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Fa i capricci, e tu che fai?

20 Gennaio 2016 By drusilla 20 Comments

mamme e figli
Abbracci, sfide, baci, urla, carezze, capricci, amore, risate, problemi, sorrisi… i figli!

In casa Drusilla stiamo affrontando un periodo sfidante, ad alto tasso di capricci e richieste strane, per non dire insensate. Non riesco a spiegarmi la motivazione, o forse non ne esiste una perché semplicemente è un periodo che prima o poi passerà. Si sa, la vita dei nostri figli è fatta di fasi e nel mezzo di queste fasi c’è sempre un periodo di transazione caratterizzato dai capricci, lune storte e richieste bizzarre.

Stanca di questa situazione, una mattina decido di andare su Google a cercare “reazioni madri ai capricci dei figli“, perché vi confesso che non ho idea di come devo comportarmi e come devo reagire a questi capricci.
Google mi ha presentato una gran lista di link che riportano tutti gli stessi concetti: “mantieni la calma, non urlare, trattalo come un adulto, sii coerente, parlagli, spiega la situazione, non assecondare il capriccio“, bla, bla e ancora bla.
Quando leggi tutti questi consigli sembra semplice, ma quando ti ritrovi nel bel mezzo di urla, pianti e capricci mantenere la calma o pensare in modo razionale diventa difficile, anzi quasi impossibile (almeno per me!).

I miei figli non sono più piccoletti, ma credetemi che i capricci o le giornate storte ci sono ancora, non scompaiono con l’età. Anzi, il capriccio tende a variare ed essere decisamente più snervante e sfidante da affrontare poiché supportato da una serie infinita di spiegazioni, nella maggior parte dei casi senza senso, talvolta urla e reazioni esagerate e teatrali.

Le mie reazioni impulsive, irrazionali…

Ci sono momenti in cui le reazioni sono irrazionali, perché la razionalità purtroppo è scappata lontano. Eccone alcune…

Situazione 1:
Tommaso sta scegliendo una pagina del suo libro con gli esercizi per bambini da 6 a 8 anni: “Mamma, voglio fare questa pagina.”
Io: “tesoro non puoi, queste sono moltiplicazioni e tu non le hai ancora affrontate a scuola. Scegli qualcosa d’altro”.
T.: “No! Io voglio fare questo. Ti ho detto che voglio fare solo questo”. Il tono di voce si alza, espressione arrabbiata, le orecchie diventano rosse, inizia ad urlare, saltare sulla sedia e pretendere di fare solo quegli esercizi.
Mia reazione: Prendo la pagina la strappo e la lancio nel cestino. “Ok tesoro, ora puoi scegliere un’altra pagina?!”.

Situazione 2:
Riccardo sta costruendo un aereo coi lego, ha difficoltà ad attaccare alcuni pezzettini più piccoli. Si sta innervosendo, alza la voce e inizia a dare la colpa al fratello che sta giocando con la pista: “è tutta colpa tua se no riesco ad attaccare la ruota. Sei stato tu!” e gli molla un ceffone.
Io: “Riccardo ti sembra il caso di picchiare tuo fratello? Sta giocando con un altro gioco”. Nel frattempo respiro e conto fino a diecimila per non intervenire. Ma naturalmente lui non è convinto e decide di dare una sberla sulla schiena al fratello.
Mia reazione: Prendo la macchinina di lego la lancio in terra, la frantumo in mille pezzi. “Ok tesoro, ora puoi ricominciare da capo e magari quel pezzetto ora si attacca!”.

Situazione 3:
Momento compiti. Riccardo deve scrivere per dieci volte la lettera m sul quaderno. “Mamma, non ce la faccio, sono troppo stanco, uff”, e si stende sul quaderno.
Io: “su dai, i compiti sono pochi, poi tu sei bravo a scrivere, così facciamo presto e puoi tornare a giocare”.
Nulla da fare, si mette a giocare con la matita, tenta di scrivere una emme ma ne viene fuori uno scarabocchio, cade la matita un’infinità di volte e la raccogliamo un’altra infinità di volte. Respiro profondamente, conto fino a dieci e…. e nulla, gli prendo la matita dalle mani, faccio un mega scarabocchio sul suo quaderno strappandolo e lui si blocca: “ok mamma, ora non sono più stanco!”.

Situazione 4:
Momento doccia. Spoglio i bambini. Riccardo corre in doccia per primo nel suo bagno. Ma Tommaso vuole fare la doccia da solo.
Io: “tesoro, se vuoi fare la doccia da solo puoi andare nel mi bagno e lasci Riccardo da solo nel suo bagno”.
Tommaso: “no mamma, io voglio fare la doccia da solo nel MIO bagno!”. Iniziano le urla, poi le lacrime, poi i salti sul divano. Faccio finta di nulla, lo lascio sfogare, ma la situazione non migliora.
Mia reazione: rivesto Tommaso: “ok tesoro, non preoccuparti, ora ti metti il pigiama e ti farai la doccia un altro giorno. Se domani a scuola puzzi ed i tuoi amici non vogliono giocare con te spiegagli che hai deciso di non lavarti perché volevi fare la doccia da solo!”. Tommaso: “ok mamma vado nel tuo bagno!”.

Questi sono solo alcuni degli episodi accaduti in queste ultime settimane, ma potrei andare avanti per pagine e pagine. Non credo di essere una mamma pazza e sono convinta che tante altre mamme fanno le stesse cose, semplicemente ci sono momenti in cui i capricci dei miei figli sono così privi di senso e talmente insistenti che non esistono reazioni razionali o frasi particolari per mettergli fine. Ma una reazione impulsiva e drastica è l’unica soluzione che ci vedo.
In fondo, nessuno è perfetto!

E voi, cosa fate quando i capricci dei vostri figli sono troppo insistenti?

Drusilla

Filed Under: BAMBINI

Comments

  1. veroveromamma says

    20 Gennaio 2016 at 8:59

    ti confesso che leggere queste tue reazioni mi fa sentire menosola e normale…..sai quante volte ho tirato le loro legoper terra perchè litigavano …oppure tolto i pennarelli mentre se li litigavano…….
    ed una volta mi sono messa afare “ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh” coem fanno loro-…..
    però devpo dire che faticosamente rimanendo ferma sopra el miei decisioni non alzando la voce, piano piano sono riuscita a tamponare qualche capriccio….
    ora la mia 4 fa tante lagne …… e si ricomincia speriamo bene!!!!!!!

    un’altra cosa ce faccio e funziona anche con lapeste numero 4 e distrarla….. distogliendola sua attenzione dal problea per unpo …. è faticosa e a volte frustrante a i risultati avolte,no sempre , si vedono
    un abbraccio e …no sei sola ….
    baci veronica

    Rispondi
    • drusilla says

      20 Gennaio 2016 at 10:33

      Veronica, siamo umane!!!!
      Anch’io spesso provo a distrarli cambiando discorso, è che ormai hanno 5 anni e 6 e mezzo e quindi non è sempre facile distoglierli dal loro capriccio.
      Un abbraccio anche a te!!!

      Rispondi
  2. iori stefania says

    20 Gennaio 2016 at 11:48

    Ricordi !!!! Il litigio insensato con tua sorella, una sera che stavo preparando la tavola e continuavo a dirvi “Basta ragazze ,basta va a finire che dite cose che non pensate ” Cercavo di stare calma ma non ho contato fino a dieci ,ho raccolto i piatti dal tavolo e buttati in terra Voi vi siete fermate e guardandomi con facce strane ” Mamma sei impazzita ” avete detto. Risposta” Si discute con calma ragazze ” Poi ci siamo messe a ridere Reazione esagerata ma non sapevo (forse stanca dal lavoro ) come fermarvi Ci sono riuscita ma non si è salvato neanche un piatto Sono istintiva forse qualche volta esagerando ma voi due siete diventate donne meravigliose( per me naturalmente)

    Rispondi
    • Sempre Mamma says

      20 Gennaio 2016 at 12:05

      Ahahahahahhaha mamma mia avrei smesso anch’io di litigare!!!

      Rispondi
      • drusilla says

        24 Gennaio 2016 at 11:10

        La reazione di mia madre fu pesante, ma credimi che io e mia sorella non abbiamo mai più litigato. Quindi, alla fine, è servita.

        Rispondi
  3. Sempre Mamma says

    20 Gennaio 2016 at 12:09

    Io cerco di mantenere la calma, di dare spiegazioni, ma non mi pare funzioni molto, lui mi sovrasta con le sue urla. A volte lo ignoro, a volte urlo più forte di lui, al che si spaventa, ho un acuto pazzesco, si mette a piangere, scappa via, dopo un po’, quando si è calmato ritorna e c’è la quiete. cerchiamo poi di spiegarci ed è finita lì.
    Non c’è un metodo, dipende da tanti fattori, la sua stanchezza, la mia, il perchè sta facendo un capriccio…

    Rispondi
  4. Silvia Fanio says

    20 Gennaio 2016 at 15:00

    AHAHAHAHA!
    Sei una grande!
    Io ho a che fare con un treenne de coccio. Quando si impunta si impunta e non c’è verso..
    A volte sono una brava educatrice, altre uso il lime out, altre volte do un’alternativa talmente schifosa che fa quello che dico io, altre ancora alzo la voce e sono prepotente. Dipende dalla giornata, dalla stanchezza e via dicendo.

    Siamo umane. Me lo dico le volte che alzo la voce e poi mi sento una cacca per tutto il giorno….

    Rispondi
    • drusilla says

      24 Gennaio 2016 at 11:09

      Eccome se siamo umane!!!!

      Rispondi
      • Silvia Fanio says

        25 Gennaio 2016 at 17:10

        Ti confesso che sto iniziando ad usare il metodo Drusilla in versione soft: funziona!

        Es: no, non voglio fare il bagnetto.
        Va bene, vieni pure a mangiare sporco,
        Non sono sporco.
        Non ti lavi, sei sporco.
        Va bene mamma, faccio il bagnetto…

        Sei un genio! XD

        Rispondi
        • drusilla says

          26 Gennaio 2016 at 7:45

          Ahahah!!! Grande!!!!

          Rispondi
  5. Graziella Pezzetta says

    20 Gennaio 2016 at 22:04

    Sai perchè nei vari manuali, blog, articoli eccetera, danno tutti consigli “saggi”? perchè è come nei film o nei romanzi, c’è un inizio, uno svolgimenti, una fine, ma non è vita vera. Quelle che scrivono: parlategli con calma, fatelo ragionare, non alzate mai la voce, siate pazienti ma ferme, usate un tono dolce…minimo sniffano, perchè non c’è altra spiegazione a questo stato “catatonico” Un figlio ti fa andare fuori di testa, devi contare fino a mille per decidere di non strozzarlo quando urla a perdifiato, o quando comincia a piangere senza sosta per capriccio, o quando s’impunta, o quando decide di arrampicarsi a prendere quell’oggetto che tu conservavi gelosamente da almeno 20 anni e lo frantuma e poi ti dice: ma non l’ho fatto apposta! Allora, poichè sai che strozzarlo non è la soluzione giusta, suvvia 25 anni di carcere ti permetteranno anche di riposare e dormire fino alle 9 ma forse ci sono alternative, puoi decidere di minacciarlo contando fino a tre, che se ti prendo ti rovino, io ti ho fatto e io ti disfo; oppure puoi decidere di diventare improvvisamente sorda e fingere di non sentire i suoi strepiti, o per esempio puoi decidere che se vuole per forza bere l’aceto, dopo che gli hai ripetuto 100 volte che starà male se lo beve e che non è il caso, sfinita e anche un pò perfida, gli dici: e allora bevilo … vomiterà, ma non romperà mai più i cabasisi, garantito… Non esiste la mamma perfetta, esiste la mamma che ci prova in buonafede, che sbaglia, che ci riprova e che ama i propri figli, che cerca di fare il meglio e che, qualche volta, li strozzerebbe, ma non lo fa. Finita la bufera, li bacia, abbraccia e si ricomincia.

    Rispondi
  6. Mammapiky says

    21 Gennaio 2016 at 7:29

    Ma le tue reazioni non sono mica eccessive? Anzi mi sembrano la conclusione più giusta per fargli capire dove sta l’errore e prendo spunto da te per la prossima volta che mi capita e che sarà di sicuro tra poco.
    Sui capricci io ho reazioni diverse a seconda del mio grado di stanchezza, stress o altro. Se ho le buone ignoro, sono una campionessa nell’ignorare il capriccio, e tempo cinque minuti (durante i quali sembra venir giù il mondo) il capriccio è passato. Questo vale più per Teresa né per Leo che non è capriccioso di suo. Lui è più propenso al “dispetto” e lì in genere mi incavolo di brutto e metto in atto minacce di ogni tipo (spariscono giocattoli, niente cartoni, urla e sbraiti, poi messa a letto immediata). Funziona? Si…fino al prossimo capriccio/dispetto.

    Rispondi
    • drusilla says

      24 Gennaio 2016 at 11:09

      Sei fantastica Mamma Piky!!!!

      Rispondi
  7. Chiara Punto e Virgola Mamma says

    21 Gennaio 2016 at 11:29

    Che bello ritrovarsi nelle parole delle altre mamme. La razionalità a volte va a farsi un bel viaggetto… io sono nella fase dei terribili tre ma come posso notare ci sono anche i terribili quattro, i terribili cinque e così via…. beneee 🙂
    Grazie per avermi regalato qualche minuto di normalità con il tuo articolo!
    Chiara

    Rispondi
    • drusilla says

      24 Gennaio 2016 at 11:06

      Ciao Chiara! Purtroppo i bambini vanno a fasi e spesso queste fasi non sono carine e divertenti, però ti confesso che dopo i terribili 3, i 4 anni per noi sono stati meravigliosamente e incredibilmente tranquilli. Poi però l’ho pagata coi 5 e via dicendo…
      Insomma, un duro lavoro quello dei genitori!
      Un abbraccio

      Rispondi
  8. Silvia Fanio says

    26 Gennaio 2016 at 9:55

    Congratulazioni!
    Il tuo post mi è piaciuto tantissimo e sei sulla mia top of the post della settimana,
    Vieni a trovarmi!

    http://scintilledigioia.blogspot.it/2016/01/top-of-post-26012016.html

    Rispondi
    • drusilla says

      26 Gennaio 2016 at 10:00

      Wow!!! Grazie, arrivo subito!

      Rispondi
  9. Mamma avvocato says

    26 Gennaio 2016 at 17:04

    Mi ero persa questo tuo post! Devo ammettere che leggerlo mi ha consolato moltissimo perche certe reazioni forse un po’ sopra le righe io le ho spesso, perché il ricciolino biondo si impunta di continuo. Pensavo tu fossi una mamma zen e invece…sei umana! Adesso mi stai ancora più simpatica, sai?!?
    Comunque, spero ardentemente che siano fasi e, almeno per qualche mese, i capricci si facciano più rari!!!
    P.s. La tecnica dello sporco puzzolente la uso anche io, così come una volta ho finito per portarlo a scuola in pigiama perché rifiutava di vestirsi…non è servito a nulla, lui se la rideva di gusto..Argh!!!

    Rispondi
    • mimma says

      27 Gennaio 2016 at 6:05

      ahhh mamma zen Drusilla??? Cara Giulia Drusilla è un generale. Tosta e determinata. Poi ecco non si scandalizza se si mettono tutti insieme a colorare e si sporca dappertuto…ma ti assicuro che zen proprio no.

      Rispondi
      • Mamma avvocato says

        28 Gennaio 2016 at 12:14

        Oh, come mi consoli! e tu?!? Perché a me, il corso di yoga non basta, mi sa che devo darmi anche a quello di meditazione, rilassamento ecc. Ecc.

        Rispondi

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