tanti abbracci e gentilezze.
Ho passato un’ intera giornata con le mie amiche di fuso. Non tutte, ma molte di loro.
Questa volta c’erano pure i loro figli.
Ed è stato subito feeling.
Poi il matrimonio di mia sorella. Le seconde occasioni. L’amore che vince. Quello bello bello e vero.

Abbiamo girato lo stivale in lungo e in largo. 
Su e giu.
E infine sono tornata a casa dai miei.
Sono tornata ad essere figlia e sorella.
Mia figlia quando ha riconosciuto la strada che conduceva a casa dei nonni ha lanciato un urlo.
Ha amato molto ritrovare Tommaso e Riccardo sulle spiagge pugliesi. Ha adorato fare mille bagni a Otranto.
In sardegna è impazzita per i tanti pesci giocare con nuovi amici. 
In montagna ha apprezzato l’acqua vera, le mucche, i cavalli. Quel verde così abbagliante.
Le è piaciuto rivedere la cugina nella Marche, gli zii bravi e simpatici.

Ma l’urlo l’ha fatto quando siamo arrivati in Puglia dai nonni.

E io con lei.
Perché lì è come se ci ritrovassimo.
Lì accadono magie.
Questa estate è stata pazzesca.

Era da tanto che non stavo così bene a casa. In Italia.
Era da tanto che non pensavo quanto è bello il mio paese.
Eppure vengo da un annata pazzesca in Kuwait.
Un anno di tanti buoni frutti.

Ma in Italia ho staccato.
In Italia mi sono riempita gli occhi di cose belle.
Probabilmente quest’anno siamo stati bravi a mixare il ritorno a casa con delle vere vacanze.
O semplicemente siamo stati particolarmente fortunati.
O tutte e due.
Avrei voluto scrivere un post dopo ogni tappa.
Perchè tante erano le emozioni.
Sono successe cose anche molto tristi. 
Ma non ho avuto la forza di aprire il computer, anche se avrei avuto voglia di condividere alcuni pensieri.

Vacanze finite.

E ora sposto le cose da una valigia all’altra.
Cercando il giusto bilanciamento.
L’EQUILIBRIO.
Lo stesso che mi serve appena arrivo a Kuwait.
So già che mi sentirò frastornata.
È incredibile come sono volati questi due mesi!
Ho il rammarico che mia figlia non abbia tenuto un diario.
Il mio primo proposito di settembre sarà stampare le foto, metterci dietro una didascalia per ricordare tutto.
Tutto.
Manca pochissimo.
Si parte!
Vacanze finite.
In casa in Kuwat  sarà come alcune strade del mio paese durante la “controra”.
Silenziosa. Senza nessuno.
Lo so già che sarà un sollievo i primi 5 minuti. Poi … poi sarà triste.
Troppa calma. Troppo silenzio. Ci mancherà tutto. Soprattutto quello che all’inizio in Italia fai più fatica a digerire: zero privacy, sempre qualcuno che ti parla.
So che dovrò asciugare lacrime.
Mangiare senza sentire sapori.
So che mi serviranno un paio di giorni.
E poi tutto tornerà normale.

Vacanze finite.

Kuwait siamo pronti!

Mimma