Vivian chiude il libro. “Ti piace leggere, vero?”
Molly scrolla le spalle. La lettura per lei è un affare privato, un segreto che condivide solo coi personaggi dei suoi libri.
“Qual è il tuo romanzo preferito?”
“Non so… non ne ho uno.”
“Ah, scommetto di sì. Sei proprio il tipo.”
“Che vuol dire?”
Vivian si porta una mano aperta al petto, le unghie rosa e delicate come quelle di una bambina. “Io so che tu senti profondamente le cose. Qui.”
Le cose che non so di te di Christina Baker Kline è un best seller in America.
Ha un sacco di citazioni e commenti favorevoli questa storia.
Io non l’ho letto per quello, me lo sono trovato nella mia libreria Kindle, credo di averlo comprato tempo fa perchè in offerta lampo su Amazon.
L’avrò fatto dopo aver letto la trama “Molly ha solo diciassette anni ma una spiccata predilezione per i guai. In affido presso due genitori disarmati, dopo aver rubato Jane Eyre dalla biblioteca della scuola, per punizione è costretta a recarsi ogni pomeriggio a casa dell’anziana signora Vivian per aiutarla nelle pulizie. L’ incontro tra le due non è certo dei più promettenti: Molly ha sempre il broncio, si esprime a monosillabi, è piena di piercing e ha due ciocche ossigenate ai lati del viso. Vivian però è una donna speciale a cui la vita ha tolto e regalato tanto: non si fa certo intimidire dall’aspetto di Molly. Giorno dopo giorno, le due scoprono di avere qualcosa di molto profondo che le unisce: anche Vivian infatti è rimasta sola da piccola e, come tanti altri bambini della sua epoca, venne messa sul “Treno degli orfani” per trovare una famiglia che si facesse carico di lei. E quando Molly capisce di poterla aiutare a dipanare il mistero che da tanti anni la perseguita, la scintilla dell’affetto più grande e sincero libererà entrambe.”
Gli ingredienti di questo libro sono infiniti e ben superiori da quello che la trama lasciava intendere. Quando l’ho inziato a leggere non mi aspettavo nulla di tutto ciò.
La storia di questa amicizia vi piacerà, ma soprattutto sarete conquistati da Vivian che in realtà racchiunde tre donne.
Vivian/Niahm/Dorothy. Tre donne diverse, ma tutte fortissime.
Niahm è una bambina poco più che dodicenne quando parte dall’Irlanda verso l’America, una ragazzina che insieme ai genitori e ai fratelli più piccoli, cui fa da mamma, corre incontro al sogno americano, per poi trovarsi “fregata” dalla povertà, dall’incapacità della madre e del padre di fare i genitori, da un incendio che porta via tutta la sua famiglia. Niahm che diventa Dorothy su un treno degli orfani diretta verso la sua nuova famiglia e poi un’altra ancora e poi ancora un’altra. Dorothy che diventa Vivian cercando di prendere il posto della figlia defunta dei nuovi genitori adottivi e poi di nuovo Niahm quando trova l’amore della sua vita che le viene strappato brutalmente dalla guerra, un figlio nel ventre che non vuole, che non sente suo.
Niahm, Dortohy e Vivian sono la stessa donna, una donna coraggiosa che si porta un carico di ricordi non indifferente, alcuni felici, ma moltissimi dolorosi. Ricordi che restano chiusi in una soffitta, ben custoditi in scatoloni disordinati. Io mi sono molto affezionata a questo personaggio.
Quanto ha sofferto, quanta forza.
Tra l’altro come al solito io mi faccio anche conquistare dal conoscere aspetti, come dire, storici, realtà a me ignote.
Sempremamma says
Uno spaccato di storia che mi piacerebbe leggere.
mimma says
si tra l’altro sconosciuto. In alcuni punto è davvero triste. L’autrice è stata bravissima.
Mamma avvocato says
Anche a me piacciono i libri che permettono di conoscere realtà o paesi di cui non so nulla e, in questo caso, sarei proprio curiosa di sapere di più del “Treno degli orfani”. Mi sembra una storia interessante, grazie del suggerimento di lettura!
mimma says
si anche io sono così. questo è stato una sorpresa piacevole. Un abbraccio carissima