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Io -tu…tu-io : Ecco a voi il matrimonio arabo!

17 Ottobre 2013 By mimma 7 Comments

“Vuoi prendere come tuo legittimo sposo il qui presente, per amarlo, onorarlo e “rispettarlo, in salute e in malattia, in ricchezza e in povertà finché morte non vi separi?
Io davanti a queste parole mi commuovo sempre.
Mio marito invece pensa sempre al monologo di Brignano sul matrimonio. Ripete sempre una sua battuta: 1, 10, 20, 30 anni, TUTTA LA VITA INSIEME, che neanche se commetti una strage te li danno. 


La verità è che io adoro i matrimoni. Sempre. Al Nord al Sud. Ovunque. Mi piacciono soprattutto i preparativi e la cerimonia in Chiesa. Mi offro sempre volontaria per accompagnare la sposa nella scelta dell’abito, l’ho fatto più volte. Ma anche scegliere il luogo del ricevimento, menù, musica, fiori. Mi piace così tanto che con la mia amica Patrizia avevamo messo in atto il progetto di diventare Wedding Planner (dai che mi ci vedete un po’).
Avevamo girato fiere, preparato un business plan, contattato un tecnico per realizzazione sito, la nostra idea era organizzare i matrimonio per gli stranieri in Puglia e a Venezia, avevamo pure contattato alcune strutture. Poi io sono rimasta incinta, Patrizia si è fatta prendere da dubbi, insomma non ne abbiamo fatto nulla (resta il mio piano bc).
Ma prima di partire per il Kuwait qualcuno mi ha detto: perché non fai la wedding planner per gli arabi? Figurati quanti soldi spenderanno, che lusso sfrenato e ti divertirai un sacco.
Ma com’è il matrimonio qui in Kuwait?
Devo dire che non è stato facile recuperare tutte le informazioni, prima difficoltà rito sunnita e shiita? (lo sapete che ci sono due interpretazione del corano), inoltre il matrimonio non è  un sacramento ma un contratto (Aqad ), ve l’avevo detto anche qui, e quindi ci sono tante interpretazioni, senza contare che ora è un mix tra tradizioni e modernità. 
Ho però capito che in generale i matrimonio islamici sono ricchi di tradizioni. Più di quanto immaginiamo e resta un’occasione importante per la famiglia.
In passato, il matrimonio è stato un mezzo per rafforzare i legami tra le famiglie di livello sociale e finanziario similari. Potremmo quasi parlare di accordi di business. E spesso ci si sposava tra familiari.
Quando era difficile trovare un partner dai parenti, un sensale gestiva questa materia per la famiglia. Quando il sensale aveva trovato una ragazza adatta, informava la famiglia dello sposo e solo dopo che la famiglia dello sposo esprimeva parere favorevole, il sensale informava la famiglia della sposa. Una volta avuto il consenso di entrambe le famiglie, veniva predisposta una data per celebrare l’unione.
Durante il periodo di fidanzamento, alla fidanzata non è (era) permesso di uscire di casa o incontrare nessuno. Il padre dello sposo darebbe alla fidanzata di suo figlio una somma di denaro per comprare un regalo di nozze. Questo dono è stato chiamato ” Daza “.
Il “Daza” consisteva di quattro capi di valore, due rotoli di stoffa, asciugamani, copriletti e coperte. Un gruppo di donne “cantanti”  avrebbe portato il regalo di nozze a casa della fidanzata il Lunedì o Giovedi notte e sotto la luce della lanterna, avrebbe cantato durante tutto il percorso tra la casa del fidanzato a casa della fidanzata . Se il padre della fidanzata accettava il dono, questo significava che aveva benedetto il matrimonio  e che lui avrebbe preparato il corredo della sposa .
Nella notte di nozze, lo sposo avrebbe camminato da casa sua fino alla casa della futura moglie accompagnato da suo padre, zii, parenti e vicini di casa.
Nella tradizione shiita prima del matrimonio viene celebrata una festa, una cerimonia chiamata “Jalwa”. Normalmente si celebra nella casa della futura sposa. In questa occasione lei è vestita di verde e siede su una sedia speciale, su di lei poi verrà gettata una sciarpa di seta verde. Alcune donne della famiglia e musicisti terrebbero i bordi della sciarpa, alzandola e abbassandola, seguendo il ritmo di una canzone tradizionale; poi, la sposa sarà portata sul suo posto nella stanza dove lo sposo attende .

La cerimonia vera è quella della “milcha“ che di solito é una piccola ceremonia che riunisce le due famiglie e dove lo sheiko religioso (imam) è presente e si scambiano le promesse.  Il matrimonio acquista anche valore legale, però non sarà consumato fino alla notte della festa di matrimonio chiamata laylat al dakhla (la notte della penetrazione).

La prima settimana  gli sposi la trascorrono a casa della sposa. Dopo questa settimana, la coppia si sposterà verso la casa della famiglia dello sposo in processione con la famiglia e vicini di casa . La madre della sposa non segue la figlia in quanto è considerato un cattivo presagio.

Il cambiamento nelle relazioni sociali in Kuwait si è riflesso nel modo di scegliere il compagno di vita. I rapporti tra uomini e donne è diventato in qualche modo più flessibile. I giovani oggi incontrano ragazze in occasioni sociali della famiglia, università, lavoro, club e altri luoghi .
Questo comporta come risultato, che una ragazza kuwaitiana può fidanzarsi con un uomo al di fuori della famiglia. Un uomo kuwaitiano che studia all’estero può sposare una straniera. Inoltre, le opportunità di istruzione e di lavoro più elevate hanno portato a ritardare l’età normale del matrimonio fino a ventitré o ventiquattro anni (per il corano L’eta’ giusta è dal raggiungimento della puberta’).
Dopo la scelta di un partner, è sempre necessaria l‘approvazione della famiglia. 

Poi, le tradizioni formali, che sono una miscela di vecchio e nuovo, svolgono un ruolo fondamentale. Come in passato, il giovane uomo chiede il consenso al matrimonio al padre o uno degli anziani della famiglia, se  il padre e’ morto. In seguito, si discutono questioni finanziarie, come la dote. Quando tutte le questioni sono risolte, una festa di fidanzamento è tenuta in casa della ragazza per celebrare l’occasione.
Il periodo di impegno non è fisso, tuttavia, di solito dura un mese.
La Festa di nozze è, di solito , data in grandi spazi pubblici o negli alberghi .
Si tratta di due feste distinte, una per soli uomini volta a congratularsi con lo sposo e un’altra festa a parte è dato solo per le  donne che canteranno e festeggeranno la sposa.
Non so perchè ma tra tutte le informazioni ricevute mi ha colpito molto questa idea delle due feste separate.
Sarà che considero la festa il primo momento di coppia, da marito e moglie. E poi perchè appunto amo tanto il matrimonio.
Noi non siamo mai state invitate e pare che sarà molto difficile.
Però chissà, qui a Kuwait tutto può succedere, magari se resteremo qui tanto tempo diventerò una perfetta conoscitrice delle loro tradizioni e magari potrò realizzare il mio sogno di fare la wedding planner..anche no dai!
n.b. Avevamo trovato un bellissimo video, che meglio delle mie parole, mostrava tutte le tradizioni con una festa meravigliosa, ma misteri della tecnologia perso.
Ecco pero’ due immagini di possibili degli abiti da sposa.



Filed Under: cultura araba

Comments

  1. Moky says

    17 Ottobre 2013 at 11:56

    Ognuno ha le sue tradizioni e c’è del bello ovunque…
    Certo che le spose così coperte in testa……uff…

    Rispondi
  2. Mom says

    17 Ottobre 2013 at 20:24

    sto leggendo un libro… no, scusa, sono quattro libri. Una quadrilogia. E’ un romanzo. Ma le protagoniste sono 4 ragazze amiche fin da quando erano bambinette. E da sempre giocavano al matrimonio. E giocavano talmente bene che alla fine l’hanno realizzato.C’è quella che si cura dei fiori, quella che fa delle torte spettacolari, la fotografa e quella che gestisce, organizza, sistema… il tutto in una casa/palazzo/reggia in cui vivono loro, ci lavorano (ciascuna con la propria ala in cui vivere e lavorare) e ci fanno i ricevimenti. Sai quanto mi piace questa storia? Sono al libro n.3 e sono bellissimi!!!

    Rispondi
  3. Mimma Zizzo says

    18 Ottobre 2013 at 3:31

    Come si chiama???? Mi piace

    Rispondi
  4. mammapiky says

    18 Ottobre 2013 at 7:41

    Ma le due foto sono una provocazione? No perché il primo e’ tutto coperto, il secondo un po’ osé!!! ….tradizioni bellissime, tutte meritevoli di rispetto purché siano gli sposi a scegliersi l’uno con l’altro!

    Rispondi
  5. Abaya and Heels says

    19 Ottobre 2013 at 15:26

    Sarebbe bellissimo partecipare..

    Rispondi
  6. mariantonietta says

    12 Aprile 2015 at 0:00

    Davvero molto interessante!
    Quindi il bianco ha soppiantato il verde o si tratta di due momenti diversi?

    Rispondi
    • mimma says

      12 Aprile 2015 at 13:52

      il bianco è per la festa il verde per lo scambio. almeno così mi pare.

      Rispondi

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