Questo post è in bozza da un po’ di tempo, ma non mi decidevo a pubblicarlo perché il mio pensiero va controcorrente!
L’argomento compiti ultimamente è molto discusso, pare che sia di moda urlare ‘Basta compiti‘, dire che i compiti non servono a nulla e che i bambini devono dedicarsi ad altre attività al pomeriggio.
Al contrario, io penso che i compiti siano molto importanti, naturalmente non c’è bisogno di assegnare una mole esagerata di compiti ogni giorno, durante le vacanze o durante i week end.
Credo fermamente nella validità dei compiti a casa.
Credo sia importante ripassare ciò che viene fatto a scuola.
Credo siano fondamentali durante i periodi di vacanza, altrimenti si rischia di tornare indietro e poi servono settimane, per non dire mesi, per recuperare il livello raggiunto in precedenza.
Quest’anno i nostri pomeriggi sono principalmente dedicati ai compiti.
I bambini tornano da scuola alle 14.30 circa, dipende dal traffico, mangiano qualcosa, si riposano guardando un po’ di cartoni o giocando e verso le 15.30 si iniziano a fare i compiti. Le attività sportive le svolgono dopo le 17.30.
Durante il weekend, o le vacanze, la scuola non assegna compiti, ma io solitamente li faccio leggere e scrivere un pochettino tutti i giorni.
La scuola che frequentano i miei figli consiglia di dedicare 20 minuti al giorno ai compiti di Riccardo, mentre per Tommaso servono circa 30 minuti. In realtà, questo tempo non è sufficiente e spesso finiamo per raddoppiarlo.
Non sono cattiva, semplicemente credo nell’importanza dei compiti e del ruolo di noi genitori, mamme, come supporto ai nostri figli da casa.
Fare i compiti a casa, dopo la scuola, non è sempre facile.
O meglio, dipende dall’attitudine dei bambini e dalla loro voglia di mettersi a lavorare a casa dopo aver trascorso tante ore a scuola.
I miei due figli sono l’uno l’opposto dell’altro. Quindi, uno si diverte a fare i compiti e non si oppone quando gli assegno qualche cosa in più, mentre l’altro vive i compiti in modo negativo, anche se poi appena si concentra dimostra di essere capace e potenzialmente molto dotato.
Come mi organizzo per fare i compiti con i miei figli
- Definisco i tempi. Le 15.30 sono l’orario massimo entro il quale iniziamo i compiti.
- Definisco i turni. Avere due figli significa dover decidere chi fa i compiti per primo e chi per secondo. In accordo con i bambini, abbiamo deciso che il primo a fare i compiti è Tommaso, in quanto più grande e con una mole di lavoro più sostenuta. Nel frattempo Riccardo gioca oppure si corica sul divano e si riposa un po’.
- Programmare. Ogni giorno i bambini hanno lo spelling book da compilare, un libricino da leggere e due volte a settimana hanno matematica. Con Tommaso aggiungo la lettura di tre pagine di un libro non scolastico in modo da imparare vocaboli nuovi e diversi da quelli utilizzati a scuola, lo faccio esercitare con addizioni e sottrazioni, mentre una/due volte a settimana lo faccio scrivere. Riccardo invece due volte a settimana legge un extra book, voglio aiutarlo a migliorare nella lettura.
- La mamma non fa i compiti, aiuta solamente. La regola fondamentale è non sostituirsi ai propri figli, devono imparare che noi mamme siamo al loro fianco solo come supporto.
- Preparo il luogo dove fare i compiti. E’ importante scegliere un posto tranquillo, ordinato, lontano da fonti di distrazioni come tv o ipad. Visto che viviamo in un piccolo appartamento, abbiamo scelto la stanza dei bambini dove c’è una comoda scrivania con al fianco una bella e luminosa finestra. Naturalmente mentre facciamo i compiti il mio cellulare rimane in cucina silenzioso e gli ipad e la tv sono spenti. L’unica fonte di distrazione possibile è il fratello.
- Noi abbiamo deciso che tutte le attività sportive si svolgono dopo le 17.30 così siamo sicuri di aver finito tutti i compiti.
- La priorità sono i compiti assegnati dalla scuola, dopodichè dedichiamo altri 15/20 minuti per quelli extra, come lettura libri, addizioni/sottrazioni, esercizi di scrittura, ripasso spelling.
- Routine. Mantenere la routine credo sia il punto fondamentale. Per me è davvero importante non interrompere mai l’abitudine di fare i compiti, perchè solo in questo modo i bambini imparano ad essere continuativi e capiscono quanto sia importante fare i compiti ogni giorno.
Aiutare i nostri figli nello svolgimento dei compiti è un vero e proprio lavoro, mi reputo veramente fortunata perchè ho la possibilità di dedicarmi a loro senza limiti di orario e confesso che mi piace molto.
Fare i compiti con loro significa imparare qualcosa di nuovo ogni giorno. Non è sempre facile ritrovarsi ad affrontare argomenti e compiti in una lingua che non è la mia, ma è una bellissima sfida e un’occasione importante anche per me.
E voi, come vivete il momento compiti con i vostri figli?
Drusilla
iori stefania says
Direi che sei super organizzata e va benissimo perchè anche io come te ci tenevo molto e ho ottenuto buoni risultati con voi due !!! I bambini hanno tantissime potenzialità e non è mai morto nessuno per qualche compito in più è tutto a loro vantaggio. Certo purtroppo ho faticato molto perchè lavoravo ma appena tornavo a casa controllavo i vostri compiti ancora prima di preparare da mangiare ma ci siamo riuscite Buon lavoro con i tuoi figli carina
drusilla says
Hai fatto un grande lavoro!
Baci carina
Mammapiky says
Io sono ancora nel caos lo sai, cerco di capire quale sia la strategia migliore per aiutarlo in questo primo anno che di sicuro non è un passaggio facile, ma al tempo stesso non voglio sostituirmi a lui, più che altro io sto proprio cercando di evitare quel “far fare compiti ai proprio figli è un vero lavoro”…ecco non voglio che diventi questo ne per me ne per lui, perché che “lavorare” sia bello lo si impara con il tempo, alla loro età il concetto di lavoro è qualcosa che li fa sbuffare e che si cerca di scansare o se si fa, lo si fa perché si deve. Ecco vorrei evitare questo.
drusilla says
Io la penso come Mamma al cubo, che in un commento qui sotto definisce i compiti come ‘ “palestra” di vita’.
Sono dell’idea che i bambini devono capire che andare a scuola come svolgere i compiti e’ il loro ‘lavoro’ e che la vita e’ fatta di obblighi e doveri da rispettare.
Mammarch says
Anche io credo nel valore dei compiti e concordo sul fatto che sia un altro piccolo grande impegno per noi madri.
Durante la settimana fatico ad avere una routine definita, perché tre volte a settimana si fa tardi per prendere la sorella al nido, un giorno c’è l’attività sportiva subito dopo la scuola (io riesco a gestirne solo una a settimana), a volte io sono cotta o devo cucinare, a volte è mia figlia ad essere cotta. Inoltre durante il weekend cerchiamo di fare un po’ di italiano!
Morale compiti in inglese extra non se ne fanno, il marito dovrebbe fare un po di matematica ma anche i suoi orari sono molto variabili e non abbiamo molto idea di cosa stiano facendo in classe perché per ora non sono previsti compiti a casa di matematica.
Insomma, sto un po’ arrancando ma non mollo 😉
drusilla says
Forza e non mollare mai!!!
un abbraccio
Silvia says
Da mamma che ancora nn ha bimbi a scuola ti posso fare una domanda? Da piccola in pratica,l’unico aiuto che potevo ricevere era quello di mia sorella x i compiti di matematica, per il resto eseguire bene, tutti i compiti era un mio preciso dovere, i miei controllavano che tutto fosse svolto x il giorno successivo,nn richiedevano esercizi extra, e come loro il 99% degli altri genitori. Perché ora c’è questa presenza costante del genitore, che aiuta,stimola,controlla e richiede extra, è una garanzia di risultati migliori, è una carenza del sistema scolastico, nn so cosa pensare, secondo te?
drusilla says
La mia presenza costante al fianco dei miei figli mentre svolgono i compiti è una garanzia di risultati migliori, ho notato che entrambi i miei figli riescono a concentrarsi meglio e fanno i compiti molto più volentieri se sono vicino a loro e così facendo assimilano meglio alcuni concetti.
Mammarch says
Concordo, basta essere li vicino e mostrarsi interessate.
Alcune amiche con i figli più grandi mi hanno detto che crescendo diventano più autonomi ;). Forza e coraggio!
Silvia says
Ps. Grazie ed un saluto😊
Annamaria says
Qui i compiti – sono sicura che lo sai già – li danno anche a chi fa il tempo pieno, magari cose che si sbrigano in dieci minuti, ma ci sono, e non è sempre facile per le mamme e i papà che lavorano. Sono d’accordo sul fatto che i bambini devono essere solo sorvegliati, così si responsabilizzano.
drusilla says
Il tempo pieno dovrebbe essere utilizzato proprio per svolgere i compiti e non trovo assolutamente sensato dare compiti ai bambini che sono a scuola fino a tardi pomeriggio.
Silvia Fanio says
Esatto, non ci si deve sostituire ai bambini. Sono loro che devono fare i compiti, altrimenti non saranno loro di aiuto.
Quando lavoravo al centro diurno vedevo la differenza tra quando i bambini facevano i compiti regolarmente e quando no. Era come se perdessero l’abitudine.
È vero però che ci sono insegnanti che, a parer mio, a volte esagerano con la quantità di compiti.
Come sempre ci vuole il giusto mezzo.
drusilla says
Le insegnanti che esagerano non hanno veramente capito nulla del significato dei compiti, trovo inutile, per non dire controproducente, assegnare una quantità di compiti esagerata.
Assolutamente d’accordo con te sul fatto che i bambini devono svolgere i compiti da soli e la nostra presenza è solo di supporto.
mammaalcubo says
Da voi il sistema è molto diverso, a partire dagli orari.
I miei fanno tempo pieno e ogni maestra ha libero arbitrio sul capitolo compiti: già nel primo mese ho visto la differenza abissale tra le maestre dei miei figli.
Il grande li ha sempre avuti, secondo me, in giusta misura: qualcosa nel weekend per non perdere l’allenamento e un po’ da studiare in settimana. Non tantissimo, ma costante.
Il piccolo in tre weekend ha scritto più che il grande in quattro anni, mi sa. Pagine e pagine di lettere che devono essere millimetricamente perfette, altrimenti la maestra mette la faccina che piange. No comment.
Io sono una sostenitrice dei compiti come “palestra” di vita, ma ci vuole buon senso come in tutte le cose. Sto immaginando cosa ci aspetterà nei prossimi anni e non sono mica troppo serena per il piccolo…
drusilla says
Concordo pienamente con te, i compiti sono una palestra di vita ma serve buon senso nell’assegnarli!
NonPuòEssereVero says
Io sono favorevolissima ai compiti, assegnati dagli insegnanti e non dai genitori però 🙂