Una famiglia quasi perfetta un thriller scritto dall’inglese Jane Shemilt.
“Jenny è un medico, sposata con un famoso neurochirurgo e madre di tre adolescenti. Ma quando la figlia quindicenne, Naomi, non fa ritorno a casa dopo scuola, la vita perfetta che Jenny credeva di essersi costruita va in pezzi. Le autorità lanciano l’allarme e parte una campagna nazionale per cercare la ragazza, ma senza successo: Naomi è scomparsa nel nulla e la famiglia è distrutta. I mesi passano e le ipotesi peggiori – rapimento, omicidio – diventano sempre più plausibili, ma in mancanza di indizi significativi l’attenzione sul caso si affievolisce. Jenny però non si arrende. A un anno dalla sparizione della figlia, sta ancora cercando la verità, anche se ogni rivelazione, ogni tassello sembra allontanarla dalle certezze che aveva. Presto capisce che le persone di cui si fidava nascondono terribili segreti, Naomi per prima. Seguendo le flebili tracce che la ragazza ha lasciato dietro di sé, Jenny si accorgerà che sua figlia è molto diversa dalla ragazza che pensava di aver cresciuto…”
Ho preso in prestito questo libro da mio padre che negli ultimi tempi si e’ rimesso a leggere e si diverte a discutere delle sue letture con noi figlie.
Una famiglia quasi perfetta e’ stato un grande successo internazionale, tradotto in 14 lingue e ai primi posti delle classifiche di tutto il mondo.
E’ un thriller psicologico e famigliare, coinvolgente e in alcuni passaggi ti prende lo stomaco obbligandoti a girare pagina per capire che cosa accadra’ in seguito.
La prima parte del libro esplora le dinamiche interne alla famiglia, pagina dopo pagina si scoprono gli scheletri nell’armadio di questa famiglia solo apparentemente perfetta: il marito adultero; le difficolta’ di una madre moderna che si districa tra lavoro, famiglia e la passione della pittura; il rapporto genitori e figli e soprattutto si concentra su quello tra madre e figlia.
Inizialmente i flashback e il continuo passare dai ricordi del giorno della sparizione e alla realta’ di un anno dopo mi ha creato un po’ di confusione, ma quando ho capito il meccanismo la lettura e’ filata liscia e coinvolgente.
Quello che un po’ mi ha deluso e’ stato il finale, mi ha lasciato un po’ di amaro in bocca. Durante la lettura avevo pensato a mille finali ma questo proprio non me lo sarei mai aspettato. Mi sono chiesta piu’ volte come una figlia possa arrivare ad odiare fino a quel punto una madre e, da madre, cosa una madre possa aver fatto, o non fatto, per farsi odiare cosi’ tanto.
Insomma, una bella lettura, non il libro della vita ma comunque carino e coinvolgente.
Voi l’avete letto? Cosa ne pensate?
Drusilla
Questo libro partecipa al venerdì del libro
Mamma avvocato says
Da quel che scrivi mi pare un po’ angosciante…non credo che in questo momento faccia per me, anche sei thriller di solito mi piacciono!
drusilla says
Si effettivamente e’ un po’ angosciante proprio perche’ parla di relazioni famigliari e della scomparsa di una ragazzina.
NonPuòEssereVero says
Mi hai fatto venire voglia di leggerlo!
drusilla says
Bene!