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Indipendence e Liberation day

20 Febbraio 2013 By mimma 1 Comment

Febbraio è un mese importante per il Kuwait. Ricorrono due feste “nazionali”. Il 25 febbraio ricorre la festa dell’Indipendenza e il 26 Febbario il liberation day. E il popolo Kuwaitiano ci tiene molto. Anzi il Paese inizia a prepararsi quasi un mese prima.
Sin dal 1913 il Kuwait era sotto il protettorato britannico e soltanto il 20 giugno del 1961 conquistò l’indipendenza. E il 25 febbraio si celebra questa ricorrenza, sebbene i rapporti con il Regno Unito siano ancora ottimi e la comunità british è molto diffusa.
Mentre la festa della Liberazione si riferisce alla guerra del golfo che più o meno tutti ricordiamo (almeno quelli della mia generazione ). L’Italia stessa partecipò e uno dei nostri piloti “Cocciolone” fu fatto prigioniero.

Il Kuwait dopo essere stato alleato dell’Iraq durante la guerra Iran-Iraq, concedendo prestiti per 65 miliardi di dollari, e dopo un breve conflitto economico, fu invaso e annesso dall’Iraq il 2 agosto 1990. La monarchia fu deposta e fu insediato un governatore iracheno. La comunità internazionale tuttavia non tollerò questa flagrante violazione del diritto internazionale non riconoscendo l’annessione; il Kuwait formò un governo in esilio in Arabia Saudita. Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite autorizzò una coalizione di 34 paesi, guidata dagli Stati Uniti, a intervenire militarmente. Il 27 febbraio 1991 si concluse la Guerra del Golfo con la liberazione del Kuwait e il reinsediamento dell’Emiro Jabir Al Sabah.L’esercito iracheno in ritirata appiccò il fuoco a circa 600 pozzi petroliferi e danneggiò i 100 restanti, provocando una catastrofe ambientale ed economica in tutto il Golfo: oltre ai versamenti in mare, il 5% del territorio del Kuwait fu coperto da laghi di petrolio e furono necessari più di nove mesi per spegnere gli incendi. Inoltre, il Kuwait pagò 17 miliardi di dollari come rimborso spese alla coalizione.
Sono stati giorni difficili anche se non è stato un lungo periodo. E da allora la presenza degli americani nello Stato e del loro stile di vita è diventata fortissima (pare che da lì derivino i loro problemi con obesità e diabete. Alimentazione sconvolta).
Una mia amica kuwaitiana, mia coetanea, mi racconta che quello che ricorda è il fumo nero, l’odore forte dei pozzi che bruciavano.

Si tratta di una festa importante. E loro ci tengono tanto. Tra l’altro qui se una festa “cade” in un giorno festivo, nel we (venerdi o sabato), si prolunga al primo giorno lavorativo, in modo tale da prolungare il periodo di “festeggiamenti” con un bel ponte (da brava impiegata ricordo la rabbia quando Natale cadeva di sabato).

Noi l’anno scorso siamo rimasti qui, ero arrivata da un mese ed ero incuriosita, sebbene qualcuno mi avesse consigliato che era meglio andare via. Anche perchè noi viviamo vicino alla “Gulf road” luogo principale del loro festeggiamento.

Un festeggiamento “strano” mi piacerebbe sapere chi l’ha inventato. Consiste essenzialmente nel vestirsi con i colori della bandiera kuwaitiana (simile alla nostra solo che c’è un pò di nero), persino le macchine vengono trasformate e decorate.

Le strade sono piene di immagini del sultano e del principe, di tutte le bandiere degli stati coalizzati nella liberazione, la gente si distribuisce lungo la via, con sedie, tavoli cibo e ..




GIGANTESCHE PISTOLE AD ACQUA..








perchè lo scopo principale è spruzzarsi addosso, mentre le auto si fiancheggiano!!!

Devo dire che è un festeggiamento che mi lascia perplessa, anche perchè dura almeno tre giorni dal mattino alla sera.

Non so, probabilmente l’assenza di alcool ( e spesso penso per fortuna) o di luoghi di divertimento ha fatto si che quando possono,  loro perdono un pò la testa e diventa un pò come quando noi vinciamo i mondiali però all’ennesima potenza…o quello strano stato d’animo che a tanti prende carnevale dove “ogni scherzo vale”.

A scuola di patata è tutto un esposizione di bandiere e disegni con i colori del Kuwait, è da una settimana che vedo bimbi vestiti con i colori della bandiera, o semplicemente un fiocco, uno zainetto, una felpa ovvaimente “nazional popolari”. 
Oggi una bimba aveva un vestito meraviglioso con i colori della bandiera..e Patata “ohhhhhhhhh” .
Domani hanno pure organizzato la festa e ogni bimbo dovrà indossare il costume nazionale e ci sarà una parata. Se andate sul sito vedete quelle dell’anno scorso http://tsk.edu.kw.

 http://tsk.edu.kw/



Loro sono felici e contenti. Sembrano divertirsi un sacco.

Noi un pò meno anche perchè alla fine l’anno scorso siamo rimasti bloccati in casa, era impossibile muoversi.
E quest’anno per non sbagliare, siamo partiti per le vacanze, anche perchè tutto chiude, uffici, scuole.. Che dire allora:

Good Indipendence e Liberation days…
ps. lo ammetto sotto sotto un pò invidio questo orgoglio nazionale io il massimo che ho fatto è stato partecipare il 25 aprile alla manifestazione a Milano…
Chissà se questa partecipazione, questa gioia e questo orgoglio non sia il frutto  oltreche dalle poche occasioni “pubbliche e libere” per divertirsi anche dal fatto che l’Emiro in queste occasione spesso “regala” un pò di soldi, estingue debiti con le banche…Chissà….

Filed Under: Tips about Kuwait

Comments

  1. Anonymous says

    20 Febbraio 2013 at 14:11

    Potessero estinguere anche qui qualche debito sai che orgoglio alla patria ?

    Rispondi

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