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IL PASSAGGIO DALLA CULLA AL LETTINO

7 Aprile 2013 By drusilla 3 Comments


Quando sono rimasta incinta del mio primogenito avevo mille paure, domande e dubbi. Frequentando il corso di preparazione al parto ho conosciuto tante future mamme che condividevano le mie stesse ansie. La maggior parte di queste durante gli ultimi due mesi di gravidanza si preoccupava della preparazione della cameretta.
La Camera del Bambino per tutte (o almeno la maggior parte) era una cosa fondamentale, da preparare con molta cura, prestando attenzione a tutti i particolari. Ecco che mi sono ritrovata ad accompagnare mamme in diversi negozi e centri commerciali per trovare il lettino che si intonasse esattamente alla sfumatura di colore dell’armadio, scegliere le lenzuola di cotone con ricami ricercati e sofisticati; per poi passare alla scelta del fasciatoio migliore, quello con o senza vaschetta? Infine, il colore da applicare alle pareti e magari aggiungerci pure qualche decorazione.

Ecco, per me tutto questo non c’e’ stato! Da quando e’ nato Tato sono diventata una mamma expat, cioe’ una mamma che abbandona tutto per seguire il proprio marito in qualche posto nel mondo. Con Tato mi sono ritrovata in Libia. Vista la mia situazione, diventava impensabile creare una cameretta in Italia, ma poi in quale casa? Dai nonni? Quali nonni, materni o paterni?



Tato ha dormito i primi due mesi in una carrozzina che spostavo dal primo al secondo piano a seconda della mia posizione all’interno della casa di mia madre. Quando siamo giunti in Libia e’ stato trasferito in un lettino con le spondine nella nostra camera. Al compimento del sesto mese e’ stato direttamente trasferito nella sua cameretta. Si trattava di una camera semplice, non una vera cameretta perche’ non sapevamo esattamente quanto tempo ci saremmo fermati. Infatti dopo un paio di mesi la societa’ ha annunciato il nostro stasferimento (in un paese ancora sconosciuto…). Nello stesso periodo io ho scoperto di essere nuovamente incinta.
L’arrivo del fratellino, Ercolino, ha segnato una grande svolta anche nella vita di Tato. Eccolo li il mio ometto, il primogenito, l’omino di casa che stava diventando il Fratello Maggiore. Anche se aveva solo 18 mesi per me era grandissimo. Dopo un paio di mesi di transizione tra il parto e la ri-partenza per la nuova destinazione, finalmente anche Tato ha avuto la sua Cameretta (quella con la C maiuscola!).
In Kuwait (questa e’ stata la nostra nuova destinazione ) il Daddy aveva preparato una cameretta meravigliosa. Qui e’ avvenuto il passaggio importante dal lettino con le sponde al letto vero, quello ad una piazza, quello dei bambini Grandi. E’ stato amore a prima vista per Tato. Lui, cosi’ orgoglioso di essere il fratello maggiore, cosi’ orgoglioso di essere considerato il Grande e soprattutto cosi’ innamorato del suo Daddy, ha accettato subito e senza alcun problema la sua nuova dimora notturna. Il Daddy era stato bravissimo ed aveva preparato il letto con un copriletto coloratissimo e Dante, il nuovo amico elefante.
Quanto faceva impressione guardarlo la notte mentre dormiva in quel grande letto; lui un ometto di soli 20 mesi che si perdeva in quella vastita’ di letto ad una piazza. Quando ci penso mi vengono ancora i brividi per l’emozione.
Mentre per Ercolino e’ tutta un’altra storia….
Lui e’ il piccolino della famiglia, anche se pesa un solo chilo di meno del fratello e se spesso e’ quello che picchia piu’ duro! Ma lui e’ un mammone, un coccolone e tenerone. Ha iniziato a dormire nella camera insieme a Tato a 6 mesi (non si fanno differenze!), in un lettino con le spondine, semplice e spartano. Ora che ha quasi due anni e mezzo ha deciso di sua spontanea volonta’ di trasferirsi nel letto Grande. Voleva copiare il fratello! Diceva: “Mamma, io grande. Dormo la’!”. Tra un impengo e l’altro non siamo ancora riusciti a spostare il lettino con le spondine, a dire la verita’ non saprei materialmente in quale parte della casa posizionarlo. Quindi, ci sono momenti in cui mi chiede di tornare a dormire nel suo lettino, forse perche’ si sente piu’ protetto, forse perche’ si sente piu’ tranquillo e sereno. E come non accontentarlo?!
Il passaggio al letto grande come la rimozione del pannollino o del ciuccio fanno parte di quei passaggi (obbligati) che ti fanno capire quanto tuo figlio stia crescendo, diventando grande ed indipendente. Mi definisco una mamma easy (a volte forse pure troppo wild!) ma alcune cose colpiscono anche me nel profondo del cuore. Vivo pero’ questi cambiamenti in maniera naturale in modo che anche i miei figli lo possano percepire. Questo mio atteggiamento ha sempre funzionato, i Tati sono sempre stati felici di vivere i loro cambiamenti e orgogliosi di diventare piu’ grandi e indipendenti.

Questo post partecipa al Blog Tank di Aprile  di Donna Moderna.

Filed Under: Senza categoria

Comments

  1. Anonymous says

    7 Aprile 2013 at 15:34

    Ricordo molto bene Tommaso in Libia nonostante tutti i cambiamenti lui sempre sorridente e anche Riccardo in aereo in viaggio per il Kuwait bravissimo dormiva nella culla. La più bella è stata quando si è addormentato nel seggiolino della bicicletta quando eravamo in giro a Minorca fantastico.Si è vero come passa in fretta il tempo

    Rispondi
  2. Isabella says

    13 Aprile 2013 at 16:18

    ciao, noi ci prepariamo proprio ora al cambiamento, e spero tanto che sia tutto coí semplice e naturale, come lo hai raccontato tu!

    Rispondi
    • Drusilla Galelli says

      13 Aprile 2013 at 18:42

      Vedrai che sara’ facile facile. L’importante e’ sentirsi pronti, prima di tutto noi come mamme.

      Rispondi

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