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La matematica è uguale in tutto il mondo!

20 Ottobre 2014 By drusilla 12 Comments

immagine dal web
immagine dal web

La matematica è uguale in tutto il mondo!
Questa è una certezza perchè 2+2 fa 4 in Kuwait come in Italia e in tutto il resto del mondo.
Però ogni scuola, anzi ogni insegnante o sistema scolastico, applica un metodo di insegnamento differente. Proprio per questo un paio di settimane fa ho partecipato al Maths Workshop organizzato dalla scuola dei bimbi, l’International School of Brescia.

L’obiettivo dell’incontro era quello di spiegare, ai genitori delle classi dal Transition (Reception) al grade 3, come la matematica viene insegnata in questa scuola, quali vocaboli vengono utilizzati, condividere i siti internet che aiutano i bambini e naturalmente fornirci la possibilità di fare domande.
Ci sono 5 filoni con cui si impara matematica:
1. gestione dati
2. misurazioni
3. forme e spazio
4. patterns sequenze e funzioni
5. numeri
Ognuno di questi settori viene insegnato per step, naturalmente possono essere insegnati contemporaneamente numeri e misurazioni o sequenze e gestione dati.

Dopo questa piccola introduzione, sono entrati nel vivo della spiegazione di come viene insegnata la matematica in questa realtà scolastica, iniziando con le addizioni.
In particolare, vengono utilizzati i seguenti metodi per spiegare le addizioni:

1. hands on addition, si usano le mani per fare le addizioni; metodo classico sempreverde che io uso quotidianamente per semplificare le cose.

2. Pictorial addition, vengono usate delle immagini per aggiungere. Quindi 2 mele + 3 mele= 5 mele . Trovo che anche questo metodo sia piuttosto pratico e semplice, soprattutto per i bambini più piccoli come Riccardo, che si trova al Transition.

3. Empty number line partitioning, ovvero la famosissima linea dei numeri vuota. Empty line

4. Expanded method in colomns. Se non ho capito male si tratta di quel metodo in cui devi dividere ogni numero secondo le centinaia, le decine e le unità e poi metti in colonna.

5. Metodo in colonna. Il nostro classicone!

Comunque, la cosa fondamentale è far capire al bambino il posizionamento del numero, ovvero il fatto che ogni numero posizionato in un certo punto ha un significato. Quindi esistono le migliaia, le centinaia, le decine e le unità.
Fino a qui mi pare tutto più o meno simile al nostro sistema, anche se personalmente non ho mai utilizzato quello della linea vuota ma mi sembra un buon metodo!

Passiamo ora alle sottrazioni, e qui l’argomento inizia a farsi sfidante. I primi tre metodi sono simili alle addizioni:
1. sottrazione con le dita delle mani,
2. pictorial subtraction,
3. empty number line. Ecco in questo caso è un po’ un macello perchè devi partire dal numero che sottrai per arrivare, tramite addizione, al numero dal quale vuoi sottrarre. Disegno…emptynumberline subtraction 42-17= 25
4. counting up (complementary addition), ovvero utilizzare le addizioni stesse per arrivare al risultato della sottrazione.
5. partizione
6. expanded method
7. sottrazione tramite colonne.

Passando poi per le moltiplicazioni e addizioni alle quali non ho prestato molta attenzione in quanto per ora mi preoccupano le addizioni e sottrazioni che Tommaso si troverà ad affrontare durante questo anno scolastico.

Al di là dei vari metodi con i quali vengono affrontate le operazioni in matematica, ci sono alcuni step fondametali da rispettare:
– saper contare, che non significa semplicemente essere in grado di contare da uno a cento. Ma significa riconoscere i numeri e saperli ordinare. Questo è ciò che sto facendo con Riccardo.
– place value, quindi posizione dei numeri perchè le centinaia sono ben diverse dalle unità. Questo devo iniziare a farlo con Tommaso.
– number facts, ovvero tutto ciò che riguarda il mondo dei numeri.
– tabelline, multiplication tables;
– fun and confident to have a go.

Il domandone finale è: come i genitori possono supportare i loro figli con l’apprendimento della matematica?
Semplicemente parlando il matematichese! Questo significa cercare di infilare la matematica nella vita di tutti i giorni, cosa che noi spesso facciamo perchè io sono un po’ fissata con l’apprendimento della matematica.
Per i maschietti parlare di velocità delle auto, performance, motori, costi della benzina.
Oppure propongono di fargli stilare una statistica delle loro canzoni preferite settimanalmente e confrontarla con le settimane precedenti.
Insegnargli a leggere l’orologio. Fargli stimare la durata di un’attività, di una distanza. Quanto dura un minuto? Quanto è durato il cartone animato? Quantificare il tanto e il poco.
Quanto costa una caramella o un gelato. Prendere dimestichezza con i soldi, creare un salvadanaio per mettere le monetine guadagnate in modo da poterci comprare qualcosa il fine settimana.
Insomma, cercare di utilizzare la matematica nella vita reale.

A me questo workshop è servito un sacco. Si perchè è vero che la matematica è quella e non è certamente cambiata dai tempi in cui andavo io alle elementari, ma è anche vero che sono passati ben ventotto anni e quindi non ricordo esattamente come mi è stata insegnata l’addizione o la sottrazione.
E’ stato un’ottima occasione di ripasso, un modo per ascoltare inglese visto che vivendo in Italia le occasioni sono rare, ma soprattutto un momento importante per incontrare altri genitori e fare la conoscenza di altre mamme!

Buon divertimento mamme!!!

Filed Under: SCHOOL

Comments

  1. Mammaing says

    20 Ottobre 2014 at 6:18

    Bellissimo articolo. Grazie per i suggerimenti!

    Rispondi
    • drusilla says

      20 Ottobre 2014 at 10:37

      Grazie! Credo sia utile condividere consigli di questo genere con altre mamme.

      Rispondi
  2. iori stefania says

    20 Ottobre 2014 at 9:09

    Verissimo quello che hai scritto infatti noi adulti diamo per scontato, dato che già le conosciamo, tante cose ma insegnarle non è altrettanto facile

    Rispondi
    • drusilla says

      20 Ottobre 2014 at 10:57

      Assolutamente non facile!!!

      Rispondi
  3. Moky says

    20 Ottobre 2014 at 10:36

    A Miciomao la matematica piace un sacco. Anche loro usano diversi metodi per arrivare alla soluzione ed è bello riscoprire, dopo tanti tanti anni, le varie soluzioni.

    Rispondi
    • drusilla says

      20 Ottobre 2014 at 10:56

      Ma lo sai che anche Tommaso è un appassionato di matematica?! Quello che proprio mi è piaciuto di questo workshop è stato il riscoprire dopo tanto tempo i vari metodi per arrivare al risultato di una semplice addizione o sottrazione.

      Rispondi
  4. Abaya and Heels says

    21 Ottobre 2014 at 9:31

    Che bello! la mia 4enne fa matematica all’asilo! Fanno addizioni e sottrazioni con gran parte dei metodi che hai elencato! sono entusiasta che si avvicinino a questa materia da cosi piccoli! secondo me è un ottimo metodo per far apprezzare questa materia che non piace a molti!

    Rispondi
    • drusilla says

      21 Ottobre 2014 at 22:29

      Brava! Anche a me piace un sacco l’idea che si avvicinano da piccoli alla matematica, anche perchè se ci pensiamo il mondo e la realtà è fatta di matematica.

      Rispondi
  5. pinguino_ch says

    21 Ottobre 2014 at 11:31

    da insegnante, non di matematica bensi di fisica, mi interesso molto di matematica. Ho pure una sorella matematica e amici che l’hanno studiata. Devo dire che i nuovi metodi mi lasciano un po’ spaesata perché a livello di 14-15enni non vedo miglioramenti nell’uso della matematica. Finiscono tutti per usare la calcolatrice anche per semplici divisioni, non sanno cos’è la semplificazione e non hanno la benché minima idea di un ordine di grandezza! sono pur sempre una fisica e l’ordine di grandezza è il nostro pane.
    Ecco se potessi dare un consiglio alle maestre elementari è di cominciare a familiarizzare i bambini con gli ordini di grandezza..di solito già cominciano con la geografia e capire quanti abitanti ha una città di media grandezza, quanti una metropoli, uno stato e via via fino al mondo è già un primo passo! poi ci sono tanti altri metodi per appassionare alla matematica.
    Personalmente ai bambini sopra i 10 anni io consiglio la lettura, magari con l’aiuto di un adulto, di “il teorema del pappagallo” http://it.wikipedia.org/wiki/Il_teorema_del_pappagallo
    una storia raccontata tipo giallo piena di riferimenti interessati e ambientato a parigi. L’autore ha scritto diversi libri sulla matematica e la scienza in generale!

    Rispondi
    • drusilla says

      21 Ottobre 2014 at 22:31

      Grazie mille per i tuoi consigli!
      Mi sono segnata tutto. Lo sai che non ci avevo mai pensato agli ordini di grandezza? Ottima idea.

      Rispondi
  6. pinguino_ch says

    22 Ottobre 2014 at 12:30

    Prego! se hai bisogno di altri consigli scrivi pure..adoro tutto quello che è scienza.
    Dimenticavo, una buona casa editrice sulla scienza è la Usborne inglese, ho notato che alcuni sono tradotti in italiano. Il the big book for science, things to make and do, è uno dei migliori nel suo genere. Perfetto per l’inverno o per i periodi in cui si deve stare a casa..non mi pagano per fare pubblicità eh..
    E’ stato vincitore tra i libri di scienza della Royal society

    Rispondi
    • drusilla says

      22 Ottobre 2014 at 22:17

      Adoro la Usborne e il libro di scienze lo avevo già addocchiato, mi sa che lo ordino!
      Grazie

      Rispondi

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